"Il profeta"... Un soprannome che dice tutto. In primis, vorrei ringraziare sentitamente, in qualità di tifoso Interista, Hernanes. Conferenza stampa di presentazione carica di elogi, considerazioni positive e attestati di stima nei confronti di squadra,allenatore,società,ambiente e storia. L'emozione si leggeva sul volto,a tratti trasformata in imbarazzo. Domande dimenticate, confusione tra italiano e portoghese e il "povero" Profeta, osannato giusto una settimana prima per la dimostrazione d'affetto ai suoi ormai ex tifosi, conclusasi con un pianto liberatorio, ha dovuto questa volta mettere da parte i sentimenti, il timore reverenziale nell'approccio al mondo neroazzurro, per calarsi nuovamente nella parte de: IL PROFETA!! Domande generali e specifiche alle quali il brasiliano, assumendosi le proprie responsabilità, ha risposto sinceramente. E' chiaro, così ci ha abituato sin dall'arrivo e così lo ricordiamo fuori Formello... Eppure...ovviamente, in tutti i modi bisognava metterlo in difficoltà, quanto meno tentare di estrapolarne un titolo. Qualcuno gioca col suo soprannome, attribuendogli profezie relative a passati derby capitolini, ma con grande riguardo IL PROFETA puntualizza..qualcun altro, forse alludendo ad ipotetici ripensamenti, chiede di analizzare i problemi dell'Inter e cosa possa fare per aiutare a risolverli...Hernanes risponde con altre lodi, forse esagerate, ma non basta. Arriva la domanda sulla storia dell'Inter,semplice e banale, <<2 cose che ammiri della storia dell'Inter>>, il PROFETA comincia ricordando come l'Inter sia l'unica società a non esser mai retrocessa in B e poi,pensando alla seconda cosa gli scappa un" mi costringo un po' a dire..." e viene interrotto causa problemi tecnici. Il fantasista conclude sottolineando il fatto che l'Inter non sia risultata coinvolta negli scandali degli anni passati, concludendo con un: "questo mi fa pure piacere, io sono uno che vuole stare lontano dalle polemiche, vuole sempre pace, il più possibile, vivere in pace sempre con tutti". "Hernanes provoca la Juve", "Hernanes picchia la Juve" "Inter unica squadra onesta" scrive qualcuno il giorno seguente!!! Ma come!??! Non stiamo parlando della stessa persona decantata esattamente una settimana prima,in lacrime davanti ai tifosi!?!??! Quella che regalava gli scarpini!??!Il PROFETA ammirato da tutti, lo stesso che desidera pace & amore e fa di tutto per darne atto diventa in 7 soli giorni un bigotto,un punzecchiatore senza peli sulla lingua, un anti-juventino amante delle polemiche!? Il calcio è di tutti e per tutti, non un circolo esoterico, neanche una professione necessitante abilitazioni particolari, non vedo il motivo per cui le parole devono necessariamente, SEMPRE, essere strumentalizzate. E questo è solo un piccolo,recente caso. A nulla è servito il "mi costringo a dire".. o il "voglio sempre la pace"..il calciatore sapeva che in un modo o nell'altro, sarebbe stato costretto, PRIMA o poi, a dover tornare sulle sue risposte "ingenue". Ormai girano milioni e milioni di Euro nel calcio, così come nello sport. Tutto è finalizzato al Dio denaro e tutto si fa per averlo in grazia. Dai calciatori ai diritti televisivi, dalle leggi agli stadi. LE UNICHE PERSONE SUPERPARTES,I GIORNALISTI, CHE DOVREBBERO QUANTOMENO ESSERE NEUTRALI E RACCONTARE LE COSE COME STANNO REALMENTE, SPESSO, NON LO FANNO. PERCHè? E' facile continuare a criticare, lamentarsi e innescare continue scintille su tutti i fronti. Ma così non andremo mai avanti, potremo solo peggiorare! Mi soffermo un attimo su un'altra questione. Il mondo Ultras. Ieri sentivo dire, sempre da Voi giornalisti, che il problema è che ormai gli Ultras, hanno troppo potere nei confronti delle società. Permettetemi di dire che così non è. Non appartengo al vero mondo Ultras, ma lo rispetto. Vivo la curva però, quanto posso naturalmente perché vivo a metà strada(Roma) dai miei 4 colori, Inter & Crotone e mi sento di poter dire qualcosa in merito. I 90 minuti di partita, in Italia si sa,sono vissuti in modo completamente diverso che in ogni altra parte del mondo, ed il bello è che ognuno lo fa a modo proprio, c'è chi non mangia per andare allo stadio, ci sono società che riservano il 50% dei posti, altre che pagano striscioni e/o trasferte. Sono il primo ad inneggiare i miei colori per 90 minuti, ad "offendere e schernire" gli avversari,sul campo e sugli spalti, ma tutto ha inizio e fine dentro quello stadio. [Ovviamente lasciando da parte quelli che possono essere incitamenti alla violenza o al razzismo.] Gli ultras hanno un solo mezzo a disposizione, lo stadio, un giorno alla settimana! Un solo diritto, quello di critica! MILIONI DI OBBLIGHI, dal primo, sostenere la squadra nella buona e cattiva sorte, all'ultimo, la tessera del tifoso. Ora, riflettendo su tutti i problemi che circondano questo mondo, vogliamo anche snaturare quello che da sempre ha contraddistinto le curve? LO SFOTTO', QUELLO BENEVOLO, FATTO PER 90 MINUTI, CHE NON HA NESSUN FINE SE NON QUELLO DI DIFENDERE IL PROPRIO CAMPO, GIOCARE IN CASA, IL RISPETTO PER LA PROPRIA TERRA?! Ho profonda stima, soprattutto profonda fiducia, nella maggior parte dei professionisti che muovono il mondo del giornalismo, ma l'esasperazione continua di qualsiasi notizia, non porterà mai nulla di buono, nel calcio, nello sport, nella vita quotidiana di tutti i giorni!