Gianpaolo, serve coraggio. Le persone intelligenti e i veri tifosi ti aspetteranno.
Oggi, non sono importanti due, tre, quattro sconfitte, ma un progetto a lungo termine, la proposta di un gioco, la ricostruzione di una squadra fin dalle fondamenta, per uscire finalmente dal pantano in cui ci troviamo da troppo tempo. La fretta e la richiesta di risultati immediati possono nuovamente uccidere il Milan!

 

Ieri, dopo la sconfitta con l’Udinese nella prima di campionato, ho passato tutta la sera a discutere con i “soliti finti e inutili tifosi” sostenendo la causa del Milan, di questa nuova dirigenza e di Giampaolo. Sono d’accordo, è stato un Milan brutto. Tutti sembravano preoccupati di tenere la posizione e questo Diktat gli impediva di giocare.

Sono giorni che dico, l’ho scritto nei miei due precedenti interventi, che Giampaolo avrà bisogno di 6 mesi così come fu per Arrigo Sacchi. Come tutti gli allenatori che danno precedenza ai movimenti tattici-collettivi rispetto alle qualità individuali, Giampaolo ha bisogno di tempo perché la squadra assimili lo spartito entro cui i singoli dovranno muoversi. E questo anche un bambino lo capisce.

È normale che gli interpreti di tale spartito debbano avere caratteristiche, attitudini precise e idonee. E qui entrano in gioco i dirigenti: Boban, Maldini, Moncada, Massara deputati alla selezione e acquisto dei giocatori, che però sono frenati dall’impossibilità di spendere.

Ebbene, io credo che questo sia stato un mercato intelligente, e chi lo mette in discussione dopo solo la prima di campionato, ha grosse difficoltà di analisi, anche per tutta quella serie di motivazioni sopra descritte. Certo, la squadra non è completa, mancherebbero almeno due pedine: un’ala di sfondamento e un trequartista vero (Suso lo avrei venduto, mi ricorda il “Visconte Dimezzato“).

È quindi evidente, che non mi aspetto miracoli, né risultati immediati. Questa dirigenza ha deciso di risalire la china passo dopo passo, facendo scelte intelligenti, costruttive, utili alla ricostruzione evitando falsi proclami e facili consensi, così come ha fatto l’Inter negli ultimi due anni. Insomma stanno ricostruendo con una grave penuria di denaro, dato che il “fair play finanziario” non permette grosse spese. Ma lo stanno facendo per la prima volta dopo anni con metodo e intelligenza.

Si comprano giocatori funzionali all’allenatore e al gioco: Leao, Hernandez, Bennacer, Krunic, Duarte, cercando di sfruttare i migliori dello scorso anno. È evidente che non avendo acquistato Messi, Modric, Ronaldo, servirà tempo per ottimizzare il gioco collettivo in funzione delle qualità dei singoli. Più tempo che a squadre come Inter è Juventus rimpinzate di fuoriclasse.

Ricordo che nelle prime uscite di Sacchi, con quella che poi diventò una delle squadre più forti del mondo, il Milan giocò così male che alcuni senatori si ribellarono, e dovette intervenire Berlusconi dicendo che per i prossimi tre anni l’allenatore sarebbe stato Sacchi e chi non era d’accordo se ne poteva andare. Solo l’intervento del presidente sedò la rivolta.  Sacchi impiegò oltre sei mesi per far giocare la squadra come voleva. 

Considerate che:

  1. I nuovi arrivi hanno fatto pochissimi allenamenti di tattica come Giampaolo stesso ha detto testualmente e non sono ancora pronti;
  2. dobbiamo accettare una volta per tutte che i calciatori acquistati negli ultimi anni, sono obiettivamente mediocri e per Giampaolo è un grosso problema fino a quando non arriverà qualche fuoriclasse.
  3. Servono tempo, capacità manageriali, sportive ed economiche per far tornare il Milan quello di una volta.
  4. Il danno è stato fatto negli anni precedenti, e ora serve tempo con un progetto a lungo termine come questo, e le colpe non si possono imputare a questa dirigenza e a questo allenatore: prima di giudicare, criticare, ed eventualmente demolire con una critica particolarmente dura, bisogna obbligatoriamente attendere i risultati di questa stagione.

 

Chiedetemi se ho dei dubbi: sì ne ho! Abbiamo giocato con il 4-3-1-2 senza avere i calciatori idonei, troppi erano fuori ruolo. Poi sento Giampaolo dire che abbiamo sbagliato e che adotteremo il 4-3-3. Come? Progettiamo e adottiamo e ci alleniamo per due mesi un modulo che ha reso Giampaolo famoso, e dopo la prima sconfitta rimangiamo tutto?

Quando si prende una decisione non si può tornare indietro: perché la programmazione di Maldini e Boban è proiettata nei prossimi cinque anni. Tornare indietro vorrebbe dire accumulare vecchi problemi con i nuovi e non ne usciremmo più.

Quindi, cari tifosi, abbiate pazienza, non vomitate MMMM, non offendete la società, i calciatori e l’allenatore. E sperate che quella presa da Maldini e Boban sia la direzione giusta, perché nel calcio non esistono certezze, e noi tifosi non possiamo fare altro che sostenere la squadra.

E ricordate: serviranno almeno due/tre anni per uscire dal pantano in cui Berlusconi prima e Mirabelli dopo, ci hanno lasciato. Almeno cinque per rivedere un Milan decente. Mentre il Milan che domina la Champions probabilmente non lo vedremo mai più. Se non avete pazienza, vi consiglio di farvela venire.

A GIAMPAOLO
Caro Giampaolo, non preoccuparti dei tifosi. Mantieni la tua linea, e gioca come credi sia meglio. Abbiamo aspettato Gattuso (che tutti abbiamo amato e tuttora) oltre un anno e mezzo per uno straccio di Gioco. Tu hai il diritto di avere almeno sei mesi, come fu per Sacchi. Non curarti delle critiche, perché se sarai troppo sensibile alle opinioni negative rischierai tutto il lavoro e metterai a rischio i risultati futuri. Ti chiedo solo una cosa: valuta in maniera più attenta il valore dei calciatori, perché è vero che è importante lo spartito collettivo, ma quando un calciatore è scarso, anche se si muove bene, il risultato non arriva. Ti consiglio di inserire i nuovi prima possibile.

A PAOLO E  ZVONIMIR
Un’ultima cosa che dico da anni: Cari Maldini e Boban, se non mettete a fuoco il centrocampo vendendo Calhanoglu, Suso, Kessiè (che ha i piedi come mattoni) e non acquistate calciatori che sappiano giocare di prima e in velocità, con un buon livello tecnico, il Milan non cambierà. Inoltre Abbiamo calciatori come Rodriguez, Andrè Silva, Samu Castillejo, Borini, Diego Laxalt, Musacchio, veramente mediocri che in campo non danno nessun apporto. Nessuno si chiede come mai nel Milan (di tre allenatori che sono passati) Borini sia sempre tra i migliori: significa che il livello tecnico è davvero basso, con tutto il rispetto per Borini. Guardate l’egregio lavoro fatto da Pradè: con una spesa davvero minima ha messo in piedi (per la seconda volta alla Fiorentina) una signora squadra che pur senza campioni (escluso Ribery ormai 36 enne e Chiesa) gioca un bellissimo calcio.

.....PAOLO, ZVONIMIR IL CENTROCAMPO: UN'ALA DI SFONDAMENTO; UN TREQUARTISTA CON BENNACER REGISTA ARRETRATO DAVANTI ALLA DIFESA; DUE ALI CHE SUPERINO IL DIFENSORE  !!!!