Questa sera il Milan si appresta a giocare una partita importante, che può dare continuità e maggior convinzione ai ragazzi per lanciarsi in quel treno Europa, ovviamente essendo gennaio non possiamo non dar un occhio alle varie voci, per vedere quali colpi ci saranno in entrata, ma prima di fare ciò bisogna cedere.

È curioso notare come dal ritorno di Ibra inevitabilmente ci son state delle reazioni a catena:
Pioli finalmente si prende di coraggio e si avvia al cambio modulo, dal finto 433 al 442 con due punte, ma soprattutto gente dinamica che corre e lotta, anche per sfruttare al meglio Ibra, ne fanno le spese alcuni "inamovibili" o "fuoriclasse" per taluni.

Il primo di questi è Suso, abbiamo già detto di tutto su questo giocatore monotematico sotto tutti gli aspetti, che dopo udite udite "solamente" due panchine di fila si offende, gli viene il broncio, batte i piedi e vuole essere ceduto. 

Il secondo della lista è Piatek, discreto centravanti, gioca più per se che con e per la squadra, che tramite il papà agente, a mezzo stampa fa sapere con tanto di lamentele, che il figlio non vuole fare la riserva, e che se le cose non cambiano, è pronto a cambiare aria.

Il terzo caso è quello di Paquetà, su questo ragazzo brasiliano le opinioni sono divise, per alcuni è un trequartista, per altri una mezzala, per me ne uno ne l'altro (ancora in una fase di "apprendistato" essendo in un nuovo continente e campionato) il calciatore avrebbe pure i numeri ma deve divenire più concreto, anche lui come i precedenti due compagni di sventura, e guarda caso dopo incontro avvenuto tra dirigenza e il suo agente, ha accusato prima un malore, e poi si è autoescluso dai convocati per il match di stasera...

I tre giocatori sopra citati hanno una caratteristica in comune, la totale mancanza di carattere, di personalità e di coraggio​​​​​​, chi per un motivo chi per un altro hanno man mano offerto prestazioni al di sotto di quanto ci si aspettava, soprattutto per quanto chiedeva per il rinnovo del contratto il primo oltre ad essere stato inamovibile e mai in discussione finora, e gli altri due invece, per le cifre sborsate solo 12 mesi fa, 35 mln per il polacco e 38 mln per il brasiliano.   

Anziché mettersi sotto e pedalare, impegnarsi molto di più soprattutto in allenamento, prendere consigli dello staff tecnico e dei dirigenti per crescere e maturare cosa fanno? Si intristiscono facendo capricci? Questo non fa altro che confermare che, al di là della tecnica e/o dell'intelligenza tattica, quello che manca (e questi fatti lo dimostrano) è il carattere, la grinta di chi è vincente e ambizioso in primis nella mentalità, che non si adagia mai o si rilassa, dato che sei in una società gloriosa come il Milan, anche se l' ultimo decennio è stato decadente è pur sempre uno dei club più importanti, gloriosi e vincenti. Prima di valutare i piedi, i goal, o la bravura nel ruolo bisogna guardare altre qualità, quelle mentali appunto, di essere leader, di saper soffrire, è rialzarsi quando si cade, questi non sono giocatori che fanno il bene e al caso del Milan, e di giocare nella scala del calcio.   

Vedremo questi ultimi giorni di mercato cosa succederà e se il duo continuerà l'opera di potatura dei rami secchi e dannosi.