NON C'É ASTA FANTACALCISTICA VINCENTE, CHE NON COMINCI CON BUFFON IN PORTA.

Questo potrebbe essere davvero l'undicesimo comandandamento degli anni 2000! Il classico contest del menzionare la squadra personale dei sogni ,schierava in più di venti anni di carriera sempre e solo Gianluigi Buffon. Provate a pensarci. Quando si parlava del portiere più forte del mondo, la scelta cadeva sempre su Buffon. Per gli amanti dei videogiochi di calcio, il portiere migliore per vincere ogni tipo di partita era sempre é solo Buffon. Un bambino che si appresta a giocare a calcio nel ruolo di portiere, ha come punto di riferimento Buffon. Non c'è bisogno certo di andare avanti per rendersi conto della grandezza di questo personaggio, che ha caratterizzato le vite di ogni sportivo italiano e non solo. É stato capace di intimorire gli avversari solo alla presenza del nome nella lista dei convocati (QUALCHE presenza tra serie A ,coppe e nazionale l'ha fatta!)

Oggi Gigi ha salutato la Juve. L'ha fatto con una conferenza piuttosto sofferta, e l'ha fatto senza annunciare il suo futuro, che sembrerebbe possa continuare ancora sul campo. Ancora sul campo vorrebbe dire il suo trasferimento in altri paesi, pur rimanendo ad alto livello  ( "animale da competizione" si é definito). Ma un ruolo importante nella Juve? Il presidente Agnelli, seduto oggi al suo fianco, gli ha offerto un ruolo da dirigente. Ma allora vorrebbe dire entrare nella monotonia di un ruolo (vedi purtroppo Totti) , che si addice poco ad un tipo di persona così abituata a lottare per traguardi importanti e sempre sul pezzo. Un ruolo in prima linea come vice allenatore potrebbe essere una via molto intrigante e ambiziosa, vista la grande capacità ad indicare la retta via da seguire, per arrivare a certi obiettivi. Ma dove? In Inghilterra?  In Spagna?  Voglio esagerare credendo che voglia raggiungere Gerrard ai Rangers, piuttosto di pensare che vada in America o in Cina, destinazioni più da sponsor che da traguardi personali.

Ringraziare Gigi Buffon é il minimo che si possa fare per chi ha amato perlomeno la nazionale di questi anni. La coppa del mondo del 2006 ha consacrato il portiere azzurro e lo ha fatto arrivare secondo al pallone d'oro (non lo meritava di piú lui?), sostituendola ad una Champions League mai arrivata e sempre ambita. Non si può che oltrepassare a questo dettaglio  (stucchevoli i commenti sulla sua sfortuna in quella competizione ), ricordandosi sempre il suo palmares personale davvero invidiabile. L'ultima stagione é stata sicuramente la più tribolata per Buffon. Le energie nervose e fisiche, e la dura delusione del sesto mondiale ha lasciato un segno piuttosto indelebile sul suo viso. Alla domanda di una partita d'addio in nazionale, Gigi ha dribblato tutto limitandosi a poche parole. Poche ma di grande impatto,visto il probabile rancore nei confronti di chi lo criticato ultimamente. Ma come si fa a criticare le sue dichiarazioni post Madrid? Non esiste persona che non avrebbe avuto una reazione simile, diranno tutti, invece sono piovuti insulti e critiche alle sue mancate scuse o ai suoi tentativi di spiegare l'accaduto. É proprio vero che non esiste riconoscenza nel mondo del calcio (vedi Maldini). 

Domenica Buffon dirà addio alla Juve nel suo stadio e tra la sua gente (probabile coreografia molto emozionante )cantando l'inno della Juve, e circondato dalla sua famiglia. Un altro pezzo di storia smette di giocare, consci del fatto che per molto tempo, assisteremo ad uno smarrimento totale nello scegliere il portiere per il fantacalcio e il modello ideale per i nostri figli che vogliono giocare provare ad emulare le gesta sportive del campione azzuro, ma sicuri anche di esserci goduti in prima fila, la carriera del portiere più forte di tutti i tempi. 

Grazie Gigi. In bocca al lupo