Ci siamo, anzi ci risiamo, per l'ennesima volta un progetto sportivo in casa Inter sembra essere arrivato ai titoli di coda, o almeno questo è quello che chiedono a gran voce molti tifosi nerazzurri. Un progetto nato un anno e mezzo fa sotto i più ambiziosi auspici, ad oggi sembra già naufragato. Il distacco in campionato l'eliminazione in Champions con soli due punti fatti nelle ultime quattro giornate, hanno fatto insorgere i tifosi milanesi che ora chiedono un nuovo cambio tecnico e una nuova rivoluzione. 

Tutto cambia in poco tempo nel calcio, non molto tempo fa mi sono trovato a discutere, anche qui, con diversi tifosi che vedevano in Spalletti una sorta di guru che avrebbe portato i nerazzurri "a veder le stelle", e io molto dubbioso a riguardo, ricordando la carriera del tecnico toscano, immaginavo che prima o poi ci saremo trovati a questo punto.
Eppure non sono così convinto che il maggior responsabile sia l'allenatore. Ad inizio di ogni anno, giornalisti e opinionisti creano sempre troppa euforia e troppe illusioni che poi molti (non tutti) tifosi, quelli meno esperti, prendono tutto per oro colato e si fanno delle aspettative troppo alte. L'Inter ad oggi sta dove merita di stare, ad oggi il suo posto è l'Euopa League, dove crescere, maturare e fare esperienza, e continuare questo progetto non buttarlo per il solo motivo di non aver passato il turno in una competizione ancora troppo "alta" per il presente di questa squadra.

Comunque, se alla fine Spalletti sarà esonerato, saremo difronte ad un nuovo fallimento, e così facendo il gap con chi ti è davanti rischia di aumentare quando avrebbe dovuto diminuire. L'Inter è una società che sta lavorando bene, ma che non ha le possibilità economiche di rivoluzionare una squadra con giocatori top player in ogni ruolo. Quindi dare per scontato che le colpe siano solo da attribuire a Spalletti è il classico modo di trovare un capro espiatorio, il più semplice, ma non si risolverà i problemi. Quindi aspettiamo un nuovo entusiasmo che verrà fuori l'anno prossimo con il nuovo allenatore che dovrà riportare l'Inter a riveder le stelle... ma intanto è nuvoloso.

Più o meno lo stesso discorso vale a Roma per Eusebio, che si ha passato il turno in Champions, ma in campionato delude. Altro allenatore, bravo, vittima e schiavo di una società che pensa solo ed esclusivamente allo stadio e al bilancio senza pensar minimamente a dare un seguito a quanto di buono fatto in questi anni soprattutto l'anno scorso con la meravigliosa semifinale Champions, dando all'allenatore una squadra sempre più indebolita di anno in anno, ma alla fine a saltare sarà molto probabilmente ancora l'allenatore.
Così non si fanno progetti e non c'è Marotta che possa fare miracoli.