Riflessioni senza senso di una vecchia zebra spelacchiata che ringrazia Gianrico Carofiglio per l'involontario supporto e la dottoressa Gruber per aver evitato gli spiacevoli spoiler

Ho fretta stamattina. Ho una gran fretta maledizione ed ho pure ansia; ce l’ho da qualche giorno, da quando mi hanno chiamato dall’ospedale per avvertirmi che il referto della TAC è pronto e da oggi posso ritirarlo. Salgo in macchina agitato ma comunque guido piano e con la stessa prudenza di sempre. Sono assorto nei soliti pensieri e nelle solite preoccupazioni quando la macchina davanti a me si ferma. Non si accosta, si ferma proprio davanti alla mia, incurante del traffico e del furgone Amazon che nella corsia opposta sta scaricando dei pacchi! La scena diventa surreale: non può passare nessuno ma nessuno preme il clacson per protestare o almeno manifestare fastidio.
Poi però qualcosa succede: la macchina davanti accende le “quattro frecce”, si apre lo sportello ed il “soggetto” esce dalla macchina. E che da subito ci si renda conto che “LUI è l’anello mancante della catena dell’evoluzione” non ha nessuna importanza! E’ importante, piuttosto, che Il suo OUTFIT sia perfetto, curato nei dettagli, come sempre lussuoso ed impersonale, appiattito senza distinzione di sesso ed età tanto, quel che conta, è che “IO” lo possegga e lo mostri in pubblico perché IO non posso essere considerato “meno di LUI” che lo possiede e lo mostra!
Piccola variazione sul tema: AVERE o APPARIRE?
Probabilmente sì e infatti, come un marchio di fabbrica, evidenziati in primo piano, ostentati, completano la scena il vistoso auricolare e l’Iphone 26234; il “nulla cosmico” vanitosamente, narcisisticamente, si concede gigionescamente al pubblico plaudente. Si autoapprova perché (ne è convinto/a), ebbene sì, anche oggi è… dressed to kill!!!
Ovviamente mi squadra dalla testa ai piedi dedicandomi la stessa importanza ed il riguardo che si può avere per una fastidiosa mosca. Non parla ma il suo messaggio arriva chiaro e dritto neanche lo stesse urlando; un’ultima, minacciosa, inarcata di sopracciglio e LUI/LEI concretizza e soddisfa il suo bisogno primario, il suo volere, figlio dello sforzo e del trambusto che ha creato col suo operato: e tronfio… ENTRA NEL BAR A CONSUMARE IL SUO CAFFE! Si guarda intorno come per domandare ai sudditi: Avete qualcosa da obiettare? Io parlare con voi? Discutere serenamente su una cosa mia fatta di schifo? E se poi scopro che ho torto? Sarei costretto a ragionare e addirittura pure chiedere scusa…naaaaaaa, troppa fatica, è preferibile il mio metodo!
Nel frattempo scopro stupito e preoccupato che la mia testa si muove da sola, ciondolando da destra a sinistra, lentamente e come se fosse animata da uno strano riflesso condizionato: flip-flop…flip-flop…flip-flop… e la domanda, sempre la solita, mi arriva alla bocca e la dico senza lasciarla all’interno di me stesso: PERCHE’????
