In questi giorni sta diventando virale sui social un video amatoriale nel quale l'ormai ex Capitano della Roma Francesco Totti si diletta da uno yacht in compagnia di parenti e amici a calciare un pallone in direzione di un'altro natante non troppo distante dal suo dove c'è chi raccoglie con facilità estrema il pallone.

È un video di pochi secondi che però non può non far tornare agli occhi quel luccichio di emozione che tutti i tifosi giallorossi in particolare e anche altri che amano i campioni e le loro storie che sanno quasi da libro Cuore hanno vissuto nell'ultima partita dello scorso campionato che ha segnato anche l'addio al calcio giocato del campione più grande che la società capitolina abbia mai avuto.

Il campionato che si appresta a nascere dal prossimo fine settimana sarà un campionato senza dubbio orfano di un grande giocatore, l'ultimo vero numero dieci degno di questo nome, di questo numero. Da quest'anno il dieci non sarà più lo stesso, perché quel dieci faceva parte dei dieci dal vecchio stampo di cui nel tempo hanno fatto parte campionissimi del calibro di Rivera, Eusebio, Platini, Matthaus, Antognoni, Zola... e la lista potrebbe proseguire all'infinito. Non sarà solo la classe dentro e fuori il campo a mancarci ma anche il suo attaccamento, la sua fedeltà a una sola maglia, che ha un sapore antico se paragonato al calcio di questi ultimi anni, intriso di parole d'amore eterno, di baci ai colori sociali e montagne di selfie coi tifosi che però verranno ben presto traditi per un assegno più corposo.

Quest'uomo sembra lanciare un messaggio da quel video, sembra dire "vedete? Ancora calcio la palla come dieci anni fa, potrei ancora dire la mia..." e in effetti il suo cuore e i suoi occhi l'addio al calcio vero non l'hanno ancora accettato, nonostante sanno che non è più possibile tornare indietro.

Neanche il suo popolo lo ha inconsciamente accettato, si è semplicemente zittito come se il tempo si fosse fermato a quel 30 maggio. È per un'infinito amore verso la squadra della sua vita, verso i suoi tifosi, e verso la sua famiglia che ha soffocato quella vocina che dentro di lui lo esortava a fare una nuova esperienza, magari negli States o nella stessa Italia. È stato difficile, ed è ancora evidente da questi stralci di foto e video delle sue vacanze famigliari spese qua e là nell'italia balneare mentre da tempo la squadra è tornata a lavorare per prepararsi all'imminente stagione e il ds Monchi  e lo stesso Di Francesco sono lì ad accoglierlo a braccia aperte per la sua nuova avventura come dirigente.

Una nuova vita sportiva è pronta per essere vissuta, così, con lo stesso ardore che lo ha condotto in quasi trent'anni a conquistare scudetto e coppe italia, scarpa d'oro, golden foot, oscar del calcio e onorificenze varie del mondo del pallone e altro. E per tutti i suoi tifosi sarà sempre il Capitano, anche dietro una scrivania con il compito di prendere per mano questa Società e questa squadra e portarla a diventare una grande in Europa per ampliare la sua popolarità in ogni angolo del mondo, quel mondo dove se mai ci fosse un televisore chiunque avrà conosciuto le sue gesta.