Non sembra più esserci via di uscita per questo Milan che si trova ormai ad un passo dal baratro: o vince tutto o perde tutto. Non si può pareggiare, non si può perdere, l'unico imperativo possibile è vincere! Sì vincere, ma la vittoria, va preparata bene, curata in ogni minimo dettaglio, respirata!

La strategia, la tattica e le motivazioni in questo momento rappresentano l'unica chiave per il successo! E' solo su queste che si deve lavorare, il resto c'è già! Sino al derby la corazzata di Gattuso era bella e impressionante, ma poi qualcosa si è rotta. Si è rotta la psicologia della vittoria, la sicurezza del risultato, la forza del collettivo! Il problema ora è intervenire e ricucire lo strappo. Chi studia PNL, sa che la terapia è immediata, ma consiste proprio nel rintracciare il problema e affrontarlo ad altri livelli. Per matar el toro di Mazzarri, non serve tanto, serve solo un cambio mentale: diverso sarebbe se oltre alla psicologia mancasse la qualità del collettivo! No, in questo caso no, serve solo la psicologia, serve ridefinire passo dopo passo il carattere e personalità della squadra e ripartire da lì.

I grandi sportivi sanno che la competizione si svolge sia sul campo che nella loro mente. Sono consapevoli del fatto che il risultato di ogni prova dipende dalla condizione fisica così come dalla capacità di concentrarsi e gestire le proprie emozioni. Studiare e riprodurre le strategie vincenti dei grandi campioni rappresenta il background dei veri leader al fine di far esprimere al meglio le loro potenzialità.

Il margine del vincente si può ancora conquistare. Ci sono dei grossi campioni, come per esempio la tennista  Serena Williams che si sono serviti di un  mental coach per ottenere i risultati sul campo. Il margine del vincente si costruisce spesso in trincea, gestendo ansie  e situazioni in maniera brillante. Una promessa dello sci azzurro, che da due stagioni lavora con un mental coach di successo, racconta di sentire fisicamente il profumo della vetta, di godersi quei momenti, tante volte al giorno! Quando scrivo che il Milan può matar el Toro, io ci credo!

Siamo  grandi, siamo ancora qui  siamo ancora tutti dentro questo bellissimo sogno! Mr boom boom è nostro, Gattuso ha ampie possibilità di essere il migliore, Kessié è fortissimo.., la prestigiosa diga formata da Bakayoko, Donnarumma, Romagnoli è eccezionale! Che differenza c'è tra il Bakayoko di gennaio e quello di adesso? Tra il Krzysztof Piątek visto contro il Napoli di coppa Italia e adesso? Nessuna! Sono le stesse persone, ma con una consapevolezza diversa! Devono ricordarsi quanto sono forti realmente, devono bruciare dietro di loro tutte le paure e assicurarsi il successo!

Molto tempo fa, un grande guerriero si trovò di fronte ad una sfida simile a quella di Gattuso in cui doveva fronteggiare un nemico con molti più guerrieri, loro erano sulle navi e avevano la necessità di sbarcare, aprirsi un varco a terra e in caso contrario, tornare alle navi e scappare. Il  comandante in quel preciso istante prese una decisione cruciale, fece issare le vele verso il paese nemico, una volta sbarcato ordinò ai suoi soldati e ai rispettivi equipaggiamenti di bruciare tutte le imbarcazioni. Rivolgendosi ai suoi uomini prima della battaglia, disse loro: «Osservate bene, tutte le barche sono in fumo. Ciò significa che non possiamo più andarcene vivi da queste sponde, se non in caso di vittoria! Non abbiamo scelta o  vinciamo o moriremo tutti!»

E' inutile dire che sbaragliarono con facilità il nemico!

Ecco, se Gattuso vuole riuscire in questa impresa deve essere disposto a bruciare le navi e a tagliare i ponti con le sue paure. Oltre ad essere esonerato una volta non potrà essere esonerato la seconda volta. Solo comportandosi così può essere certo di produrre lo stato mentale detto “ardente desiderio di riuscire”, che lo porterà al successo.
Si è prima campioni dentro, poi gli effetti arriveranno!
Forza Gattuso, forza campioni, forza Milan!