Quando a 19 anni hai già 100 presenze da titolare con la maglia del Milan, sei considerato la più grande promessa del mondo nel ruolo di portiere e oltre a dover sentire l'onore e l'onere di non far rimpiangere un Buffon ormai ai titoli di coda, devi riuscire a sopportare anche il diverbio continuo tra il tuo agente Mino Raiola e la mai amata nuova dirigenza rossonera, è normale che di inchiostro sul tuo conto se ne sprechi a tonnellate ma forse tra tutte queste parole, il punto più importante non è stato affrontato, da Gianluigi Donnarumma si ricomincia o si ricostruisce?
L'appeal di mezza Europa per il portierone classe 1999 è fuori da ogni discussione, le big con in testa Psg e Real Madrid vogliono Gigio a difendere i loro pali e non hanno problemi a tirare fuori cifre vicine ai 100 milioni, mettiamoci anche la voglia di Raiola di fare 
uno dei suoi soliti affari, portandolo via da una società a lui molto ma molto ostile ed il piatto è pronto, contemporaneamente il Milan se sfumasse il folle sogno qualificazione in Champions, per continuare un percorso di crescita necessità di sacrificare uno dei suoi big e quello che può sicuramente rendere liete le casse di Mr Li è proprio Donnarumma.
La questione messa così sembra ovvia, vendere il ragazzo incassare e reinvestire per un Milan sempre più forte, il problema è che tutto ciò "sembra" ovvio, difatti ovvio non è, perchè abbiamo visto che ad oggi Donnarumma è uno dei pochi portieri in Serie A, insieme al Romanista Allison, che concretamente porta punti e trofei a casa, condizionando gli avversari, il suo unico trofeo da professionista ossia la Supercoppa di Doha contro la Juve è figlia delle sue parate, così come molti dei punti del Milan nascono dagli incredibili salvataggi del ragazzone nato a Castellammare di Stabia, quindi la domanda è perché privarsi di uno dei migliori interpreti di un ruolo cruciale come il portiere? 
A volte non si trovano risposte coerenti per tutte queste domande e ognuno si affida al suo pensiero in una questione così spinosa, la risposta più oggettiva, cercando di cadere il meno possibile nel campo della dicotomia Gigio sì, Gigio no, è quella che Donnarumma è un futuro top di ruolo mondiale, nel Milan di talenti del genere non ce ne sono e che in fin dei conti meglio investire su Gigio e far crescere qualche giovane che finire con Reina tra i pali per rischiare di ritrovarsi con un nuovo Kalinic o un nuovo Bacca in attacco.