Scende il sipario, ultime ore di questo 2020 che ha stravolto il mondo, fermandolo per lunghi periodi, uccidendo milioni di persone, portando confusione e incertezze che ci porteremo in eredità per chissà quanti anni.
Fra tanti dolori e preoccupazioni, noi milanisti abbiamo potuto aggrapparci alla nostra squadra, che dopo anni di sofferenza, anche senza vincere trofei o titoli, ci ha regalato talmente tante soddisfazioni, da riempirci di speranza e fiducia per il futuro (sportivo). Questo entusiasmo ci è stato di aiuto anche nella vita quotidiana, un supporto inaspettato per affrontare questa pandemia, in attesa di poter tornare alla vita normale, a tutti quei piccoli gesti fatti di sorrisi, abbracci e baci, che ci mancano e senza i quali la vita è più brutta, avviata a quel distanziamento sociale che si può trasformare facilmente in abbandono o allontanamento di chi non trova più posto in una "Nuova Società" i cui valori sono difficili da comprendere. 
Ho pensato di ripercorrere questo 2020, che comprende la fine della scorsa stagione, la 2019/20 e l'inizio di questa, la 2020/21, abbinando ad ogni lettera dell'alfabeto un significato specifico e questo è ciò che ne è scaturito.

A- A.C. MILAN. la Nostra Squadra. Dalla "indecente" sconfitta di Bergamo, del Natale scorso, al colpo di testa di Theo Hernandez contro la Lazio nell'ultimo incontro casalingo di quest'anno, quante cose sono cambiate? Un percorso iniziato in sordina, senza proclami, fra lo scetticismo generale. Un mercato invernale, "chirurgico", vittorie, entusiasmo e la convinzione di conoscere il percorso per risalire la classifica e tornare a quel ruolo da protagonisti, che conosciamo e dal quale manchiamo da troppo tempo. La conferma di Mister Pioli e il mercato estivo, hanno prodotto 34 punti in 14 partite, il primo posto in classifica, imbattuti da 26 partite. Gioco e prestazioni autirizzano a pensare in grande, tanto che oggi arrivare quarti sarebbe una delusione.

B- BILANCIO. Se vincere è difficile, vincere riuscendo a contenere le spese, senza partecipare alla Champions, senza uno stadio di proprietà e senza entrate extra, è praticamente impossibile. Noi tifosi Milanisti abbiamo imparato in questi anni a capirne l'importanza. Finita l'era Berlusconi, fatta di vittorie, ma anche di sprechi, serviva una proprietà "RICCA", ma ancora di più risanare tutte le perdite e ciò è stato fatto.

C- CAMPIONATO. Battere la Juventus rimontando dallo 0-2 al 4-2, vincere il derby, battere il Napoli e la Lazio in trasferta, la Roma in casa, segnando almeno due gol da 16 partite, con la possibilità di raggiungere il record del Barcellona del 1948, relativo ai cinque campionati più importanti. Realizzare il gol più veloce, chiudere l'anno solare al primo posto per punti totalizzati. Numeri che non consegnano titoli, solo soddisfazioni, ma è indubbio che nascondono la qualità del lavoro proposto, dando tanta autostima utile per raggiungere quegli obiettivi che fino ad un anno fa erano impensabili.

D- DERBY. All'inizio di questo campionato le due squadre favorite per la vittoria finale erano l'Inter e la Juventus. Se la seconda squadra di Milano aveva nell'allenatore e nella dispendiosa campagna acquisti, i due punti di forza, la squadra del Presidente Agnelli, che vince da nove anni consecutivi, fortissima in ogni reparto, aveva l'incognita, non trascurabile, dell'inesperienza del nuovo allenatore Pirlo. Oggi il campo lancia un verdetto apparentemente diverso. La Juventus è attardata e nel mese di Gennaio affronterà entrambe le formazioni milanesi. Se, come spero, sarà una lotta straccidadina, fino all'ultima giornata, ben consapevole della forza dell'avversaria, che sarà impegnata solo in campionato, visto la ridicola eliminazione dalla Champions, per quanto realista, mi è difficile pensare di non essere noi ad avere la meglio.

E- Elliott. Alzi la mano chi era contento dell'arrivo di un Fondo Economico, come proprietario del Milan ? Già la cessione ai cinesi aveva lasciato molti dubbi, il passaggio successivo, oltretutto con l'intervento anche di avvocati e tribunale, era iniziato nel modo peggiore, non promettendo nulla di positivo. A dirla tutta sono serviti, Leonardo, Maldini e Boban per tenere tranquilla la "piazza". Dopo momenti difficili il peggio sembra alle spalle e la cessione tanto desiderata, non sembra attualmente così importante come in passato.

