Lazio e Milan hanno chiuso a reti bianche l'andata della semifinale di Coppa Italia, un risultato ambiguo che lascia aperta ogni soluzione per l'accesso alla finale. La Lazio non potrà contare sull'effetto spinta del suo pubblico, ma ogni suo gol varrà doppio in caso di parità. Il Milan potrà contare sul proprio tifo, ma non potrà permettersi il lusso di concedere reti agli aquilotti. Si vedrà, ma si sapeva che sarebbe stato un turno combattuto. Quello che è certo è che Gattuso è ricascato in una di quelle serate in cui adotta soluzioni cervellotiche e si incaponisce nel non correggersi.

Il Milan schierava Donnarumma in porta, protetto da Calabria, Musacchio, Romagnoli e Laxalt. A centrocampo c'era Bakayoko centromediano metodista, affiancato da Kessie mediano di spinta col compito di proporsi in fase di disimpegno. Il mediano di sinistra doveva essere Paquetà, ma giocava un paio di metri più avanti, da vero interno, anche in fase difensiva. Suso e Borini, invece, dovevano essere gli attaccanti esterni al servizio di Piatek. In realtà, Borini giocava in una strana posizione, con il compito di fare il mediano vero a stretto contatto con Laxalt e, contemporaneamente, la seconda punta. Questo schema è stato corretto in corsa quando, a primo tempo inoltrato, Kessie non ha retto alle randellate laziali ed è uscito, sostituito da Chala che si è portato nella posizione di interno destro, mentre Paquetà è andato sulla mezza sinistra. Un casino!!!

Sì, un casino, perché Chala e Borini si sono pestati allegramente i piedi. Paquetà, a sua volta, ha tolto spazio a Suso esiliandolo sempre di più sull'estrema destra. Aggiungiamo poi che Piatek ha trovato in Acerbi un marcatore che lo ha sempre anticipato, anziché farsi anticipare come accaduto a tutti gli altri difensori della serie A. E direi anzi che il polacco avrebbe avuto bisogno di rifiatare una partita, lasciando il giusto spazio a un ottimo attaccante come Cutrone.

Già Cutrone... cosa è successo fra Gattuso e Cutrone? Dal 60mo in poi è stato evidente che il ragazzo non sarebbe mai entrato, nonostante le difficoltà di quel Piatek che correva a vuoto. Avrà osato chiedere più spazio all'allenatore? Qualcuno non ha gradito i contatti di Patrick con l'Atletico di Madrid? Gli è stata applicata la Legge di Pinocchio ("Questo poveretto è stato derubato. Rinchiudetelo in carcere"). Qualcosa deve essere successo, perché giocando non avrebbe fatto peggio del suo collega titolare che, almeno, avrebbe potuto rifiatare.

E' il problema di Gattuso, preparato, coraggioso e creativo nelle giornate buone, ma testone fino all'autolesionismo in quelle storte. E' come se di tanto in tanto, nelle notti di luna piena, Rino si trasformasse in un licantropo. Anzi, Gattuso è un dottor Jekyll da cui può scaturire in ogni momento un infernale Mr. Hyde.

Per fortuna di Gattuso e dei suoi, la Lazio questa sera ha giocato tanto, ma in maniera del tutto sterile. Nel calcio, se non tiri fra i pali, è dura segnare. Fra gli aquilotti, Patric doveva credersi Bruce Lee, visto l'uso dei gomiti e quell'intervento indecente nel finale, che avrebbe dovuto essere sanzionato col rosso, non col giallo estratto dal timido Orsato. 

Qualche voto:

Donnarumma 7,5: Non deve fare grandi parate, ma gestisce con maestria l'ordinaria amministrazione. Un grande portiere lo si vede proprio nella normalità.

Calabria, Musacchio, Romagnoli e Laxalt 7: Hanno tenuto tutti benissimo e Calabria ha anche spinto.

Bakayoko 6: Perde presto l'appoggio sostanzioso di Kessie.

Kessie s.v.: Randellato senza pudore a più riprese, deve uscire già nel primo tempo. Forse sono fatto male io che credo che calcio e caccia all'uomo siano cose diverse.

Chala 5,5: Sostituisce Kessie, con molto impegno, ma risente della confusione generale.

Paquetà 5,5: Non può giocare sulla stessa fascia con Suso. O l'uno o l'altro.

Borini 6,5: Gli è stata chiesta la luna ed è già tanto che abbia portato a casa il telescopio.

Suso 5: Schiacciato contro la linea laterale, finisce stritolato.

Piatek 5: Trova un Acerbi in grande spolvero che lo anticipa sempre. Prima o poi doveva capitare che incontrasse l'uomo sbagliato.

Castillejo e Biglia s.v.: Entrano nel finale per mettere 4 gambe fresche al servizio dei compagni.

Gattuso: Negli ultimi tempi si era visto il virtuoso Gattuso-Jekyll, ma questa sera si è palesato ancora il terribile Gattuso-Hyde. Questo è Rino e lo si deve prendere così com'è.