L'ultima sessione di calciomercato del Milan è stata condotta seguendo un diktat societario preciso. Acquistare solo giovani calciatori funzionali al gioco del mr. Giampaolo e con costi di cartellino e ingaggio contenuti.

Ad oggi, 29 novembre, queste scelte sono state un vero e proprio disastro, il Milan naviga a ridosso dei primi dieci della classifica, con un distacco di 21 punti dalla vetta dopo appena 13 giornate, una media di 1,61 punti persi a partita e con la sensazione che a gennaio siano necessari interventi urgenti per poter rinforzare la squadra e rimediare agli errori estivi.

Per quanto riguarda la politica dei giovani non è del tutto da accantonare. C'è una correlazione da non sottovalutare e che dovrebbe essere messa in risalto.
Penso sia unanime il giudizio positivo su Theo Hernandez, il terzino infatti è stato finora il miglior acquisto della sessione estiva e forse anche il miglior calciatore di movimento in assoluto ( il suo rendimento è sui livelli di quello di Donnarumma).
Theo rispetto agli altri nuovi arrivati possiede già una buona esperienza, pur essendo solo 22enne infatti ha già militato nella stagione 16\17 all'Atletico Madrid, nella 17\18 al Real Madrid e nella 18\19 alla Real Sociedad in prestito, per poi passare in estate a titolo definitivo al Milan.

Altri giovani calciatori provenienti da squadre di alto livello che hanno giocato al Milan gli ultimi anni sono: Tiemouè Bakayoko, il mediano francese lo scorso anno ha difeso i colori rossoneri in prestito con diritto di riscatto dopo una stagione deludente al Chelsea, dimostrando di essere di gran lunga il miglior centrocampista in rosa, non a caso il Milan con lui in campo ebbe un notevole miglioramento, diminuendo drasticamente il numero di gol subiti e per un determinato periodo di tempo anche il numero di sconfitte (basti pensare che tra Milan Juve 0-2 e Milan Inter 2-3 il Milan perse solo in casa con la Fiorentina non a caso con Bakayoko fuori per squalifica). Per molteplici ragioni non è stato riscattato e le conseguenze si notano...

Gerard Deulofeu, l'ala spagnola arrivò nel gennaio 2017 in prestito secco dal Barcellona, nei 6 mesi di permanenza dimostrò ampiamente di essere un calciatore che in questo Milan avrebbe fatto la differenza ancora oggi,  sia per il suo valore che per le sue caratteristiche. Ad oggi senza nulla togliere a Castillejo, ma non c'è un'ala brevilinea, col cambio di passo nel breve e in grado di velocizzare la manovra (Suso e Calhanoglu obiettivamente un pò troppo compassati per stare in quelle posizioni).

Mario Pasalic, centrocampista con buone doti realizzative, oggi all'Atalanta, ha giocato per il Milan nella stagione 16\17. Arrivato anch'egli in prestito secco dal Chelsea, dopo un inizio difficile a causa di alcuni problemi fisici trovò continuità e risultò decisivo nei mesi in cui fu a disposizione, suo il gol vittoria in Supercoppa contro una Juve decisamente più forte, fece anche 5 gol in 22 partite in campionato, numeri buoni, avrebbe meritato la conferma.

A questi aggiungo anche Van Ginkel, acquistato con la stessa formula di Pasalic, ha giocato forse nel peggior Milan degli ultimi anni, martoriato dai problemi fisici non è stato impiegato numerose volte ma in quelle poche partite a disposizione si dimostrò un buon calciatore, tuttavia continua ad essere perseguitato dagli infotuni che ne hanno limitato fortemente la  carriera.

In conclusione, puntare solo su giovani è rischioso quando ti chiami Milan, giochi a San Siro, hai 7 Champions e hai scritto pagine indelebili nella storia del calcio.
Tuttavia, valutando le prestazioni di alcuni giovani, quelli approdati da top club, risulta facile dire che questi hanno raggiunto performance apprezzabili e accettabili, di gran lunga superiori ad altri calciatori che invece hanno compromesso la loro carriera o hanno ridimensionato il loro valore scegliendo di vestire la maglia rossonera (Bertolacci su tutti).