F- FESTIVAL di Sanremo. E' l'argomento del giorno. Amedeus ha annunciato che Ibraimovic sarà l'ospite fisso dell'appuntamento più importante per la musica, non solo italiana. L'immenso Zlatan, presente tutte le serate. Le critiche hanno già iniziato il loro percorso. Quanto l'asso svedese abbia cambiato gli equilibri è evidente. Il suo apporto ha dato un cambio di mentalità. Se il Milan è primo, se il Milan crea interesse in tutto il Mondo, gran parte del merito spetta a lui. Certamente poi c'è il lavoro di squadra e di molti altri, ma grazie al suo arrivo ed a un rendimento sportivo al di sopra di ogni più rosea aspettativa, la nostra rilasilita è stata meno complicata. Ben venga Sanremo, poichè Ibra serve anche fuori dal campo.

G- GAZIDIS. Quante volte lo ho attaccato, "IBAM". Da lui ci aspettavamo sponsorizzazioni "roboanti", una squadra subito competitiva, partecipazione ed entusiasmo. Non parlare in italiano o peggio, non parlare proprio, non era stata una scelta azzeccata e la rottura con Boban il punto più basso di un percorso che sembrava destinato al fallimento. Viceversa gli va riconosciuto il merito di aver saputo stare al timone nel momento più difficile, compattando l'equipaggio e trovando le soluzioni più giuste. Oggi si ha la sensazione di un "gruppo lavoro", solido e affiatato, l'ombra di Rangnich è solo un ricordo che fortunatamente non si è concretizzato, cosa che viceversa dovrebbe fare loa costruzione dello Stadio.

H- HAUGE. Giovane, forte ed economico, questo è il profilo di giocatore che la Società cerca. Il talento norvegese è l'ultimo arrivato. La sua rapidità, i gol, ma specialmente vederlo studiare l'italiano sull'aereo in volo da Praga, ci hanno già reso simpatico questo ragazzo dalle movenze alla Kaka. Certamente se compri cinque promesse a 5 Milioni e uno o due si rivelano, buoni o meglio, ottimi calciatori, sistemare il bilancio diventa sufficientemente facile. La concorrenza è tanta. Certamente il Milan, fra i giocatori del vivaio, Gigio, Calabria, Gabbia, Maldini e Colombo e quelli acquistati, Hauge, Kalulu, Theo e altri, ha già notevolmente allegerito il monte ingaggi.

I- IBRA. Non dovrei scrivere altro, quello che ha fatto in quest'anno ha dell'incredibile. Con tutta sincerità ero scettico sul suo arrivo e mi sbagliavo TOTALMENTE. Avessimo potuto avere lui invece di Higuain, l'anno prima  la qualificazione alla Champions non sarebbe certamente sfuggita. Ma con i ma e con i se, non si ottiene nulla.

L- LAVORO. Serviva riportare a Milanello uno spirito smarrito da troppo tempo. Gattuso aveva seminato molto, ma ancora non era sufficiente. Mancava unione di intenti, troppe distrazioni e risultati modesti. Sono serviti Ibra e Kjaer per dare gli esempi e Pioli per rafforzare la convinzione dell'importanza nel lavoro quotidiano. Se questa squadra oggi ha un gioco, se corre e lotta fino all'ultimo munito, il segreto non è solo nella giovane età, ma specialmente in una ritrovata voglia di allenarsi e lavorare nel modo migliore. Solo così si possono raggiungere le vittorie.

M- MALDINI. Quante critiche superflue, quanti giudizi affrettati, ne ho sentite di tutti i colori su "Paolino". Da giornalisti affermati a opinionisti improvvissati, il coro era unanime: "Non ha esperienza". Ne avessi sentito uno dire, semplicemente: "Mi ero sbagliato". Un Campione, in campo e fuori, un valore aggiunto e grazie a lui se il Milan sta risalendo velocemente molte posizioni. La facilità con cui ottiene i prestiti di calciatori importanti, non è casuale.

N- NATALE. Primi in classifica, era impensabile ad inizio campionato. Era impensabile, con così tanti infortuni, con l'assenza di Ibra che si protrae da troppo tempo e la difesa in costante emergenza. Invece la vittoria sulla Lazio, il 23 di Dicembre ci ha regalato il più bel Natale degli ultimi anni. La cosa più bella non è stata la vittoria, ma ciò che è successo dopo il fischio finale. la squadra sotto la curva, abbracciata, Maldini, braccia al cielo e tutta la Dirigenza a festeggiare. Vincere è bello e piace e specialmente porta al desiderio di continuare a vincere.