Me lo sono chiesto tante volte e, mano a mano, ho scartato le risposte che analizzate si sono rilevate banali e superficiali: non è una questione di “genere” né, tantomeno, una questione di età (della serie…so’ ragazzi, lascia fare, lascia passare!). Ma quando mai…in questa nuova generazione onnicomprensiva ci sono “vecchi cinghialoni” che di Cicerone e dei suoi ammonimenti non sanno che farsene, sapientemente mischiati con sciami di ragazzi/e che…”ne hai avute abbastanza, oppure vengo lì e ti finisco?”. Ma allora che ne ne è de il “vivere civile”? Ma il “rispetto della DEMOCRAZIA? Ma il BENE COMUNE che viene prima dell’egoismo personale? Vabbè non ti ricordi se è il XXV° o il XXVI° canto? Guarda che non ha importanza! Flip-flop…flip-flop…flip-flop…
E la domanda è sempre lì: perché siamo arrivati a questo? Ma Aristotele e la sua obsoleta democrazia non abitano più qui? E Socrate e la sua sapiente ignoranza hanno forse smarrito la strada perché Pollicino ha cancellato i segnali invece di metterceli? Damiano, nano malefico, la frase del tuo account è una condanna! Lo capisci o no? Beh se tu l’hai capito non lo so, ma di sicuro, da qualche parte, c’è chi l’ha compresa nei minimi particolari e opera tragicamente perche “il destino si compia”. Orwell? Golding? Sia l’uno che l’altro ed il tutto in un perfetto mix gravido di analfabetismo funzionale.
Però Seneca lo sapeva e ce l’ha anche detto che dovevamo chiedercelo quando facevamo qualcosa. Ma quel “qualcosa” forse ci è sfuggito di mano perché se diamo responsabilità di competenza al primo analfabeta funzionale che passa …”finisce che iniziano” i problemi!
E a quel punto che facciamo? Chiamiamo mr Wolf? Sarebbe già troppo tardi anche per LUI, figuriamoci per mister Wolf…
Eh sì! Poi ti accorgi che tanto “uno vale uno” e…chi sei “tu” (logicamente minuscolo ed impersonale) per dirmi cosa posso fare e cosa no?
Flip-flop…flip-flop…flip-flop… Cosa sto facendo? Forse mi guardo con rimpianto alle spalle e sento qualcuno dire che lo faccio con rancore; ma quando mai? Non sono il tipo che tifa citizens io. Rifletto e basta! Osservo, ricordo, e traggo qualche conclusione. Agosto, calcio mio non ti conosco! E non conosco nemmeno te, scienziato (di turno) da strapazzo che vuoi impormi il tuo diktat.
Ma, mi chiedo: hanno tutti i torti loro o forse chi comanda a furia di sponsorizzare idioti ha perso di credibilità e per default anche autorevolezza; non viene più seguito e preso ad esempio come succedeva “poco fa” ed ha quindi, colpevolmente, autorizzato e sdoganato quel vociare becero indistinto facendolo assurgere a livello di protesta legittima e razionale.
Ma allora, se lui non è più il maschio alfa, io, che sono il primo analfabeta funzionale che passa, posso tranquillamente prenderne il posto!!! E se non me lo permettete, se mi ostacolate, vuol dire che…Ci volete levare la parolaaaaaaaaaa…volete calpestare la democrazia!!!!!! Oddio, finalmente l’hai capito.
Ebbene sì, confesso: voglio proprio levartela questa maledetta parola se dalla tua bocca sento uscire solo e sempre stupidaggini; e da oggi torniamo pure al passato: mettiti all’ultimo banco, leggiti la rosea, ma non dar fastidio ai tuoi compagni che stanno prendendo l’ascensore sociale. Ma signora maestra, che dite? L’ascensore sociale? Quello che se avevi competenze ti permetteva di non essere più considerato un servo della gleba? Come dite maestra? Se è in manutenzione? No, non è in manutenzione. Non esiste più! L’hanno fatto scomparire e non ve ne siete accorta.
Come dite? Vi eravate appisolata? Ma loro, la GENERAZIONE QUATTRO FRECCE, in tutto questo tempo, non dormiva mica e ha capito benissimo cosa doveva fare per comandare e non si è certo fatta pregare per raggiungere lo scopo. E adesso che fai? Mi chiedi se c’è la possibilità di aggiustare la giara? Non lo so (ma non credo).
Io, amico caro, parlo per me, posso solo dirti, alla fine dell’Ambaradan, ciò che non sono e ciò che non voglio… E FATTELO BASTARE!!!