Generalmente scrivo senza tanti ripensamenti, convinto che argomentare di calcio comprenda anche il fatto di essere spontanei, senza bisogno di trincerarsi dietro "falsità patinate", o ammorbidire ragionamenti che possono essere osteggiati da altri tifosi che hanno posizioni totalmente opposte. Viceversa in questo caso specifico sono davanti al pc, scrivendo e cancellando, alla ricerca di dare un filo logico a ciò che, per molti sostenitori del Milan appare incomprensibile.
Certo mi sarebbe sufficiente argomentare di cose non inerenti al calcio mercato, aspettare il 1 settembre, oltretutto evitando di dilungarmi in considerazioni che potrebbero essere azzerate da quel famoso "colpo", che aspettiamo da tempo. In tutto il "popolo rossonero", sale la speranza, non possiamo credere che sia Corona, Messias, Adli o Favre, il sostituto di un Chalanoglu, che già non piaceva a una platea come quella Milanista. Ma quando i "cortigiani di corte" iniziano a preparare il terreno, a descrivere giovani giocatori, ai più totalmente sconosciuti, ma anche a chi mastica calcio da anni, presentandoli come talenti puri, non scommesse ma certezze, allora è tempo di incominciare a preoccuparsi, a preferire che non ci sia alcun "colpo", perchè potrebbe essere solo personale e obbligarci a ricorrere ad aiuti medici.    
Scherzi a parte, affronto questa nuova argomentazione partendo dalla Champions e dal sorteggio che ha svelato la composizione degli otto gironi, con particolare attenzione per le tre rivali del Milan inserite nel girone B.                                                                       

L'assenza prolungata dal palcoscenico più importante, nel panorama calcistico per club, ha portato la formazione rossonera ad essere inserita in quarta e ultima fascia. Fra le quattro formazioni italiane partecipanti la peggio classificata nel ranking europeo. L'Inter, Campione d'Italia, è in prima fascia, la Juventus in seconda e l'Atalanta, la splendida realtà di Bergamo ormai presenza fissa di questa competizione, è in terza. Il Milan dovrà confrontarsi con le seguenti avversarie: Atletico Madrid, Liverpool e Porto. Considerando che il tasso tecnico generale è particolarmente alto e competitivo, appare evidente che il sorteggio non sia stato benevolo, ma il blasone delle quattro formazioni autorizza a sperare che il livellamento generale possa lasciare aperta la possibilità di riuscire nell'impresa di passare il girone, oppure almeno a qualificarsi al terzo posto con relativa partecipazione all'Europa League. Un motivo sufficiente per convincere la Dirigenza e la Proprietà a completare la campagna acquisti con quel centrocampista che viene invocato da mesi, o peggio, da anni. 
A pochi giorni dalla conclusione del Calcio Mercato, ogni tifoso milanista è ancora in attesa di conoscere il nome del calciatore che nella formazione messa a disposizione di Mister Pioli, dovrebbe sostituire Chalanoglu. Un giocatore che si ipotizzava, di qualità ed esperienza che potesse mettersi alla guida della squadra, assicurando un ulteriore miglioramento, indispensabile per tentare di raggiungere obiettivi ambiziosi, anche quelli apparentemente impossibili e non ancora alla portata di questa squadra.
Un rincorrersi di nomi e cifre che in più di due mesi non sono riusciti a convincere il "popolo milanista" della chiarezza su una scelta così determinante. La tifoseria ha sempre sostenuto la Società, restando in fiduciosa attesa degli eventi e accettando addii dolorosi, ma la sgradevole sensazione che più delle scelte ponderate, fatte di strategie, avvallate da scouting e accurata programmazione, sia la somma da investire, costantemente inferiore alle richieste di mercato, a determinare quale giocatore possa arrivare e quindi indossare la maglia del Milan, sta ingrossando la fila degli scontenti. Posso e vorrei sbagliarmi, sono il primo ad osannare Maldini, a complimentarmi per i prestiti ottenuti lo scorso anno, alla linea giovani, a dare spazio ai ragazzi del nostro vivaio, come Gabbia, Plizzari o Pobega, ma costatare che era una scelta casuale e non programmatica, non è certamente piacevole. Questo passaggio non è poi così secondario, perchè ci siamo sentiti tutelati da programmi chiari e precisi, fatti di "lacrime e sacrifici" (logicamente tutti da supportare da Noi tifosi ), da una "sostenibilità economica" non bene quantificata, non conoscendo se e come vengono ottimizzate le entrate, dalla realizzazione dello stadio e di tutto ciò che vi è connesso, di cui si parla da un decennio e di cui non si vede alcuna possibilità sull'eventuale inizio, per poi constatare che l'unico obbiettivo reale è racchiuso nell'abbattimento dei costi
Non è quindi questione di essere tifosi o non esserlo, quanto piuttosto dover accettare che l'AC MILAN ha un piano economico, chiaro e preciso, a cui quello sportivo deve adattarsi. Ecco che si affronta una stagione alla volta, sicuramente cercando di fare nel modo migliore, ma con una proprietà che non vuole neppure affrontare l'idea di fare un acquisto costoso, da ammortizzare in più gestioni, perchè appare fin troppo evidente che l'obiettivo primario è azzerare le perdite e ottimizzare la vendita. L'ottimo risultato sportivo raggiunto, con il ritorno in Champions, ha consentito l'acquisto di Tomori (che secondo me aveva già le coperture economiche lo scorso anno, ma magari mi sbaglio) di Maignan e Ballò Tourè, mentre per altri è stato fondamentale che il costo fosse irrisorio. 
Interagisco con moltissimi tifosi e tutti non si fanno una ragione che, una volta non rinnovato al turco, il Milan non sia stato capace di risolvere una priorità. Anche su questa rubrica abbiamo suggerito nomi, consapevoli delle ristrettezze economiche, abbiamo usato i più classici dei "piedi di piombo", senza alcun volo pindarico, ma non meritiamo di vederci privati anche della possibilità di sognare.

Un grido di dolore e di rammarico perchè i segnali positivi sono molti, l'ossatura della squadra è stata costruita e la guida tecnica (a mio giudizio) si è rilevata al disopra delle aspettative.
Ancora pochi giorni, magari arriverà il giusto premio alla nostra passione, consapevoli che anche se non verremo accontentati, seppelliremo ogni rancore dedicandoci solo a sostenere il Milan gioendo ancora di più nel ottenere quelle vittorie che sembrano sempre più difficili.