Alla fine, sembra proprio essere giunti alla fine della giostra.
Al culmine di una storia lunga centodieci anni, i baresi sono a un passo dal compiangere la loro amata rappresentativa cittadina, osservandola affondare tristemente in un oceano di difficoltà economiche e problemi legali mai chiariti fino in fondo.

Ed in questa impietosa situazione, il suo numero uno, Cosmo Giancaspro, che si prepara a dare addirittura le dimissioni, parso sin troppo interessato al suo personale guadagno economico, rimane inerme e indifferente dinanzi ad un doloroso tramonto che dovrebbe tentare di impedire con tutte le sue forze, ma che lascia invece proseguire perseguendo, testardamente quanto inutilmente, i suoi scopi finanziari.

Una situazione di caos totale, mai vista nel capoluogo pugliese, e mai così lontana dal poter essere sanata.
Le prime avvisaglie si erano manifestate sin dall’entrata in scena dell’ormai ex patron, per via di un passato turbolento caratterizzato da precedenti vicissitudini giudiziarie.

Negli ultimi giorni, però, si è raggiunto l’impensabile, col socio di minoranza ed ex arbitro Gianluca Paparesta, protagonista alla pari del presidente di un vergognoso scaricamento di responsabilità, che commenta desolato, anche se non si sa fino a che punto: “Il mio peggior errore è stato premettere a Giancaspro di entrare in società”.

Parole, tante parole, ma davvero poca concretezza.
Ora che neanche gli ultimi tentativi sono risultati inutili, si pensa solo a come ripartire, fattore più che mai necessario per il futuro della squadra.
E farlo da zero, cercando di non commettere gli stessi sciagurati errori che hanno causato questa enorme disgrazia chiamata fallimento.

Insieme, da baresi, come sempre.