Giù le mani dal maestro, pioggia di critiche dopo la trasferta di Crotone per Andrea Pirlo ad appena la terza gara ufficiale alla guida della Juventus. Scelte azzardate e lancio di giovani in prima squadra le accuse. Scelte che non sono state ben accolte dai tifosi bianconeri e soprattutto dalla critica che ci è andata giù pesante, siamo soltanto alla quinta giornata (anche se la Juve ne ha giocato tre a causa del rinvio con il Napoli) eppure si danno giudizi affrettati su un allenatore che sta provando a inserire le sue idee in un mondo come quello bianconero che non vede di buon occhio i rivoluzionari.

Le attenuanti a carico del tecnico bresciano sono diverse, voglio ricordare a tutti i tifosi bianconeri che è stato catapultato in fretta e furia all’interno di un mondo surreale irto di difficoltà e fatto di pressioni e ossessioni per la vittoria, dove “VINCERE NON E’ IMPORTANTE MA E’ L’UNICA COSA CHE CONTA”. A Crotone questo motto in effetti è venuto meno, capisco che giustificare un pari contro una squadra che ha perso tutte le partite precedenti con diversi gol al passivo possa suonare come più di un campanello di allarme ma la scorsa settimana la Juve ha avuto 14 nazionali in giro per il mondo che sono rientrati a due giorni dal match contro i calabresi quindi non ha avuto il tempo necessario per fare gli allenamenti con l’intero organico a disposizione e soprattutto non ha avuto la possibilità di preparare la partita nel modo giusto. Ripeto non vogliono essere giustificazioni però lasciatelo lavorare, dategli il tempo necessario, la Juve ha cambiato tantissimo in estate, ha ringiovanito la squadra e sta cambiando modo di giocare in base alle caratteristiche che chiede Andrea Pirlo sono convinto che con il tempo i risultati arriveranno.

Andrea Pirlo in questo momento ha bisogno di tutto il sostegno possibile da parte dei tifosi, dalla società lo ha già altrimenti non lo avrebbe scelto, perché è un allenatore che non ha mai avuto esperienza nel passato e di conseguenza non ha potuto nemmeno provare a sbagliare sul campo. Proviamo a guardare il lato positivo delle scelte fatte sino ad ora dal tecnico bresciano, per esempio il lancio dei giovani. Questo è un aspetto che da tifoso non posso che apprezzare assolutamente, finalmente un allenatore che con coraggio lancia dei giovani che provengono dalla squadra B della Juventus e soprattutto “italiani” un elemento che alla squadra bianconera mancava da un po’ di tempo a questa parte. La Juve aveva bisogno di un po’ di italianità per aprire un ciclo e creare un gruppo che insieme alla vecchia guardia possa ancora trionfare sia in Italia che soprattutto in Europa.

Altra scelta di non poco conto e che apprezzo moltissimo è il gioco propositivo, Pirlo tende ad utilizzare una squadra super offensiva perché la sua idea di calcio, l’ha espresso a più riprese nelle sue interviste, si basa su un gioco offensivo fatto di pressing, recupero palla e circolazione veloce del pallone. Anche il modulo è piuttosto caratteristico sulla carta è un 3-5-2 ma in fase di svolgimento dell’azione si trasforma in un 3-4-1-2 e alle volte in un 3-4-3, una filosofia che non si diversifica molto dalla splendida Atalanta di Gianpiero Gasperini. Questo atteggiamento dimostra, nonostante la poca esperienza, che è un allenatore preparato che ha studiato e con delle idee ben chiare, che sa quello che deve fare e come deve applicarlo e l’ha dimostrato subito dopo la trasferta di Crotone martedì scorso a Kiev in un gara non semplice.

Una vittoria meritata (terzo allenatore della squadra bianconera dopo Lippi e Capello ad aver vinto all’esordio in una trasferta di champions) quella contro la Dinamo Kiev (primo nel campionato ucraino) guidato da una vecchia conoscenza del nostro calcio Mircea Lucescu (ex allenatore di Pirlo) in un campo ostico con diecimila spettatori (elemento anche questo da non trascurare) e ancora una volta senza Ronaldo, Alex Sandro, Delight e con un Dybala non al meglio delle condizione. Non era semplice vincere in Ucraina anche se l’avversario sulla carta era abbordabile ma qui la squadra ha convinto e soprattutto la Juve ha scoperto di poter contare su un esterno a tutto campo come Federico Chiesa, acquisto passato un po’ inosservato perché non molto apprezzato dai tifosi bianconeri, oltre che su un super Alvaro Morata che si è dimostrato assolutamente uomo champions e un vero e proprio numero Nove che alla Juventus non si vedeva da qualche stagione. Credo che in questa vittoria la mano dell’allenatore si sia vista, le scelte sono state effettuate in maniera corretta e la Juve vista in campo in Ucraina non ha mai sofferto, ha dominato la partita e ha creato tantissime occasioni, la squadra ha fatto quello che il suo allenatore gli ha chiesto e ha risposto in maniera egregia in un campo difficile contro una squadra ostica. L’aver ritrovato Alvaro Morata in queste condizioni è merito anche di Pirlo e lui che lo ha voluto e che lo ha scelto (visto che Dzeko era ormai sfumato) e non credo che sia stata, semplicemente, una seconda scelta anche perché nel suo modo di giocare un giocatore che attacca la profondità come lui può essere essenziale.

Quindi dico agli scettici, diamo ad Andrea Pirlo il tempo per lavorare, il “maestro” ha le idee chiare, è un vincente, è stato un grande campione, ha avuto grandissimi allenatori ed è soprattutto sostenuto ed acclamato dai giocatori che lo seguono in campo e in allenamento, saprà fare bene sosteniamolo e auguriamogli buona fortuna a partire dalla gara di domenica sera contro il Verona di Ivan Juric.

Concludo con un appello ai miei colleghi tifosi bianconeri, lasciate lavorare il Maestro, ci porterà in alto, ne sono convinto, sostenetelo nei momenti di difficoltà perchè ha bisogno del nostro sostegno e del nostro tifo, è alla prima esperienza in una panchina così importante, dategli tempo e saprà ricompensarci fino alla fine!!