Sig Giampaolo, 

Ho deciso di scrivere questa lettera, dopo aver ascoltato alcune sue dichiarazioni: subito dopo la sconfitta con l'Udinese e oggi alla vigilia della partita di esordio a San Siro contro il Brescia.

Premesso che ciò che Lei ha dichiarato io l'ho udito personalmente e quindi non si tratta di espressioni riportate, per meglio comprendere il tenore della presente, diventa inevitabile riportare testualmente i punti cardine su cui focalizzare il discorso.

Cominciamo da Udine: a Sky lei ha tra l'altro dichiarato:

- La partita mi ha dato molte indicazioni utili per un'analisi approfondita.

- Non c'è stata pigrizia, ma il possesso palla deve avere uno sviluppo definito; CIO' NON E' AVVENUTO PER COLPA DEI RAGAZZI. 

- Io devo riflettere sui tre davanti: forse faccio recitare loro QUALCOSA CHE NON E' NELLE LORO CORDE.

- La mia visione è un Milan DIVERSO.

- I movimenti di Piantek sono da prima punta. Gli attaccanti BISOGNA FARLI GIOCARE NEL LORO HABITAT.

- Se vedremo un 433? bisogna lavorare su questo. Sicuramente VERRANNO MESSI DIVERSAMENTE perchè non posso snaturarli; questi hanno altre caratteristiche.

- Il problema NON E' SOLO SUSO: Dobbiamo riorganizzare quelli lì davanti.

L'attesissima conferenza stama di OGGI, ha avuto invece i seguenti punti salienti:

- E' necessaria una maggiore abilità nella lettura delle situazioni che è quello che ci è mancato a Udine e NON PER MANCANZA DI ABILITA' MA DI CONOSCENZE.

- Piantek?  Il problema è lo spazio. Quando si gioca nella metà campo avversaria VIENE MENO LA PROFONDITA'.

- SUSO? domani vedrete dove sarà schierato.

- Io vado avanti con la mia idea di calcio. Posso cambiare la POSIZIONE di un calciatore, ma  NON LA FILOSOFIA che c'è dietro; il pensiero non si cambia.

- Le dichiarazioni dopo Udine? probabilmente sono state STRUMENTALIZZATE.

Dunque in soli 5 giorni si è passati da:

1) idea di gioco non adatta alle caratteristiche dei giocatori, a mancanza di tempo necessario perchè imparassero quello che l'allenatore vuole; 

2) modifica dello schema 4312 in altro schema imprecisato che non snaturi i giocatori (allora li sposto) ma neanche la filosofia del gioco (allora non li sposto? ne metto altri?).

3) Piantek: lui è finalizzatore puro  (ergo inadatto a partecipare alla manovra) però alla fine la colpa delle sue negative prestazioni è dell'atteggiamento della squadra che comprime gli spazi (?)

4) Dove far giocare SUSO? ancora non si sa. Di conseguenza 4312 oppure 433? oppure 4321? La confusione resta.....

Il confronto tra quello che Lei ha detto e si è rimangiato in soli 5 giorni è quindi sotto gli occhi di tutti; se c'è qualcuno che sta barando sul significato delle Sue stesse dichiarazioni, questo è proprio Lei, egregio Maestro, come la chiamano gli stessi giornalisti che Lei accusa di strumentalizzare quel che Lei dice.

Forse all'origine di questo inspiegabile dietro front c'è l'intervento della Società, che probabilmente al pari dei tifosi, poco ha gradito il disfattismo e la faciloneria con cui Lei aveva sbrigativamente abiurato quella filosofia che inaspettatamente oggi ci ripresenta. Ma questo non le dà il diritto di accusare la Sua platea di non aver compreso o peggio stravolto o addirittura strumentalizzato ciò che Lei ha pubblicamente dichiarato.

Quelle dichiarazioni, di facile comprensione e assolutamente inequivocabili, attestavano uno stato confusionale di un tecnico che si era automesso in discussione e probabilmente una richiesta di aiuto ai dirigenti che l'hanno prescelta come il Grande Artefice del nuovo Milan Paradiso.

Le nuove dichiarazioni, il ritorno alla pregressa ideologia calcistica con l'accusa che sono gli altri a non aver capito anzi ad aver colto l'opportunità per strumentalizzare quella Sua posizione, non le fanno onore e acuiscono i dubbi sulla Sua persona. Perchè se prima lo sconcerto nasceva dal dubbio circa le incertezze tecniche della Guida della Squadra, oggi il dubbio coinvolge l'etica e la onestà intellettuale, senza peraltro che si sia potuto ancora risolvere il primo.

Insomma invece di rimediare ha aggravato il tiro...

Non dimentichi sig. Giampaolo che centinaia di milioni di tifosi sperano in Lei per rivedere il Milan tra i Top Club d'Europa. E' quindi indispensabile che Lei recuperi serenità e si chiarisca cosa fare per far rendere al meglio la squadra. Dopodichè sia coerente, soprattutto verso se stesso.

Almeno, dovesse fallire, cosa che -mi creda- non le auguro assolutamente, sarà comunque perchè ha cercato di essere l'allenatore che il Milan e i suoi tifosi avevano scelto consapevolmente.

Gradisca un sincero in bocca al lupo.