La Fiorentina vince la sua terza gara consecutiva, nonostante un calendario terribile con tre trasferte nelle prime quattro partite, e su campi come quelli di Roma ed Atalanta.

Sarò forse troppo tifoso, ma senza quell’espulsione inventata da Pairetto di Dragowski (che nell’occasione avrebbe meritato il giallo e non il rosso) all’Olimpico ora staremmo commentando non una Viola prima in classifica per due-tre ore, ma davvero a punteggio pieno.

Su Italiano gli aggettivi sono quasi finiti: saprebbe dare un gioco a tutte le squadre di qualunque Serie, dalla più debole alla più forte, ed un ruolo ed una personalità a qualunque calciatore sulla faccia della Terra. E, nel caso della Fiorentina, tutto questo in soli due mesi! L’eccezione? Purtroppo si chiama Kokorin, che obiettivamente devo riconoscere oggi nel finale di match avrebbe meritato il cartellino rosso.

Quindi quattro formazioni diverse su quattro gare di Serie A (l’anno scorso trentacinque su trentotto con lo Spezia), con quasi tutti i giocatori della passata stagione in campo, e nonostante tutto è già riuscito a dare un’impronta forte, offensivamente e difensivamente parlando, alla Fiorentina. Difendere per modo di dire, lui lo fa col possesso palla e la difesa schierata nella metà campo avversaria, per questo la compagine gigliata è nelle prime posizioni per il minor numero di tiri subiti, oggi due soli in porta, compreso il calcio di rigore.

Il fatto che il Genoa abbia perso ma che Sirigu sia risultato il migliore in campo la dice ancora più lunga sul match di oggi.

Chiosa sui telecronista e commentatore Dazn: scambiano Amrabat per Saponara due volte su due nel concitato finale. Una maggiore attenzione non guasterebbe.

Pagelle Genoa-Fiorentina

Dragowski 6,5: una sola parata, ma decisiva per il risultato finale. Gigante.

Odriozola 7: finisce la partita con i crampi ma è anche giustificato, visto che ha fatto su e giù la fascia destra per 80 minuti. Motorino.

Martinez Quarta 7-: mezzo voto in meno per l’eccessiva irruenza, ma questo è un giocatore vero.

Igor 5,5: Badelj avrà senz’altro accentuato la caduta, ma lui lo tocca in maniera ingenuissima al 96’, roba da dilettanti allo sbaraglio, in una gara fin lì sufficiente. E se fossimo stati sullo 0-1? Si può dare di più.

Biraghi 6,5: più guardingo con Nico Gonzalez in campo, si scatena con l’ingresso di Saponara. In faccia ai criticoni.

Bonaventura 7,5: un goal ed un assist, 90 minuti senza mai fermarsi, anche quando realizza nel finale la rete che chiude il match, nonostante fosse sfinito. Encomiabile.

Pulgar 6: non esistono titolari e riserve con Italiano e lui lo sa bene. Dà tutto quello che ha. Sufficiente.

Castrovilli 6+: 25 minuti positivi, poi l’infortunio al costato per esser finito contro un palo (stessa cosa accaduta a Callejon durante la preparazione estiva). Dimostrazione che con Italiano tutti danno oltre il proprio 100%. Mister Coraggio.

Callejon 6+: fa il compitino, ma bene, sacrificandosi anche in fase difensiva e mettendo al centro dell’area genoana diversi palloni pericolosi. Ordinato.

Vlahovic 6: forse la gara meno bella del centravanti serbo degli ultimi 10 mesi. La sufficienza se la merita comunque per aver fatto reparto da solo. È umano.

Gonzalez 7-: si mangia un goal sbagliando uno stop nel primo tempo, ma fa ammattire mezzo Grifone, saltando gli avversari come birilli. Immarcabile.

Duncan 7-: qualcuno mi spieghi come Sirigu, con una sola mano (senza che questa si pieghi), abbia parato quella sua cannonata scagliata nell’angolo destro della porta genoana. Guerriero.

Saponara 7,5: esce Nico Gonzalez e pensi che la partita cambi in negativo. Macché? Con Italiano giocherei bene anch’io, figuriamoci uno che di talento ce ne ha da vendere, ma che ha sempre peccato di fragilità emotiva. Un goal ed un assist come Bonaventura. Rigenerato.

Amrabat 7: 12 minuti più recupero in campo ed un 7 in pagella? Sì, perché compie 2 recuperi prodigiosi, il primo su Hernani che vale 3 punti. Scoglio insuperabile.

Benassi 6+: una manciata di minuti da terzino destro tutt’altro che negativi. Ulteriore segno inequivocabile che Italiano (oggi senza Venuti) curi in settimana ogni particolare. Volitivo.  

Kokorin n.g.

Italiano 9: il voto vale tutte le cose che ho citato nelle pagelle precedenti e non è 10 solo per il cambio Kokorin-Vlahovic nel finale. Leggenda!

PS: la cosa più bella la recita comunque nel post partita, dichiarando che la situazione migliore di oggi sia stata l’abbraccio ricevuto da Saponara dopo il suo goal, perché lui vive di episodi come questi!