Amici cari con cui condivido il tifo per il Milan, il giorno dopo un derby mal giocato e quindi perso, debbo purtroppo confermare ciò che avevo già scritto nel mio articolo “Milan sotto analisi”.

Benché mi prendano i crampi allo stomaco nel puntare l’indice accusatore contro il nostro allenatore, obiettività ed onestà pretendono di far valere quello che è sotto gli occhi di tutti. La squadra ha disputato 8 partite conseguendo 12 punti su 24 disponibili; ha vinto in tre occasioni (Roma, Sassuolo e Chievo), pareggiato 3 volte (Cagliari, Empoli e Atalanta) e perso due (Napoli e Inter). Subisce gol ininterrottamente dall’inizio del campionato e - discorso Higuain che tratteremo più avanti- manifesta evidenti difficoltà nel gioco d’attacco.

Gattuso non appare all’altezza di dare schemi innovativi; prigioniero del “suo” 4-3-3- e di una filosofia di gioco prettamente difensiva, prepara le partite secondo un canovaccio ormai noto a tutti: baricentro molto basso nella propria tre quarti, giropalla esasperato al punto da costringere il portiere (non certo un fenomeno palla a terra) a rinunciare tassativamente a rinvii palla lunga, che pure servirebbero quantomeno a dare respiro alla squadra e dare partecipazione al gioco al centravanti.
Le sostituzioni sono sempre prevedibili e tardive: mai un ingresso dalla panchina nei primi tempi e neppure nella prima ora di gioco!
Mai il tentativo di cambiare l’inerzia della partita….
Non si intravedono schemi neppure nelle palle inattive: spesso i tiri dalla bandierina e le punizioni vengono letteralmente sprecate, ignorandone la estrema importanza nel calcio moderno. 
La squadra avrebbe bisogno come il pane di un costruttore di gioco, che non può e non sa essere Biglia, più incline a operare da recupera palloni e ad uno sviluppo orizzontale del gioco.
Superare la metà campo, col baricentro molto basso, richiederebbe giocatori veloci e resistenti alla fatica, che non figurano nell’organico; le grandi capacità balistiche di Chanalogu (lui si che avrebbe piede per lanciare in verticale la punta) sono sacrificate dalla prigionia tattica impostagli dall’allenatore, che lo costringe sulla fascia con prioritari compiti di copertura. assistiamo quindi a sporadici cambi di fronte, che confermano le qualità tecniche del turco.

Ecco quindi manifestarsi il solito problema del completo isolamento della punta, oggi Higuain, ieri Kalinic e prima di lui Bacca…
Voglio dire se il numero 9 del Milan fosse Van Basten o Ronaldo il problema sarebbe lo stesso: se la palla non arriva, come si può giocare e segnare?
Credetemi è soprattutto frustante restare avulsi dal gioco e spettatori non paganti della partita; dopo un po' decade ogni spinta motivazionale e subentra una rassegnata inutile presenza.
Ora di chi può essere la colpa del mancato coinvolgimento del miglior giocatore della squadra? Magari a molti le mie considerazioni non piaceranno: si obietterà che una partita persa non può rimettere in discussione quanto di buono fatto.
Purtroppo non è così: il derby è solo l’ultima di prestazioni largamente insufficienti; la squadra benché rinforzata (e Gattuso avrà condiviso gli acquisti), benché abbia effettuato una preparazione senza intoppi (con Gattuso sin dall’inizio) e con un anno di esperienza, conoscenza e convivenza in più (anche per Gattuso), non mostra di essere cresciuta rispetto alla scorsa stagione.

Bisogna inoltre rimarcare come giocatori giovani, promettenti e importanti come Cutrone e Caldara siano stati estromessi dalla formazione titolare e crediamo che nessuno dei due se ne sia fatta una ragione.

Infine permettetemi di sottolineare come le dichiarazioni dopo partita di Gattuso sia sempre più in stile “montelliano”, tant’è che nel post derby ha riferito di aver visto “cose positive”, che sono state create “alcune occasioni” e che la squadra “ha tenuto sul piamo fisico fino al 92’”. Ma per favore, di che parliamo?
Temo purtroppo che se il Milan verrà salvare la stagione e non mortificare gli obiettivi programmati, dovrà necessariamente procedere al cambio del suo allenatore.

Malgrado il sincero dispiacere di tutto il popolo rossonero.