Il 23 gennaio 2024 sarà ricordato come il giorno in cui l'Italia ha perso una delle sue icone sportive più amate: Gigi Riva. La notizia della sua morte è arrivata con la velocità di un "Rombo di Tuono", il soprannome che ha accompagnato la sua leggendaria carriera calcistica. Ricoverato nel reparto di Cardiologia del Brotzu di Cagliari a seguito di un infarto, Riva ha chiuso gli occhi all'età di 79 anni.

Gigi Riva non era solo un calciatore eccezionale, ma anche un simbolo di integrità e fedeltà alla sua terra.
Originario della Sardegna, l'isola che ha scelto come sua casa nel 1963, avrebbe potuto essere solo una tappa transitoria nella sua carriera. Tuttavia, ha scelto di restare, diventando un punto di riferimento per la comunità e guadagnandosi l'affetto dei suoi concittadini che lo chiamavano affettuosamente "Giggirriva".

La sua decisione di rimanere in Sardegna, nonostante le tentazioni delle grandi squadre e le seduzioni dell'allora presidente juventino Boniperti, è stata una scelta controcorrente che ha definito la sua carriera e la sua identità. "Perché qui - spiegò in risposta alle domande sulla sua scelta - io che in pratica non avevo famiglia, ne ho trovate tante".

La maglia azzurra è stata per Riva un vessillo di gloria. Da protagonista nella "partita più bella di sempre", Italia-Germania 4-3, ha segnato il suo nome nella storia del calcio italiano. Nonostante le offerte allettanti e le lusinghe di club prestigiosi, Riva ha continuato a dire no, preferendo segnare gol in rosso e blu per il Cagliari.

La sua figura, sempre riservata e schiva, ha incarnato l'umiltà e la passione per il gioco. Nel suo appartamento nel centro di Cagliari, viveva una vita tranquilla, limitando le sue passeggiate nelle vie del centro negli ultimi anni.

Gigi Riva rimane il più forte attaccante azzurro del dopoguerra, detentore del record di gol segnati in nazionale: 35 in 42 presenze, con una media straordinaria di 0,83 gol a partita.
La sua eredità non sarà dimenticata, e la sua morte ha lasciato un vuoto nel cuore degli appassionati di calcio italiani.

Per molti, la sua scomparsa evoca il ricordo di un'altra grande figura, diversa ma altrettanto significativa: Enrico Berlinguer, un leader politico che ha segnato la storia del paese.
La morte di Gigi Riva è dunque un addio che risuona come la perdita di Berlinguer, entrambi figure che hanno lasciato un'impronta indelebile nell'anima dell'Italia.