Questa non è una data come tutte le altre. Il 5 maggio che rappresenta parte della storia poetica con Manzoni, è anche molto importante nel mondo "pallonaro".

Il 5 maggio più conosciuto è quello del 2002, quando l'Inter di Couper perse lo scudetto all'ultima giornata in casa della Lazio (4-2 con protagonista Simeone) e a conquistarlo fu la Juventus (con Lippi allenatore) vittoriosa in quel di Udine per 0-2. Oltre al danno, anche la beffa, infatti i nerazzurri furono scavalcati in classifica anche dalla Roma di Fabio Capello. Le lacrime di Ronaldo, che qualche mese dopo sarebbe approdato al Real Madrid, sono l'emblema della "disperazione" dell'ambiente nerazzurro, consapevole di avere il tricolore in pugno fino a quella domenica.

Un altro 5 maggio, stavolta positivo, per l'Inter è quello del 2010. Sempre all'Olimpico, ma contro la Roma, i nerazzurri di Mourinho, con una rete di Diego Milito, conquistarono la Coppa Italia che fece da preludio alla vittoria dello scudetto a Siena e della Champions a Madrid. Jose Mourinho entrò a far parte della storia del club anche perché, da li a poco, sarebbe terminata l'era Moratti.

Tornando in casa bianconera, il 5 maggio 2015, con il risultato di 1-1 (combinato al 2-1 dell'andata) al Santiago Benabeu, la Juventus conquistò l'accesso alla finale di Berlino, ribaltando i pronostici della vigilia che davano i Blancos come favoriti per la vittoria finale della Champions League. Coppa che poi fu vinta dal Barcellona (3-1), ma non senza polemiche, con un calcio di rigore non concesso a Morata e compagni sull' 1-1.