"Raccomandato no, predestinato forse”. Giammarco Menga, noto inviato di Mediaset, si è concesso ad una intervista a 360 gradi senza alcuna limitazione o censura. Metodico e organizzato come pochi, il giovane giornalista abruzzese riesce a gestire a meraviglia le proprie passioni ovvero sport, fitness e lifestyle. “Non ho segreti se non quello di essere uno sportivo ‘romanticone’, amante della palestra e del ben vestire – confessa Menga – Niente alcool, niente fumo, niente droga. La mia routine è più semplice del previsto: sveglia alle 7.30, allenamento in palestra a stomaco vuoto, colazione dopo le 9 con fiocchi di avena integrale aromatizzati al latte, proteine idrolizzate in polvere, gallette di riso, marmellata light e mezzo litro di tè con stevia”. E’ proprio lui, purtroppo, l’incubo delle cuoche di Mediaset: “Le addette alla cucina mi conoscono bene, sanno che a pranzo non faccio mai un pasto completo. Mi accontento di un doppio secondo a base di pollo con verdura e frutta. Idem a cena con quantità industriale di insalata”.

Per Giammarco Menga uno stile di vita estremamente sano e regolare. Gli sgarri non sono assolutamente ammessi, nemmeno a Capodanno, trascorso con la propria famiglia in Abruzzo, nella sua terra, nella regione che lo ha sempre amato più di qualsiasi altra. “Ho l’Abruzzo nel cuore ma sin da piccolo sapevo che un giorno me ne sarei andato. E’ sempre emozionante tornarci e pensare a quante belle avventure personali e professionali ho vissuto in quei posti. Ad 11 anni conducevo già il Tg Ragazzi Abruzzo: ciò per dire che ho sempre cercato di bruciare le tappe, abbinando la teoria alla pratica. Il tutto grazie al sostegno morale ed economico della mia famiglia”. Genitori insegnanti di musica, nonno paterno alto dirigente delle Ferrovie dello Stato, nonno materno importante sindacalista. “A casa nessuno dei miei ha mai affrontato un percorso giornalistico, sono un po' la pecora fuori dal gregge. La vita è strana ma bella e voglio continuare a regalare alla mia famiglia belle soddisfazioni”. Dolce e affettuoso nel privato, più ‘spregiudicato’ nel lavoro.

Come dire, la sua vita privata e professionale non proprio coincidono: “A livello giornalistico credo di poter dire di aver acquisito una sicurezza quasi assoluta, mentre nel privato sono più cauto. Addirittura c’è chi mi definisce uno zuccherino”. Professionalmente parlando, Giammarco Menga è riuscito in poco tempo a “stregare” Mediaset. Tutto è nato qualche anno fa, più esattamente nel 2016, in occasione della pubblicazione del libro Sportivamente D’Annunzio. Un autentico intreccio tra letteratura e giornalismo in Gabriele D’Annunzio, attraverso l’analisi di alcune delle sue principali opere letterarie ed articoli scritti da giornalista sui principali quotidiani d’epoca. “Sono sincero, il libro che ho pubblicato su D’Annunzio si è rivelato un grosso trampolino di lancio per il sottoscritto. Ho avuto modo di presentarlo in onda su Sport Mediaset e da lì sono rimasto in contatto con alcune figure televisive e giornalistiche. Dopo soli due mesi dalla presentazione del mio libro il Pescara è salito in serie A. Dunque mi sono subito proposto per fare il corrispondente sportivo di Mediaset nel centro-sud. Il feedback è stato positivo, mi hanno dato grande fiducia e mi sono perfino ritrovato un giorno a Gerusalemme da inviato, in occasione dell’ottava edizione della Maratona”.

La ciliegina sulla torta è stata sicuramente la partecipazione alla recente edizione dei Mondiali, come volto della rubrica trasversale di calciomercato. “Mondiali esperienza incredibile – rivela Menga - Ho seguito con passione e determinazione trattative importanti, una su tutte la vicenda Ronaldo alla Juve, e realizzato interviste molto interessanti come quella a Natasha Stefanenko. L’attrice russa mi ha impressionato per simpatia e disponibilità, così mi ha colpito la spontanea allegria di Ronaldinho (gustosa cena in Puglia qualche anno fa durante un evento sportivo, ndr) e la leadership di Javier Zanetti. Con il grande capitano nerazzurro mi sento spesso, è uno di quelli che stimo di più e anche quest’anno parteciperò con piacere al suo camp a Malta in qualità di testimonial”.

Per il prossimo futuro il fuoriclasse abruzzese non ha dubbi: “Guai a porsi limiti. Ho una fame continua e cercherò di incrementare giorno dopo giorno la mia performance giornalistica. Se non avessi fatto questo mestiere? Probabilmente mi sarei accontentato di essere un nutrizionista o un personal trainer. Tuttavia non escludo la possibilità di una seconda attività in futuro all’interno di questo settore”. Ebbene sì, il gusto dello sport abbinato al piacere del fitness e del lifestyle. Il cocktail vincente è servito. Cin Cin Giammarco Menga!