Nonostante gli attriti e i vari dispiaceri negli addii di Pioli, Ibra e Maldini tra tutti, il nuovo Milan prende forma. Si vocifera un budget di 75 milioni di base messi a disposizione dal fondo Elliott per il nuovo coach manager tedesco Ralf Rangnick. A questo budget saranno da aggiungere le eventuali cessioni e risparmi sugli ingaggi.

Chi può partire? Un giocatore sacrificabile potrebbe essere proprio Lucas Paquetà. Nonostante le buone performance nelle ultime partite, il giovane brasiliano non si è dimostrato essere all'altezza dell'investimento di ben 35 milioni piu bonus (40/45 milioni in toto). In lui erano grandi le prospettive ed ambiziosi i paragoni con Kakà. Senz'altro avranno influito i vari cambi di modulo e di allenatori che si sono susseguiti. La sua naturale posizione di gioco non è mai stata capita dai vari Gattuso, Giampaolo e Pioli, che solo ultimamente ha deciso di impiegarlo come trequartista con ottimi risultati. In ogni modo resta un frutto acerbo che non fa la differenza in campo. Grazie alle buone prestazioni mostrate ultimamente e alla sua giovane età, resta un giocatore molto appetibile per vari club, tra cui la Fiorentina su tutti. Il Milan, d'altro canto sarebbe interessato al giovane e talentuoso difensore Milenkovic. Perciò non sarebbe da escludere uno scambio alla pari (entrambe valutati sui 35 milioni), o al massimo con qualche piccolo conguaglio.

Oltre a Paquetà, sul piede di partenza c'è Laxalt. Il terzino rossonero, acquistato nella stagione 2018/2019, non ha mai dimostrato di essere un terzino di qualità, riuscendo ad essere soltando poco meno di una riserva. Durante questa stagione, in mancanza di offerte valide, è stato ceduto in prestito all'Atalanta, ma prontamente ripreso a causa di un emergenza terzini causata dalla cessione di Rodriguez al PSV.

Kessié? Resta un incognita. Sempre e spesso è stato accostato a molti club, nonostante si sia dimostrato un grande calciatore, sempre pronto ad ogni partita. Di fatti è tra i giocatori inamovibili da quando è arrivato al Milan. Il centrocampista rossonero fa gola a molti club, per questo se dovesse arrivare un offerta allettante sui 30/35 milioni, il Milan difficilmente rifiuterebbe.

Krunic? Il centrocampista ex-Empoli è approdato al Milan assieme al compagno Bennacer. Il ragazzo ha avuto spesso acciacchi e non ha mai mostrato ai vari Giampaolo e Pioli di avere qualità sufficiente da meritare il posto da titolare. Date le sue potenzialità e la sua giovane età, non sarebbe da escludere un prestito.

Il riscatto di Suso è un altro fattore da prendere in considerazione, essendo a tutti gli effetti una vera e propria entrata che gioverebbe al Milan almeno 20/25 milioni di euro. Così come Suso, anche Piatek.

Probabile inoltre che giocatori come Daniel Maldini siano mandati in prestito per accrescere il loro potenziale e trovare maggiori spazi.

Con tutto ciò, sommati gli elevati ingaggi risparmiati da Ibrahimovic, Bonaventura e Kjaer, il Milan dovrebbe riuscire ad ottenere almeno 150 milioni disponibili da spendere sul mercato. Questo budget non sembra tuttavia essere necessario a finanziare il gusto prelibato e fine di Ragnick per certi giocatori:

Jovic, viene valutato dal Real Madrid tra i 35/40 milioni. Un po' troppi per un giocatore che non ha fatto il salto di qualità durante la stagione e che ha recentemente subito un infortunio;

Szoboszlai, grazie alla clausola di 24 milioni si dovrebbe riuscire a liberare;

Tonali, Cellino chiede almeno 50 milioni e per di più ci sarebbe da battere la concorrenza dell'Inter;

nuovo è il nome di Matteo Pessina dell'Hellas Verona, anche se di proprietà dell'Atalanta. Il prezzo non dovrebbe essere elevato, anche perché ci sarebbe il 50% di diritti di recompera dall'Atalanta in favore del Milan;

Milenkovic, scambio alla pari con Paquetà, se non con qualche conguaglio;

Fofana, chiesti 30 milioni di euro per l'acquisto del difensore.

Questi sono solo alcuni dei nomi in circolazione. Quali saranno le manovre di Rangnick per costruire un nuovo forte e giovane Milan in stile Arsenal?