Il calciomercato è fatto di trattative in cui ognuna delle parti mira a massimizzare il proprio utile tecnico ed economico. Però, forse ricordo male io o forse no, in questa stagione i tira e molla si stanno diffondendo a macchia d'olio. Sarà un effetto del fatidico "Bambole non c'è una lira!", ma chi deve spendere, tira sul prezzo anche se è un Paperone di vecchia data, mentre chi deve incassare non vuole rassegnarsi al cambio dei tempi e continua a chiedere tanto.

Colpisce, in particolare, la trattativa fra Inter e Psg per Skrinjar. In altri tempi El-Khelaifi avrebbe staccato senza problemi un assegno di 70 milioni per un giocatore ritenuto basilare per il progetto parigino. Per Skrinjar, tuttavia, si è attestato su un'offerta di soli (si fa per dire) 50 milioni di euro, in quanto i parigini ritengono che l'Inter abbia bisogno di soldi e debba accontentarsi. L'Inter, dal canto suo, ne vorrebbe almeno 70 e c'è una ragione: ha necessità di capitalizzare metà della cifra, per evidenti ragioni di bilancio, spendendone l'altra metà per Bremer, un sostituto all'altezza. Anche capitalizzando una parte dell'incasso, infatti, la squadra non può essere indebolita, perché gli introiti futuri devono portare il resto dei soldi necessari. Marotta sta provando a prolungare il contratto di Skrinjar e non perché non intenda più venderlo, ma perché sia il Psg a credere che i nerazzurri vogliano tenere il difensore. Il Psg attende, in quanto sa che nessuno offre più di 50 milioni, ma volendo può presentare un'offerta più alta a Marotta in qualsiasi momento. I parigini ritengono di avere il pieno controllo dell'affare e Marotta sa che, contratto alla mano, chi vuole il difensore deve passare da lui. Vedremo chi la spunterà. Di certo questo è uno dei casi in cui il colpo potrebbe farlo chi vende, perché incasserebbe.

E' un gioco di... giochi al ribasso e al rialzo del tutto naturali in queste trattative, ma che non ci saremmo aspettati da autentici raider del calciomercato quali i parigini del Psg. Se comincia a tirare sul prezzo anche una società come questa, il più famoso Paperone del calcio degli ultimi anni, possiamo davvero dire che bambole, non c'è una lira!
Simili giochi al ribasso ce li saremmo aspettati, invece, dal Milan. I rossoneri, infatti, sono impegnati in un braccio di ferro con i belgi del Club Brugge per De Ketalaere
, autentico pallino di Maldini e Massara.
C'è un offerta del Leeds, pare intorno ai 37 milioni bonus inclusi, ma il giocatore smania per la Champions League, cui i bianchi di albione non parteciperanno. Il Brugge, pertanto, ci fa la birra con l'offerta inglese, ma se ne fa forte per spuntare qualcosa in più dei 30 milioni circa (bonuns inclusi) che il Diavolo offre a titolo di malefica tentazione. Cosa costerebbe ai rossoneri aumentare l'offerta di almeno 5 milioni? Be' costerebbe... 5 milioni che, in un mercato con pochi soldi come l'attuale può portare a un prestito oneroso di qualche pezzo buono in altri settori. E poi c'è il rischio che, se arrivasse a offrire troppo agevolmente 35 milioni, il Milan potrebbe vedersene sparare 40 da un Bruges ringalluzzito e convinto di avere a che fare con un Pozzo di San Patrizio. Il Bruges gioca al rialzo facendo leva sull'offerta del Leeds. mentre il Milan gioca al ribasso basandosi sull'accordo col giocatore. Come finirà? Se spuntasse un altro acquirente con un'offerta pari a quella del Leeds, ma qualificato per la Champions, il Milan vedrebbe sfumare l'acquisto. In caso contrario, De Ketalaere vestirebbe la maglia rossonera. 
Diciamolo, per quante accuse ingiuste e speciose siano state fatte alla società rossonera, non sarebbe ingiusto accusare il Milan di essere una sorta di blade runner che corre sul filo di una lama. A volte i rossoneri esagerano un po' e non c'è nulla di male a dirlo.
Ma uno che gioca al rialzo è Mendes, eccome che gioca al rialzo! Chiede la luna per il rinnovo di Leao, anche per incassare lautissime commissioni dal rinnovo. Ma chiede la luna anche per Renato Sanches, che è sempre lì lì per passare al Psg, da non passarci mai. A mio avviso, un rinnovo ricco per Leao potrebbe sbloccare la situazione di  Sanches. 

Sembra che la premiata ditta Mendes-Campos stia tirando la volata di Leao e Sanches in rossonero per 6 milioni netti d'ingaggio l'uno. E cosa ci guadagnerebbe Campos? Semplice, se il Milan ci cascasse, il Psg non ci perderebbe nulla, ma se i rossoneri si ritirassero dall'affare, Renato Sanches, che è un obiettivo e non una priorità del Psg, arriverebbe a Parigi per 4 soldi. Ancora meglio, potrebbe farlo fra un anno in scadenza di contratto a 0 euro.
Skrinjar è una priorità del Psg in questo gioco al ribasso, mentre Sanches non lo è. Il portoghese è... un'opportunità da cogliere low-cost, almeno a livello di cartellino, fra questo calciomercato o il prossimo. Il rinnovo di Leao sarebbe un favore a Mendes, da far valere al momento opportuno in qualche altra trattativa.
Al rialzo ha giocato Vidal con l'Inter per andare via con una ricchissima buonuscita nelle tasche e lo stesso gioco sta facendo Sanchez. Non è facile liberarsi degli esuberi che guadagnano tanto e questo dovrebbero ricordarlo tutti i tifosi superficiali che chiedono acquisti acquisti acquisti. Ok gli acquisti, ma se ti ritrovi con contratti miliardari a carico, alla fine non compri più e sei costretto a pagare gli indesidarati per toglierteli dalle scatole.

In quest'ottica vanno lette le numerose operazioni con cui il Milan si è liberato di Duarte, Caldara e Castillejo. Ci ha guadagnato poco, ma ha risparmiato l'ingaggio senza pagare buonuscite, non fosse altro perché quei giocatori non prendevano quanto Vidal e Sanchez ed erano appetibili per altre società
In quest'ottica va letto l'addio a Romagnoli, che il Milan non si è affannato a trattenere. Magari ha sbagliato, ma non credendoci più, l'ha lasciato andare. E' un ingaggio in meno.
Se bambole non c'è una lira, si rischia di più a comprare che a non comprare. Sembra un paradosso, ma è così.