A chi frettolosamente vaticinava nell'ultimo week end, allungato al monday night, lo scontato allungo del Milan sulle concorrenti nella lotta per lo scudetto 2021/22, la realtà del campo ha risposto esattamente al contrario, con le inseguitrici che hanno alla fine accorciato la distanza dalla capolista.
Questo perchè in Italia, e solo qui, non si tiene nel dovuto conto che nessun match ha il pronostico scontato e che nessuna squadra parte battuta in partenza; i match non sono mai scontati e nessuna squadra, anche la più collaudata, è immune dal rischio inceppamento.
Il Milan dunque non riesce a superare il Bologna nel turno casalingo, fermandosi e fermato al palo del risultato che una volta si definiva a occhiali; ovviamente sono immediatamente cominciati i processi a Mister Pioli e alla squadra, cercando di comprendere i motivi del fiasco.

Per quel che mi riguarda lo 0-0 nulla toglie nè aggiunge all'idea che mi ero fatto della squadra rossonera, che -diciamolo chiaramente- sta lottando ai vertici più per i demeriti di Juve e Inter, che per meriti propri. Lo conferma l'attuale punteggio in classifica che proietta a 88 punti il tetto massimo raggiungibile, quando a ritroso negli anni abbiamo l'Inter Campione a 91, la Juve del 2019 con 90, del 2018 con 95, del 2017 con 91, del 2016 ancora 91. 
Lo conferma il fatto che a 7 giornate dalla fine, siano ben 3 le squadre sicuramente in lotta per il titolo, con una quarta, la Juventus che, almeno teoricamente, potrebbe aggiungersi al terzetto.
A seconda dei risultati e dell'alternanza delle posizioni e dei distacchi, si verifica la frequente modifica del pronostico finale, che i media hanno oggi indiato nel Napoli per lo stato di forma e nell'Inter per il calendario, mentre il Milan risulta ridimensionato dal pari casalingo.
Curioso come per tutta la stagione i rossoneri abbiano vissuto di alti e bassi soprattutto in coincidenza di avversari blasonati e squadre medio-piccole. Una sorta di sdoppiamento della personalità che porta i rossoneri -tra le contendenti allo scudetto- al primo posto nei confronti diretti e all'ultimo nei punti fatti con le altre.
Ovviamente le cose non avvengono mai per caso e di seguito elenchiamo quelle che potrebbero essere le cause che determinano questa situazione.

Cominciamo con il dire che la rosa messa a disposizione di Pioli non è completa, come qualcuno in società avrebbe voluto far credere; è vero che la difesa ha sostanzialmente avuto un rendimento positivo, in virtù dell'importante rendimento di Maignan -più fenomenale del suo predecessore- della crescita difensiva di Theo, del sempre ottimo rendimento di Tomori e della bellissima scoperta del giovane Kalulu.
Lo stesso non si può dire degli altri reparti; in un centrocampo che, per scelta tattica dell'allenatore, schiera solo 2 centrocampisti veri, appare immediata la difficoltà degli interpreti di esprimere un concreto aiuto in fase offensiva al resto della squadra; chi si è alternato nel ruolo Tonali, Kessie, Bennacer, Krunic che già di loro non vantano spiccato senso del gol in partita vedono la porta avversaria come le stelle di giorno... E senza aggiungere i mal di pancia di ciascuno come adesso Kessie e Tonali e in precedenza Bennacer.

Nello schieramento dietro la punta, irrisolte ormai da anni le problematiche del trequartista centrale e dell'esterno alto a destra. Diaz non è... nulla! Non ha la visione né la fantasia né il lancio né il fisico né l'agonismo né il senso del gol... un giocatore inutile anche per una squadra di eccellenza.
Messias? Una scommessa persa. E' stato preso per 3 cose: segnare gol, fare assist, saltare l'uomo creando spazi... Ne facesse almeno una di queste 3 cose! Almeno Saelemakers e persino Castillejo mostrano dinamismo e spritito di sacrificio.
Il terzo, Leao, sarebbe un fenomeno, ma è discontinuo, indolente, lunatico. Difficilmente assurgerà allo status di top player, perchè ha deficienze caratteriali consolidate. A ciò aggiunge comportamenti inspiegabili, scelte incomprensibili e manca soprattutto di senso del gol; nella partita di ieri - a parte lo scivolare in continuazione (ma cambiare i tacchetti era così difficile?)- ha completamente sbagliato due conclusioni assolutamente elementari.

Signori questi tre, incapaci di essere utili a se stessi, come possono costruire gioco, occasioni e gol in aiuto del centravanti? Giraud o Ibra, ma anche se il Milan avesse Vlahovich (vedi alla Juve ora...) o Abraham, o Scamacca o chiunque altro, non farebbe più reti di loro, perchè per segnare bisogna ricevere il pallone...
Con queste defaillance la squadra ha cominciato il Campionato e non è vero che le prestazioni con le concorrenti siano state così positive; tralasciamo la Champions che già sarebbe un'ottima cartina al tornasole per dimostrare la pochezza del team, ma anche con Inter, Napoli, Juventus ce le ricordiamo le prestazioni? Certo salviamo quella del San Paolo, ma, risultato a parte, le altre?
La pochezza del Campionato ha aiutato i rossoneri ad essere lì a giocarselo, presumibilmente lo farà fino all'ultima giornata, ma non ci sarà nessuna fuga, nessun dominio, nessun allungo.
Anzi, sarà dura lotta punto a punto e ad ogni punto perso saranno lacrime di sangue per tutte, perchè anche le altre non vinceranno sempre.
Ecco perchè la Juve potrebbe rientrare. Ecco perchè il Milan non ha vinto col Bologna.