Manca solo un punto, Azzurri. Dopo tutte le critiche che vi ho fatto, bando alle ciance! E forza Italia!

Lo so che domani sera soffriremo da morire, lo so che avremo paura fino all’ultimo minuto del recupero, lo so che ce la faremo, ma senza godercela.

In ogni caso domani sera saremo tutti a tifare Italia, la nostra Italia, anche se con quelle bruttissime nuove maglie. Peccato manchi Belotti, ma Immobile e Insigne basteranno. Buffon batterà un altro record, Parolo mi farà dubitare sulla sanità di mente del nostro Commissario Tecnico, Giovinco schiumerà rabbia dal Canada per l’ennesima non-convocazione.

Ti voglio bene Italia, facci sognare come solo tu sai fare. Ricordo l’ultima grande gioia. Era il 2006 e coccolavo la mia piccola Alessandra mentre guardavo quasi distrattamente gli Azzurri arrivare con non pochi patemi alla semifinale di Dortmund contro i padroni di casa, peraltro capaci solo di vincere al Westfalen Stadion, fino a quella sera.

Il primo tempo una sofferenza, il secondo peggio che peggio. Poi Ale tentò di andare a far la nanna con la mamma mentre iniziavano i tempi supplementari e noi continuavamo a soffrire. Ma quando ormai la lotteria dei rigori era alle porte, tutto cambiò, repentinamente.

Il popolo alemanno stava ancora piangendo per il gol di Fabio Grosso quando Fabio Cannavaro, futuro Pallone d’Oro diede il via all’azione del raddoppio siglato da Alessandro Del Piero. Un trionfo, per noi!
È così che mi piace l’Italia, che lotta, che va contro il suo destino, che difende e attacca con la stessa cattiveria agonistica.

Quindi domani, mi raccomando, il cuore oltre l’ostacolo. Nessuna paura, ragazzi, che si vince!