Forza Napoli!... al di là del risultato.
GRAZIE NAPOLI!!
Tifo Napoli da quando sono nato e continuerò a sostenerlo a prescindere dai trofei, perchè l’amore per questa squadra va al di là del risultato.

Sono  nato il 30-10-1989 in un comune della provincia di Bari. Lo stesso giorno in cui è nato  uno dei più forti e controversi giocatori della storia del calcio mondiale e l’anno dell’ultimo scudetto. A parte una Supercoppa Italiana e le 2 Coppa Italia, non ho ancora vissuto l’emozione  di uno Scudetto,  ma ho vissuto  il declino che questa squadra ha attraversato fino alla bancarotta.
In quel periodo  ero solito andare a Napoli insieme ai miei. Tra Caserta, Pompei, il Cilento, Piazza Plebiscito, Castel dell’Ovo ho potuto rendermi conto delle bellezze di questa Terra.

Nell’anno del fallimento (Agosto 2004) i Media ebbero materiale a iosa per riempire giornali e tabloid, per lo più riguardanti le mancanze della società e sul futuro fallimentare a cui la squadra sarebbe andata inevitabilmente incontro. Furono registrati anche episodi di inciviltà, di cui ancora oggi, purtroppo, abbiamo alcuni esempi in tutte le tifoserie d’Italia anche se su temi e con modalità diverse.
Ma Napoli seppe reagire bene. L’aria che si respirava a  Napoli non era di disfatta. Lo avvertivo per  le strade della città, nella interminabili discussioni  dei vecchietti al bar, nelle battute argute del pizzaiolo e nella melodia che il dialetto napoletano riesce a creare.
Mi sono reso conto, allora, che non avrei mai potuto cambiare squadra. Perché in quella circostanza ho imparato a sorridere nella sventura, ad avere speranza nell’ora più buia,  coraggio di credere e di osare.
E poi arrivò il 26 settembere 2004, la prima partita del nuovo Napoli. 60.000 allo stadio, per una partita di serie C e mi resi conto che non ero solo io o la mia famiglia a andare…” oltre il risultato”, ma l’intera città. Vedere quella maglietta azzurra con la “N” sul petto fa riaffiorare emozioni che nessun fallimento o sconfitta potrà mai sopire.

Da quella Domenica ad oggi son cambiate molte cose. Vivo lontano dall’Italia. Ma una cosa non è mai cambiata. L’attesa della partita che comincia con la chiamata a mia sorella per il pre partita... fischio d’inizio, e dopo… non ci sono per nessuno.
I 90 minuti che seguono il fischio d’inizio mi fanno sentire a casa. Ed è bello percepire l’onore e l’orgoglio che i giocatori mettono nel vestire quella maglia, l’impegno e il sudore che danno per mostrare all’Italia e al mondo chi siamo e quello che rappresentiamo.

Ecco perché “GRAZIE NAPOLI!”

GRAZIE perchè se quest’anno il campionato è finito alla penultima partita è solo merito tuo.
GRAZIE perchè sono 16 anni di montagne russe di emozioni.
GRAZIE perchè non importa quanto io e mia sorella litighiamo nella vita, ma la chiamata pre-partita, intervallo e post-partita ha rafforzato il nostro legame.
GRAZIE perchè per 90 minuti io sono a casa, non importa quanto lontano io fisicamente sia.
GRAZIE perchè in 14 anni  hai dimostrato che lavorando duro e costantemente si può arrivare a competere con chiunque, a prescindere dalle origini e dalle disponibilità economiche e di giocatori.
GRAZIE perchè come una fenice ho visto una leggenda morire e rinascere dalle sue ceneri, più forte di prima.
GRAZIE perchè in un momento in cui a Napoli e in Italia ci sono cose che vanno male,  tu riesci a  dare esempio di crescita, di costanza e di pazienza.
GRAZIE perchè anche se Papà non è più qui, Domenica prossima alla partita  contro il Crotone  c’è Mamma  con me e mia sorella a vivere emozioni e delusioni.

Ecco perché  non importa se si vince o si perde, non importano le 5 ore di volo con 3 di scalo per poi ripartire lunedì mattina, perchè per 90 minuti io sarò con la mia famiglia e 60.000 fratelli e sorelle, con il nostro amore per questa squadra che  va... “AL DI LA’ DEL RISULTATO”.


Jacopo Mancini