Una rovesciata, un gol da incorniciare e lunghi applausi.
Per quelli che amano il calcio, ciò a cui si è assistito allo Juventus Stadium nella partita di andata dei quarti di finale di Champions League è una vera apoteosi e sintesi di questo sport.

Sullo 0-1 per io Real Madrid, la Juventus sbaglia in difesa, fino a un cross che da destra arriva al centro.
Poi lo show: Cristiano Ronaldo si alza in cielo, si avvita e con una splendida rovesciata sigla una rete strepitosa che lascia immobile il portiere bianconero, Gianluigi Buffon.
Una marcatura che ha fatto sgranare gli occhi a tutto il pubblico, indipendentemente dalla fede calcistica. Così, dagli spalti sì sono sentiti solo applausi per un gesto atletico e tecnico eccezionale, oltre che per un campione quale è CR7.

Un vero esempio di sportività e del riconoscere la forza e le abilità dell’avversario. Caso raro nel calcio moderno di oggi. Dove si assiste spesso a scene diametralmente opposte, caratterizzate da risse e violenza. Oltre che, seppur in minor misura e in tempi più lontani, a gesti di razzismo.
Basti ricordare quelli contro Dani Alves quando giocava al Barcellona, con la scena storica della banana lanciata in campo e mangiata dal giocatore. “Bu” razzisti protagonisti anche nei campi di calcio di tutta Europa e Serie A.

Non mancano all’appello neanche episodi violenti. Come quelli recenti in Grecia, dove il presidente del Paok Salonicco è sceso sul terreno di gioco con una pistola. O, andando più indietro, agli atti vandalici dei tifosi olandesi del Feyenoord a Roma in occasione della sfida di Europa League contro i giallorossi. 
Impossibile dimenticare le tragedie, una delle quali circa 11 anni fa. Quando un ispettore di polizia, Filippo Raciti, rimase vittima durante degli scontri nel derby tra Catania e Palermo. 
E si potrebbe continuare a cercare ed elencare altri momenti ed episodi incresciosi. 

Eppure, è bello sottolineare questi momenti di pura sportività. Lo spettacolo, quello vero, come quello a cui si è assistito nel match di Champions League di questa sera a Torino.
Ma è bello sapere che capita di assistere a momenti così entusiasmanti anche in altre occasioni. Come dimenticare le incredibili giocate di Luis Nazario de Lima “Ronaldo” (Il Fenomeno)? E lo spettacolo offerto da Ronaldo de Assis “Ronaldinho”? E le incredibili e imprevedibili giocate del “mago” Zlatan Ibrahimovic? E di quelle di Lionel Messi?

E si potrebbe continuare ancora a lungo. In fin dei conti questo è quello che ci piace, che ci appassiona. Questo è quello che per molti è lo sport più bello del mondo, anche se, ormai, macchiato da tanti episodi poco piacevoli (come dimenticare “calciopoli”?).
Questo è quello che fa sgranare gli occhi e fa provare grandi emozioni. Questo è il calcio.