So bene che all'inizio della partita avremmo tutti firmato per un pareggio. Senza mezza squadra, con Abate costretto a fare il terzo centrale e Borini terzino, le paure erano di gran lunga più forti delle speranze.
La Lazio poi può sempre contare sull'estro di qualche underdog che alla fine gli risolve la partita. Cosa che è poi successa. Però alzi la mano chi al minuto 92' non si stava già pregustando una settimana in zona Champions. Il pareggio peraltro fa rabbia perché come al solito rimane nell'aria l'idea che con un po' più di coraggio avremmo anche potuto portare a casa il bottino pieno.
Le occasioni infatti le avevamo avute anche noi e, diciamocelo, questa Lazio non era nemmeno così forte. Savic è il cugino del campione dell'anno scorso, Alberto un pro zio mentre Immobile semplicemente non è in serata. Noi al contrario abbiamo un Bakayoko in grande crescita e un Suso che per una volta ha giocato da Suso anche con una grande.
Quindi mentre il telecronista (romano), insieme a Marchegiani (ex Lazio), conta le "potenziali occasioni gol" della Lazio (quelle che avrebbero potuto essere occasioni gol, non gol) il Milan rischia di passare in vantaggio 2 volte con Chalanoglou. Il turco però in entrambe le occasioni non è particolarmente preciso, ma nemmeno particolarmente fortunato. Lo è Kessié invece che trova una deviazione decisiva sul suo tiro e porta il Milan sull 1 a 0. Da lì come sempre la luce si spegne sulla squadra e sul suo allenatore che evidentemente non vede che i suoi ormai sono sulle gambe e decide (credo l'unico in A) di non fare nemmeno un cambio. Nemmeno un terzino o un attaccante. Niente. Solo fare muro.

Purtroppo l'illusione è durata fino al 92', quando il solito carneade (Correa) si inventa un tiro da dentro l'area che Donnarumma accompagna in porta con lo sguardo. Quindi alla fine è vero che usciamo con un punto insperato, ma bisogna essere sinceri e dire che ne abbiamo persi per strada altri due.
Gattuso lo sa per primo, altrimenti non avrebbe redarguito in maniera così acida un tifoso come Salvini, che gli ha fatto notare una cosa tanto ovvia.
A margine di tutto questo trovo assurdo e scocciante l'isterismo di tutti i laziali, a partire dall'allenatore. Io non so che partita possa vedere dal campo, ma l'arbitraggio è stato quasi perfetto. Al contrario i suoi giocatori hanno continuato a lamentarsi per tutta la partita, anche simulando, quando per esempio Immobile dopo aver spinto Calabria si è fatto concedere pure un calcio d'angolo...