Chi vivrà, vedrà; così Nedved ha risposto a una domanda sul futuro di Allegri sulla panchina bianconera.  
E’ stato come un fulmine a ciel sereno, perché fino ad ora in tutte le dichiarazioni ufficiali di Dirigenza e Società c’era stato un coro unanime sulla riconferma del tecnico anche per l’anno prossimo; per cui l’uscita di Nedved porta allo scoperto una realtà nuova dove non solo i giochi non  sono ancora  fatti,  ma  fa presagire che il rapporto fra la Juve e Allegri sia  ai titoli di coda.

Allegri, dopo la sconfitta con la Roma, nelle ultime 7 partite fra campionato e Champions la squadra bianconera ha ottenuto una sola vittoria con 3 pareggi e  3 sconfitte, e in campionato ha conquistato solo 5 punti su 15 a disposizione, quando gli hanno riferito le parole di Nedved ci ha scherzato su dicendo: “ha fatto bene”,  ma  dall’espressione del viso è apparso evidente che non se lo aspettava.

Quindi a questo punto tutto è rimandato e verrà risolto nell’incontro con Agnelli, in programma già da una decina di giorni e che dovrebbe avvenire a Torino  nella solita cena di lavoro mercoledì prossimo; ma ora la situazione appare molto più chiara di qualche giorno fa, con Allegri che ha più volte dichiarato che il suo progetto per la Juve del futuro ce l’ha in testa da sei mesi,  e con Andrea Agnelli che sa con certezza che il suo vice Pavel Nedved non è certo a favore per la riconferma del Tecnico, e rumors provenienti dall’ambiente bianconero rivelano che anche il DS. Paratici è sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda dell’ex fuoriclasse ceco.

L’impressione che se ne ricava è che la riconferma di Max Allegri, che fino a qualche ora fa era data quasi per scontata, sia tutta da decidere e sia ha la sensazione che di scontato ci sia soltanto il divorzio; al Tecnico bianconero vengono  imputati diversi errori fra i quali  c’è il gioco espresso dalla squadra, ritenuto scarsamente spettacolare in relazione alla qualità dei giocatori, poi viene messa sotto accusa la preparazione atletica   con una squadra che è arrivata nel momento cruciale della Stagione in condizioni di forma scadente, dovute probabilmente ai tanti infortuni che si sono verficati e sui quali la Dirigenza bianconera ha puntato il dito, perché ritenuti troppi come numero, tanto da far pensare che sia stata sbagliata in qualche cosa la preparazione atletica  estiva oppure quella di richiamo  fatta nella pausa invernale.  
Ma non finisce qui perché Allegri viene messo sotto accusa anche per la situazione che sembra si sia creata all’interno dello spogliatoio con almeno una decina di calciatori,  con i quali il Tecnico ha  avuto degli screzi e  non avrebbe  più un regolare rapporto di fiducia.

Inoltre su tutta la situazione pesa anche l’umore di una parte consistente della tifoseria bianconera, che sin dal suo arrivo a Torino non ha mai amato il Tecnico e  lo ha sopportato solo grazie alle tante vittorie ottenute;  ma la situazione  è precipitata  subito dopo l’eliminazione della squadra dalla Champions, che era l’obiettivo primario e dichiarato della Stagione, e la responsabilità della sconfitta subita da un Ajax infarcita di ragazzini,  viene addossata completamente  ad Allegri, per cui il suo licenziamento sarebbe salutato solo con grande entusiasmo.

A questo punto non resta che attendere lo sviluppo degli eventi, e per dirla alla Pavel Nedved: chi vivrà, vedrà.