Devo ammettere e dare atto a tutti coloro che me l'hanno fatto notare, che stasera l'Inter e Inzaghi hanno saputo stupirci.
Stasera l'Inter, dobbiamo ammetterlo, ci ha impartito una lezione di stile da cui dovremmo tutti noi, in particolare noi juventini, trarre spunto e insegnamento. E questo per migliorare anche noi il modo di accettare il verdetto del campo e soprattutto di analizzare il risultato di una partita. Esso, infatti, lo sappiamo bene, può essere sicuramente influenzato da episodi singoli, ma se l'analisi viene svolta con serietà e onestà, può portare a comprendere quali errori siano comunque stati commessi, anche da parte nostra, e riuscire poi, grazie a questa analisi, a migliorare cercando di non commettere ancora gli stessi errori.
In particolare, nelle interviste, ho trovato l'Inzaghi che non ti aspetti. Anche dopo che i giornalisti, i soliti fomentatori d'odio, avevano sollecitato il buon Simone ad esprimere un commento sul gol assegnato alla Juve, la risposta del mister è stata: "inutile parlare di eventuali errori arbitrali, dobbiamo prima cercare di capire cosa abbiamo sbagliato noi. E dato che per il 70% del tempo il possesso del gioco lo abbiamo avuto noi (percentuali di possesso palla che portano alla mente la primissima Juve del mai abbastanza deprecato Sarri, che addirittura alla fine della fase iniziale di Champions aveva stabilito il record mondiale - interplanetario di possesso palla, senza riuscire a metterne dentro nemmeno mezza n.d.r.) e non siamo riusciti a essere mai pericolosi, dobbiamo cercare di capire come mai ciò sia stato possibile.

I giornalisti di Sky, indispettiti da una risposta così seria e quindi lontana dalla tradizione interista fatta di piagnistei e accuse nei confronti dell'arbitraggio, a loro dire, sempre prono e disposto ad avvantaggiare la Juve, soprattutto quando gioca con l'Inter, non demordono, e insistono nelle girare il coltello nella piaga: "ma mister, se quel gol non fosse stato assegnato, magari la partita avrebbe preso un corso diverso, magari in questo momento staremmo qui a celebrare la sua vittoria contro la Juve, che tutto sommato non ha espresso un gioco particolarmente brillante...".
A riportare (apparentemente) sui binari della serietà e della sportività una discussione che rischiava ancora una volta di finire nelle solite polemiche, con interrogazioni parlamentari eccetera, interviene Marelli, il quale pare prendere le distanze dall'interpretazione che i commentatori Sky hanno dato all'episodio, precisando che: "effettivamente, guardando le immagini, sembra che Rabiot colpisca la palla col braccio, ma anche che non esista nessun inquadratura in grado di sgombrare il campo da ogni ragionevole dubbio". Per cui, pur essendoci delle sensazioni di contatto, il dubbio permane. A pensarci bene, quindi, neanche Marelli sembra essere granché come pacificatore: la prova non c'è, ma la sensazione del contatto della palla col braccio permane... 
E quindi? Inzaghi (irriconoscibile) non raccoglie!

I commentatori Sky non sanno davvero più cosa fare per raggiungere il loro obiettivo di provocare la caciara. Ad un certo punto ad uno dei commentatori in studio viene un'idea: forse, buttandola sul personale con offese a familiari e parenti riuscirà nell'intento di destabilizzare Inzaghi: "Mister, prima che Allegri lasciasse il campo anticipatamente, abbiamo intercettato un labiale che adesso le proponiamo" e parte il contributo coi sottotitoli: "ma-rem-ma bu-ha-jo-la, In-za-ghi, la tu mam-ma l'è ddi fa-ci-li cos-tu-mi, la dà a tut-ti! Se tet-tu vvuo-i, mi puo-i chia-má bab-bo!".
Finito il filmato, parte la domanda: "Inzaghi, può smentire che sua madre sia effettivamente di facili costumi? Come commenta la possibilità paventata da Allegri che lei possa, dati alla mano, essere suo figlio?".
Inzaghi, di solito di ottimo colorito, diventa bianco come un cencio: accusa il colpo, sta per reagire, ma poi si ricorda di essere l'allenatore dell'Inter! Per cui fa un paio di respiri e poi risponde: "Mister Allegri è sempre il solito burlone, si diceva lo stesso di Jack Bonaventura, per via della somiglianza impressionante, ma non sarò certo io a cadere nella trappola della provocazione sicuramente scherzosa, siamo professionisti, e sappiamo bene che tutto quello che viene detto e fatto nel campo rimane nel campo... E per quanto riguarda questa partita non posso che fare i miei complimenti alla Juventus, che è stata più forte di noi nello schierarsi molto ordinatamente in difesa, pressando i portatori di palla, e impedendoci di fatto di costruire azioni realmente pericolose nei suoi confronti".
Infine: "L'episodio del gol non è chiarissimo, ma se dopo 3 minuti il VAR non è riuscito a trovare un'inquadratura che sgombrasse il campo da dubbi, una decisione doveva essere pur presa, ed è stata quella di convalidare il gol.
La partita è stata bella e combattuta da entrambe le squadre. Stavolta è andata bene a loro altre volte era andata bene a noi..
.".

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Come dite? Inzaghi non ha detto così? Cosa? Non ha proprio voluto commentare la partita, perché di fronte a un errore così grosso da parte del VAR e della terna arbitrale non aveva senso neanche analizzare e commentare la partita?
Ah ecco adesso sì che mi ci ritrovo! Brava Inter, continua così.
Per un attimo avevo temuto che aveste deciso di diventare una società seria. Per fortuna, invece, vedo che la vostra attività principale continua, come da tradizione, ad essere quella di badare ai torti subiti (veri o presunti tali) piuttosto che di badare al gioco prodotto. Questa è la migliore garanzia del fatto che non troverete, almeno a breve, modo di fare un ciclo come il nostro.
Ve lo potrete sognare ancora per parecchio tempo.
Meglio così!

Forza Inter, né!