Quando arrivi a sognare, a sfiorare quel sogno che si chiama trofeo, quando credi che quello sia un anno fantastico e che niente possa andare storto, ecco che arriva proprio in finale la mazzata che non ti aspetti.
Questo è il percorso dell'Atalanta di Giampiero Gasperini che sta concludendo una stagione strepitosa, con un terzo posto ancora in discussione e un Champions a portata di mano. Cosa poteva fare di più? Nulla, questo è un sogno chiamato Atalanta di Gasperini. Il tecnico ha risollevato un club lasciato nel 2016 da Edoardo Reja nel peggiore dei modi, 13° in classifica e con solo una cosa in testa: salvezza.

Gasperini è arrivato in punta di piedi, dopo un fallimento alle spalle come quello dell'Inter nel 2011, con tanto di "Sei un tecnico bravo, ma non da big", anche se quell'Inter era la prima del dopo Mourinho e con vari problemi societari. Poi il passaggio a Palermo e l'arrivo al Genoa, dove il Gasp trova la sua dimensione, quel Genoa ha un gioco che ispira molti club, subentrando a stagione in corso a Fabio Liverani, trova una salvezza sul finire della stagione.
La stagione seguente (2014-2015) stupisce tutti, il Genoa sembra essersi trasformata da cenerentola in wonder woman, in porta quel Perin diventa un piccolo Buffon, Iago Falque l'argentino che firma 13 gol in campionato è uno degli esterni più seguiti dal campionato, Bertolacci e Kucka due pilastri a centrocampo.
Quel Genoa arriva al sesto posto finale, sorprendente, da quel momento inizia il Gasperini mania. La stagione seguente il Genoa ha un calo fino all'11° posto. Comunque il nome Gasp se l'è fatto e l'Atalanta nel 2016 se lo porta a casa, quel valorizzatore di giovani piace a Percassi (presidente Atalanta). Gasperini poi è divenuto quel tecnico da medio-alta squadra, anche se le big non lo cercano, il periodo all'Inter sfortunato lo ha messo sotto una brutta luce, non piace, non intriga, Gasp quindi prosegue nell'Atalanta che cresce sotto i suoi insegnamenti, il Gasp la porta a destra e manca, quarto posto nella stagione ma il quarto posto non vale la Champions, visto che ancora non era stato riconquistato il quarto posto valevole per la Champions dal Ranking dei campionati, cosa che è rientrata nella stagione 2017-2018.
L'Europa League, la prima davanti al 'Die gelbe Wand' (il muro giallo) del Westfalenstadion di Dortmund dove fa sudare le sette camice ad un club che guadagna dieci volte gli incassi dell'Atalanta e che ha campioni che a Bergamo sognano da sempre, un club che di grande giocatore ha avuto capitan Cristiano Doni come giocatore di spicco più alto e Alejandro Gomez attuale capitano orobico. L'Atalanta diventa grande e il suo gioco piace a tutta Europa, tanto da attaccargli l'appellativo di 'Squadra più inglese d'Italia', per il gioco che esprime e per la sua forza nel rialzarsi da un risultato negativo.
L'Atalanta di Gaperini va forte, molto forte, infatti si arriva in tre anni a piazzare: 4°,7° e in questa stagione mal che vada 4°. Ma alla fine della stagione ci sarà l'addio, sì il Gasp passerà con tutta probabilità alla Roma, che ha ambizioni più grandi, che punta a rinnovare quella rosa partendo proprio da quel tecnico che riesce a portare quei giovani a diventare protagonisti e la Roma ne ha di giovani da coltivare, partendo da Zaniolo a Luca e Lorenzo Pellegrini, fino ad arrivare ad Ante Coric, arrivato e che non ha mai messo piede in campo e quel Patrick Schick che con l'addio di Edin Dzeko sarà lanciato in modo definitivo, quel giocatore arrivato dalla Sampdoria con tantissima verve e divenuto un babbione in quella Roma, questo giocatore aspetta un motivatore e chi meglio di Gasperini.
Forse se la Roma fosse stata bene, non avrebbe mai chiamato Gasperini diciamola tutta, avrebbe avuto ancora sulla panchina Eusebio Di Francesco, starebbe lottando per il secondo e terzo posto e niente sarebbe cambiato, ma la Roma rischia di non entrare nemmeno in Europa League, tutti i migliori vogliono andare via, il capitano Daniele De Rossi è stato cacciato via, anche la Lupa sembra essersi girata dall'altra parte per non vedere questo scempio, Totti continua a professare nel bene del club, ma lo deve fare visto che è un membro della società è pagato per non attaccarla, sarei curioso di vederlo fuori dal club, voglio vedere se il suo veleno esce fuori oppure no. Totti non ha contattato Gasperini, su questo ne sono certo, Totti sulla panchina della Roma ha tentato di portare Antonio Conte, e non c'è riuscito, ma grazie a lui e alla sua importanza nella storia del calcio di cui ne ha fatto parte in lungo e largo con uno scudetto storico e sopratutto un Mondiale 2006.
Antonio Conte si è fatto da parte, il progetto non regge, ma con la morte nel cuore, visto che Conte con un progetto serio avrebbe accettato di corsa, visto che ripete spesso che lui di Roma città ne è letteralmente innamorato, fin dai tempi dove ha allenato la Nazionale italiana. Quindi si è pensato a Maurizio Sarri, ma anche l'ex Napoli ha detto no, forse perchè spera di restare al Chelsea, o andare in un club più blasonato come Juventus o Milan. Quindi non ci sono altre strade, non ci sono più altri tecnici che possono rientrare nel budget della Roma, visto che se per Conte e Sarri lo sforzo economico si poteva fare, con la Champions sfumata, e l'Europa a rischio chi potrebbe prendere il timone di questa squadra ? La Roma ha pensato forte a Giampiero Gasperini. Perchè? Perché è un tecnico senza pretese, un tecnico che con quel che gli dai arrocca tutto e s'inventa la sua formazione, uno che riesce a riportare in auge giocatori lasciati nel dimenticatoio.

Gasperini quindi, dopo aver portato l'Atalanta in tre anni da un 14° posto ad un piazzamento Champions quest'anno, ha capito che oltre non si può andare, le casse non lo permettono e il sogno più alto della storia del club, quindi cosa può fare di più? Per questo a 61 anni, anche se sembra troppo tardi per molti, è pronto a gettarsi in un nuovo progetto, con una squadra molto più blasonata dell'Atalanta specialmente sotto il profilo trofei e presenze nelle Coppe Europee, nonché molto più budget del club orobico per il calciomercato.

La Roma è tutta da ricostruire, molto andranno via: Dzeko,Manolas,NZonzi,Pastore,De Rossi,El Sharaawy, molti sono da rilanciare: Iturbe,Schick,Cristante, molti da lanciare definitivamente Lorenzo e Luca Pellegrini,Zaniolo e qualche giovane sparso in vari prestiti. La Roma potrebbe portare da Bergamo poi quel Duvan Zapata tanto caro al Gasp. La stagione quindi prossima alla fine vedrà un addio sotto una montagna di applausi per il tecnico, di ringraziamenti e forse qualche lacrima per l'emozione da parte del tecnico, ed un futuro tutto da riscrivere nella città eterna, dove quei gladiatori aspettano un imperatore pronto a risollevare le loro sorti.