O- OBIETTIVI. Migliorare la classifica dello scorso anno e qualificarsi almeno per i sedicesimi di Europa League. Questi erano gli obiettivi fissati dalla Società ad inizio stagione. Il secondo è stato raggiunto, mentre per il primo il traguardo è troppo lontano per pensarci. Accontentiamoci di finire il girone d'andata magari ancora al primo posto, Campioni di Inverno che per quanto non abbia alcun valore deermina delle gerarchie importanti.

P- PIOLI. Da come brillano i suoi occhi ad ogni conferenza stampa è facile capire quanto sia soddisfatto e partecipe del progetto Milan. E' arrivato in punta di piedi, lavorando in silenzio, compattando ambiente e squadra, conquistando sul campo un rinnovo di contratto che sembrava impossibile. Mai una critica, mai una lamentela, abbiamo trovato un ottimo allenatore, un "Signore" che spero possa restare per moltissimi anni.

Q- QUATTRINI. Nonostante la pandemia abbia colpito il Mondo, la facilità con cui calciatori e procuratori chiedono aumenti di stipendio sfiora l'incredibile. Eppure gli stadi sono vuoti, gli sponsor scarseggiano e le televisioni cercano di versare molto meno del dovuto. Ciò che poi amareggia maggiormente, il tifoso, è che parliamo di cifre "astronomiche", quando le persone che non arrivano a fine mese sono sempre di più. E' una questione di "buon senso", è giusto riconoscere il valore di un calciatore, ma entro determinati limiti. Ecco perchè il monte ingaggi diventa obbligatorio per proporre un calcio diverso. Perchè sarà sempre un gioco di squadra dove si vince e si perde insieme, ma se uno guadagna molto più di tutti gli altri, ci sarà sempre spazio per un deleterio malumore, un pessimo compagno di viaggio.

R- RINNOVI. Vale quanto scritto sopra. Gigio e Calhanoglu sono a scadenza di contratto. Per quanto trapeli ottimismo le firme non sembrano così vicine. Devo ammettere che per quanto Gigio sia fortissimo e perderlo a zero, la peggiore delle soluzioni, se la Società prendesse la decisione di non accettare ricatti da Raiola, la appoggerei totalmente, senza alcuna contestazione e lo stesso vale per il "turco" che è bravo e mi piace, ma che chiedere più di 4 Milioni all'anno, non ha alcuna logica. Giocatori a parametro zero ce ne saranno sempre di più, che poi si possa trovare meglio del Milan, dubito molto.

S- STADIO. Riusciremo a vedere lo stadio nuovo? Sono scettico. Troppi gli intrecci fra affari e politica. Non è più solo una questione di Sport. La distanza dalla Juventus e dalle altre big internazionali è grandissima e senza lo stadio di proprietà riuscire a colmarla è impossibile.

T- THEO H. Il suo gol di testa contro la Lazio porta alla vittoria per 3 a 2. E' l'ultimo gol del Milan nel 2020, non a caso segnato da questo giocatore così forte che rappresenta in modo perfetto il nuovo percorso tracciato dal Milan. Attento in difesa, straripante in attacco e un talento puro, oltretutto con l'ingaggio fra i più bassi della squadra a dimostrazione che i soldi sono importantissimi, ma non l'unica cosa.

U- UNA- Una partita alla volta, la prossima, la più importante. E' attraverso questa filosofia che si può raggiungere il migliore dei risultati. E' inutile guardare lontano. Prossima partita a Benevento, a casa dell'amico Pippo Inzaghi, che già ha fermato la Lazio allenata da suo fratello. Ogni partita vale gli stessi punti, 3, non ha importanza il nome dell'avversario e i campionati si vincono o si perdono, il più delle volte, proprio nei campi di provincia.

V- VOLARE- Penso alla splendida canzone cantata da Modugno, penso alla cavalcata di questa squadra che spero non si possa fermare, si lo so che volando in alto si rischia di cadere e farsi molto male, ma preferisco correre questo rischio, che restare nell'ombra o nell'anonimato. Quando sei il Milan puoi solo volare, a volte come un brutto anatroccolo, ma poi spunta il cigno, che poi per noi sarà sempre di Utrech

Z- ZLATAN. Potevo forse finire diversamente? Speriamo torni presto in campo, servono i suoi gol e la sua presenza, se poi rinnoverà anche per la prossima stagione, lo vedremo. Sono certo che se saremo in Champions non vorrà perdere l'occasione di essere il giocatore più vecchio a fare gol.

E con questo è tutto. Buon Fine e Stupendo inizio anno nuovo.