Siamo alla settima giornata e Genoa e Milan si scontreranno in una sfida determinante per questa parte di stagione. Il Milan più debole di sempre della sua recente storia calcistica è a un passo dalla zona retrocessione. Sarebbe da B se non ci fossero altre squadre messe peggio. Eppure di giocatori di qualità ve ne sono, uno su tutti il giocoliere e rapido Leao. Formidabile. Piatek si è perso nella selva oscura. Donnarumma, fa quello che può. Il resto, poca roba per essere il Milan. Ma non è il Milan che tutti conoscevano. Una società che probabilmente ha altri scopi, traghettando questo club verso forse una nuova proprietà? Questo è quello che pensano in tanti. Chi ha costruito il grande Milan ha avuto anche la capacità di distruggerlo mollando tutto quando oramai era stato frantumato come un puzzle i cui pezzi da ricomporre sono tanti, troppi. Ma il tempo a disposizione è poco, come la pazienza dei tifosi. Imbufaliti.

Il Genoa, la società più antica d'Italia, fatica come non mai. Evitata la B l'anno scorso, per un soffio, quest'anno, se non svolta, rischia seriamente la retrocessione. Eppure tra Milan e Genoa ci sono quasi 300 milioni di differenza di mercato. A dimostrazione che il valore di mercato è spesso sballato rispetto alla realtà delle cose. Non se la passano bene le squadre di Genova, che potrebbero riuscire nel capolavoro di finire entrambe in B, come non se la passa bene il diavolo. Siamo "solo" alla settima giornata, e già si profila una sfida in quota salvezza decisiva. Poi ci sarà la pausa. Una pausa di riflessione, ma che dovrà portare necessariamente dei cambiamenti, aspettando il mercato di riparazione di gennaio.