Ne "La Grande Bellezza", film vincitore di un Oscar, Jep Gambardella in un monologo che lascia poco spazio alle possibilitá che il tempo ti possa offrire, afferma che: "La più consistente scoperta che ho fatto pochi giorni dopo aver compiuto sessantacinque anni è che non posso più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare".

Cristiano Ronaldo non ha sicuramente 65 anni, ma la cosa certa è che è il calciatore piú forte del mondo (insieme a Messi naturalmente) sa quello che vuole. Sono bastati infatti poco piú di 160 secondi per riprendersi la scena che la disavventura causata dal Covid19 gli ha tolto per diverse settimane. Poco piú di 160 per dimostrare per l´ennesima volta lo straordinario atleta quale é. 

In queste ultime giornate l´assenza di CR7 in questa Juventus anonima di grinta, tecnica e tattica si è fatta notare parecchio. La squadra di Pirlo nella giornata odierna, contro lo Spezia per l'appunto, é sembrata leggermente piú in condizione, rispetto alla disastrosa serata di Champions contro un Barcellona che comunque non sta attraversando uno storico entusiasmante.

La Juventus é CR7 dipendente, ma non ne vedo alcun svantaggio, stiamo parlando di un calciatore che ha dimostrato abbattendo record su record di essere un prototipo umano di un livello assoluto e forse irripetibile. 

Molte volte sottolineo che la Societá Juventus in toto é in fase di mutazione, di cambiamento a 360 gradi. Un processo che richiede un deteminato tempo per essere completato. Sportivamente, la squadra 20/21 mi sembra assemblata in maniera adeguata per l´arco temporale che stiamo vivendo (giusto non dimenticarlo), a cui peró va dato proprio il tempo per essere assemblata in tutti i suoi ingranaggi fatti di tattiche e schemi. 
Tempo che peró a Ronaldo non serve, proprio perché questo signore di appena 35 anni sembra poterlo controllare a suo piacimento. Trasformandosi per l'appunto da 0 a 160 secondi in un Eroe. From zero, to Hero. 

Keep calm and carry on, Ronaldo is back.