Twitter, Facebook, ormai possono essere considerati parte integrante della vita di tutti i giorni di famosi e meno famosi... Una sorta di droga da cui si è dipendenti e che non se ne può più fare a meno. C'è chi li maledice in quanto considerati fenomeno di distrazione per professionisti come i calciatori, e chi li benedice, come i giornalisti e i fans che li utilizzano ormai come principale fonte di news e scoop o interazione coi propri beniamini. Una vera e propria mania quella del social network, dove si scrive di tutto e di più, dalla vita privata, alla frecciatina post partita, agli sfottò e tanto altro. Molti sono i calciatori che su questo contesto si costruiscono un personaggio mediatico tutto loro e sfidano i loro avversari a suon di followers o fans. Come non citare DAVIDE MOSCARDELLI, attuale attaccante del Lecce in lega pro, con una modestissima carriera fatta di militanze in squadre di provincia , ma con un seguito social simile alle stelle mondiali Messi, C.Ronaldo, Neymar, e tanti altri. Famoso per la sua folta barba, e i suoi video virali che hanno fatto il giro del web suscitando un vero e proprio boom mediatico. Questi sono i risultati del fenomeno social. Ma come per qualsiasi cosa anche nel social ci sono i lati oscuri, tra liti polemiche e minacce che danno vita a dei veri e propri casi. Personalmente io li abolirei, perchè sono una fonte di distrazione che un professionista non si può permettere. Sarebbe bello che nei ritiri calcistici ritornassero le partite a briscola o a scopa e che si pensasse più a giocare al calcio che a queste tendenze figlie di una generazione 2.0. che ci fa sentire nostalgici dei vecchi tempi.... SERRA STEFANO