Ogni giorno, stessa routine: sveglia, doccia, caffellatte, una lettura alle principali notizie sportive. Riguardo al Milan, come da qualche mese a questa parte (che dico, forse un anno o più!), uno dei temi caldi sono i rinnovi di contratto di Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu. Stasi, passi in avanti, dettagli, distanze che si accorciano per poi allungarsi o addirittura diventare incolmabili. Dichiarazioni dei diretti interessati? Pressoché nessuna. Dichiarazioni degli agenti? Pochissime. Dichiarazioni di Maldini e Massara? Poche e circa sempre le stesse, "Bisogna essere felici in due", "Il nostro desiderio è proseguire con entrambi", "Vogliamo bene ai ragazzi", "Sappiamo cosa ci ha messo a disposizione la società", eccetera eccetera. Eppure, nonostante non ci sia stato molto chiacchiericcio pubblico da parte dei diretti interessati (come è normale che sia, mi vien da aggiungere), è un anno che si rincorrono voci su voci... Alcune fondate, altre - molte - meno. Fatto sta che siamo giunti a metà aprile e a Casa Milan non sono prenotate alcune conferenze stampa per annunciare i due rinnovi. Sembra si sia pronti, invece, a convocare Zlatan Ibrahimovic. Vedremo.

Ma torniamo al portierone classe '99 e al fantasista classe '94, e non divaghiamo.
Spesso viene scritto che i due procuratori (Mino Raiola per Gigio e Gordon Stipic per Hakan), siccome siamo ormai a un paio di mesi e poco più alla scadenza dei contratti, abbiano il coltello dalla parte del manico e che stiano facendo, e bene, il loro lavoro. Ora, io mi chiedo: ma siamo così sicuri che questo manico sia dalla loro parte? Sembra - mi scuserete se vado con i piedi di piombo ma non ho notizie certe e mi baso su ciò che viene scritto da illustri addetti ai lavori - che i due procuratori abbiano chiesto cifre ben più alte di quelle offerte dalla dirigenza rossonera per i loro assistiti. Sembra che a una offerta di 8 milioni, Gigio e Raiola ne abbiano chiesti 10-12 o giù di lì, mentre a una offerta di 4-4,5 milioni, Stipic e Calhanoglu ne abbiano chiesti circa 6. Ora, al di là dell'esattezza delle cifre, mi sembra chiaro ci sia distanza. E' anche chiaro, però, che da quando i due calciatori sono diventati ufficialmente liberi di impegnarsi con un altro club a partire dal 1 luglio 2021 non si sia formata la fila di direttori sportivi pronti a offrire loro quelle cifre. Come mai? Tra i vari motivi, anche per il semplice motivo per il quale il Milan ha considerato congrue le sue offerte. La crisi economica in cui versa anche il mondo del pallone vale per tutti (provare a chiedere anche a club ricchi come Real Madrid e Barcellona...).

Si è parlato di una Juventus alla finestra per entrambi. Ma davvero Agnelli dopo aver chiaramente detto che la Juventus dovrà rivedere i costi del suo roster, può permettersi un portiere da 10-12 milioni l'anno quando ne offre già circa 7 a Szczesny? "E ma se va via il polacco...". Peccato che all'orizzonte non mi pare proprio si stia palesando un domino di portieri, anzi. E ancora, ma davvero Agnelli sta pensando di offrire 6-7 milioni a Calhanoglu? "E ma se riescono a liberarsi di molti attuali ingaggi pesanti...". Peccato che la Juventus abbia già dimostrato nel recente passato quanto faccia fatica a liberarsi di quei calciatori arrivati a fine corso con stipendi molto onerosi: quasi tutti via a zero, o in prestito. E quelli che ora sono in prestito ma che a fine giugno torneranno alla Continassa, andrà trovata un’altra sistemazione e andranno trovati dei sostituti possibilmente migliori. In sintesi, penso che Andrea Agnelli, in questo momento, stia pensando a ben altro piuttosto che a soddisfare le pretese economiche di Donnarumma e Calhanoglu.
Si è parlato del PSG alla finestra per Gigio. Ma davvero Leonardo può pensare di offrire 12 milioni l'anno a Donnarumma quando ne paga già 7 abbondanti a Keylor Navas? Per tenerne uno in panchina oltretutto? Al momento, infatti, Leonardo pur apprezzando il classe '99 non penso abbia fatto squillare lo smartphone di Mino Raiola, così come tutti gli altri top club europei, tutti con un portiere titolare già lautamente pagato.

La verità, quindi, è che alle attuali cifre richieste dai procuratori (o almeno quelle che sembra stiano chiedendo, sempre secondo gli illustri addetti ai lavori di cui sopra) non sembra ci sia nessuno propenso a farsi seriamente e quindi concretamente avanti per i due e il tempo inizia a stringere, oltre che per il Milan anche per i due procuratori. Dunque, per concludere questo lungo e noioso articolo, vi spiego come penso che andrà (sebbene il mio parere conti come il due di denari con briscola spade).
Se il Milan si qualificherà per la Champions 2021-2022 i due ragazzi alla fine rinnoveranno con il Milan, alle cifre del Milan. E forse anche se non si qualificherà alla massima competizione europea. Tuttavia, in quest'ultimo caso, qualora i due disputassero un Europeo da protagonisti potrebbero, condizionale d'obbligo, aumentare i propri estimatori tra i quali potrebbe saltar fuori qualcuno desideroso di acquistarli (ma anche qui, tra il dire e il fare...ci sono tanti soldi e una crisi economica).

Quindi, dal mio punto di vista, il coltello è un po' lì nel mezzo, né da una parte né dall'altra allo stato attuale delle cose, ma non farei passare il Milan come vittima sacrificale e sicura perdente. Fanno bene Maldini e Massara a rimanere saldi sulle proprie posizioni: probabilmente hanno capito che là fuori non c'è nessuno attualmente disposto a spendere cifre maggiori di quelle offerte da loro e sanno bene che con la Champions in tasca potranno spostare il coltello un pochino dalla propria parte...