Se lo merita. Il Dio calcio restituisce sempre tutto. Gennaro Ivan Gattuso trionfa in Coppa Italia vincendo da coach la coppa nazionale battendo ai calci di rigore la Juventus in finale dopo che ai tempi regolamentari il match si è concluso sullo 0 a 0. Dybala si fa parare il rigore da Meret, simile a come se lo fece parare da Gigio Donnarumma nella supercoppa italiana vinta dal Milan sempre a discapito della Juventus nel 2016. Di Milik il rigore decisivo. Il Napoli vince 4 a 2 ai calci di rigore.

E' il trionfo del Napoli, è il trionfo di Rino Gattuso. Un grande uomo dalla immensa umanità prima ancora che un grande calciatore e un tecnico che sta emergendo. E' la vittoria della sorella di Gattuso, morta per una grave forma di diabete a 36 anni che certamente sarà orgogliosa del trionfo del fratello. Dove c'è Gattuso c'è un po' di Milan e di milanismo, anche in questa vittoria della coppa italia.
La partita è stata, come spesso sono le finali, molto tirata, e poco spettacolare, ma bene o male è stata una partita equilibrata. La Juventus partiva favorita, con il favore dei pronostici, sovvertiti dalla vittoria del Napoli.
Gattuso non è stato un minuto seduto. Come suo solito ha vissuto la partita con grande trasporto dando continue indicazioni ai suoi uomini. A fine partita, Ringhio ha dichiarato: "E' il Dio del calcio: se semini raccogli". Ha ringraziato i suoi uomini dichiarando di essere molto orgoglioso di loro e del loro senso di appartenenza e che non finisce qui. Gattuso si gode la vittoria ma al tempo stesso già pensa ai prossimi impegni, in Champions e in campionato. E' affamato Rino. Non molla nulla. Da grande del calcio e dello sport, e quindi come tutti i grandi dotato di grande umiltà, Gattuso ha elogiato più i ragazzi e la società, quasi a non volersi prendere i meriti.

In realtà il Napoli aveva iniziato con qualche battuta di arresto di troppo questa stagione, Gattuso ha ricompattato il gruppo, ed è giusto riconoscergli i meriti, che sono grandi. E' uno dei protagonisti principali di questo trionfo del Napoli in Coppa Italia. E' la settima volta che la coppa italia viene assegnata ai calci di rigori. E' un coppa italia storica perchè viene dopo il periodo di lockdown dovuta alla pandemia del Corona Virus.
Sicuramente, dall'alto della sua umiltà e della sua grandezza, che non percepisce di sé, ma che è reale, sia come sportivo che come uomo, trovo sia giusto che la copertina di questa vittoria sia di Rino Gattuso. Noi milanisti lo amiamo. Certo, ci sono quelle dichiarazioni dove Rino afferma che allenerebbe l'Inter considerando che è un professionista nonostante ci sia una luce rossonera che avvolge la sua carriera sportiva. Tuttavia non è detto che accadrà. 
Ovviamente un Milanista ci rimarrebbe male semmai accadesse, tuttavia la sua storia gloriosa da calciatore del Milan non verrà mai cancellata. E' indelebile. E i milanisti, la maggior parte sicuramente, lo amano ancora molto.
Di Gattuso, da tifoso milanista, ovviamente ricordo i trionfi in maglia rossonera e il fatto che abbia sempre dato tutto, in campo e in panchina. Un professionista esemplare. Ricorda molto Antonio Conte come allenatore. Per il temperamento è davvero molto simile al tecnico pugliese, ma c'è un episodio personale che mi è rimasto impresso di Gattuso, che coinvolge lui e me.

Avevo circa 15 anni. Il Corriere dello Sport organizzava delle interviste telefoniche con i calciatori, con i tifosi a fare le domande. Misero un numero a disposizione. C'era il giornalista che rispondeva, non ricordo bene chi fosse, e poi ti passava Gattuso. Si poteva fare una domanda a testa. Ci fu Rino Gattuso, che rispose a tantissime domande dei tifosi. Riuscì a prendere la linea. Gattuso è uno dei miei idoli calcistici. Ricordo che ero preoccupato perchè diversi club, specialmente in Inghilterra e all'estero lo cercavano, tra cui anche il Leeds United. E appunto gli chiesi se sarebbe rimasto al Milan. Mi rispose di sì, che sarebbe rimasto. Escono sempre tanti rumors e le offerte arrivavano di continuo così come le richieste per lui, ma tuttavia non avrebbe lasciato il Milan. Mantenne la promessa e mi disse la verità perchè alla fine rimase al Milan. Fu gentilissimo e mi mise subito a mio agio. Fu divertente. 
Il giorno dopo uscì l'intervista a Rino con tutti i nostri nomi, compreso il mio, e le relative risposte di Gattuso sul Corriere dello Sport. Purtroppo la copia del quotidiano del Corriere dello Sport con la mia domanda a Gattuso la persi, probabilmente durante un trasloco, ed è un peccato. Comunque è un ricordo che ho in me e che mi è rimasto impresso.

Tuttavia, tornando ai giorni nostri, oggi Gattuso è un vero allenatore che ha portato il Napoli a vincere la sua sesta coppa Italia della sua storia. E questa coppa Italia, questo trionfo, è gran merito di Ringhio Gattuso, sempre più Re della Savana e scugnizzo ad honorem... Complimenti a Gennaro Gattuso. Per la bella persona che sei ti meriti questo e tante altre cose belle.
Nel calcio e nella vita.