Previously on Football College: episodio V; episodio Vi

AMBRA
Non farlo. Non puoi farlo. Sei qui per un’altra ragione e lo sai.
Tuo padre non aspetta altro. Non devi tornare da sconfitta, da umiliata, da colei che non sa rispettare un misero regolamento.
E non dimenticare che tra pochissime settimane sarai senza soldi. Senza supporto. Sarai sola con te stessa. Vuoi davvero rinunciare ai tuoi sogni per un amore che probabilmente durerà il tempo di una notte?
Non farlo. Non fare ‘sta cazzata. Non lo fare.
“Pronto? Sto arrivando…”

TRACY TUXI
“In qualità di Direttore del College, sono lieto di aprire la conferenza stampa di inizio settimana assieme alla nostra allieva più promettente: Tracy Tuxi.”
Ennesima sviolinata. Applausi falsi ma sempre graditi. Sì, era ciò che volevo. Sarò ambiziosa, vanitosa, mi potranno invidiare ed odiare (che poi è la stessa cosa) ma… a chi importa? Volevo questo. Il palcoscenico, l’ammirazione, la riconoscenza. A qualunque costo. Io ero la star e tutto ciò che avevo davanti i miei occhi era solo l’antipasto. E pensare che quelle idiote mi stavano per mettere i bastoni tra le ruote…
“Allora, Tracy, inizio col farti i miei più sinceri complimenti: questo fine settimana sei stata strepitosa. Una tua sontuosa tripletta ha steso le ragazze del primo anno, determinando una rimonta che ha messo in mostra tutto il tuo talento cristallino in vista del gran salto che farai il prossimo anno. Che sensazioni hai provato?”
“Bè, diciamo la verità, tutto sommato è stata solamente un’amichevole. Una sgambata. Nel primo tempo abbiamo deciso di dosare le forze e poi nella ripresa abbiamo mostrato chi siamo davvero. Insomma, con tutto il rispetto, ma non mi posso esaltare per una partitella in famiglia. Quelle vere le disputerò una volta fuori da qui e questa splendida palestra degnamente condotta da Albino Materia mi sta servendo tanto per arrivare nella forma migliore quando sarà utile davvero.”
“Bene. Concordo appieno. Prossima domanda?”
“Buongiorno. Mi chiamo Romolo e sono un inviato di una testata online che si occupa di calcio femminile. Con tutta l’ammirazione per lei e per le sue brillanti compagne, che rinnovo per l’ennesima volta, non ho potuto fare a meno di notare la prestazione folgorante fornita da una sua avversaria. Mi pare si chiami… Ambra. È corretto? Ecco, vorrei sapere cosa ne pensa del suo talento. A me è parsa davvero una ragazza in gamba. A memoria, ricordo pochi elementi della sua età che abbiano mostrato doti fuori dal comune analoghe. Lei, dall’alto della sua esperienza triennale, cosa ne pensa?”

Ma era uno scherzo? Alla mia conferenza parlare di quella stronza?
“Sicuramente ha dei mezzi interessanti ma è ancora molto acerba. Ha parecchia strada da fare. Altre domande?”
Kristen, del giornale locale. Non vorrei sembrare inopportuna ma liquidarla come acerba mi pare davvero ingeneroso. Credo che abbia mostrato delle caratteristiche da esterno alto che io non ho mai visto in quindici anni di esperienza giornalistica.”
“Sono d’accordo. Ambra merita più attenzione da parte della scuola!”
“Sì, è vero! Vogliamo lei in conferenza. Direttore, ci faccia parlare con il gioiello più prezioso della sua scuola!”

Mi… mi stava salendo l’incazzatura in corpo… Albino Materia, intervieni, non stare lì impalato…
“Scusate, signori, ma credo sia il caso di terminare qui. Vi farò aggiornare dall’ufficio stampa dell’istituto. Buone cose.”
Non mi ero mai sentita così mortificata da quando ho messo piede qua dentro. Non avevo mai provato questa sensazione…

SONIA GRISANTI, LA SERA PRIMA DELLA PARTITA
“Allora, carissima Sonia Grisanti, cosa ci facevi nascosta dietro i cespugli? Cosa speravi di ottenere da questa tua visita notturna?”
“Io… io… per favore, ho bisogno di un bicchiere d’acqua. Sono agitata, io non volevo…”

Ero messa male. Tracy mi avrebbe fatto espellere per un capriccio inutile. Forse aveva ragione Ambra a voler tornare indietro…
“Tieni e respira. Non ho nessuna intenzione di dirlo e non mi hai ascoltato prima. Sai a me cosa cambia se resti o meno qua dentro? Io sono alla fine del mio percorso e sto per diventare qualcuno. Sai cosa significa? No, credo di no. Senza offesa, sia ben chiaro.”
“Quin… quindi, non dirai nulla?”
“Perché dovrei? Ma che razza di idea hai di me? Credi che sia una persona senza scrupoli?”

Sinceramente lo credevo ma forse era il caso di tenermi tutto dentro, almeno per ora.
“Stammi bene a sentire, capitano dei miei stivali. Io non dirò niente ma ho bisogno di un’indicazione. Adesso ti spiego come funziona. Domani vinceremo a mani basse, naturalmente. Non ho dubbi su questo. Ma conosco queste situazioni, sono le più pericolose. Metti un calo di tensione o chissà che altro. Ecco, nella remota possibilità che qualcosa non dovesse andare per il verso giusto… chi, tra di voi, è la nostra fan più sfegatata? Chi, tra voi matricole, farebbe qualsiasi cosa pur di entrare a far parte della nostra cerchia? Chi tra voi novelline è la più ingenua, incantata, senza nessun attaccamento alla vostra causa ma vogliosa di emergere a tutti i costi e che al solo pensiero di poter essere accostata alle “Players” non esiterebbe a passare dalla nostra parte? Il tuo sguardo suggerisce che… conosci già la risposta.”
“Sì… credo… credo… credo di sapere chi potrebbe fare al caso tuo. Ma io…”
“Tu giocherai normalmente, qualsiasi cosa succeda. Nessuno verrà a conoscenza del fatto che io e te abbiamo avuto questa discussione. L’importante è che tu mi dia un nome su cui contare.
Per il resto, puoi dormire senza pensieri. Non crucciarti: stai facendo la scelta giusta: collaborare con me!”

ALBINO MATERIA
“Dobbiamo agire in fretta. La situazione sta precipitando: questa ragazza sta avendo troppo successo e io… non posso consentirlo. Devo trovare una soluzione immediata. Fra qualche giorno organizzerò una cena esclusiva con i migliori elementi delle varie sezioni. Quella sarà l’occasione buona per conoscervi. Stavolta non ammetto errori. E non andarci piano: sfrutta il tuo fascino senza perdite di tempo e corteggiamenti eccessivi. Il tempo comincia a stringere e dobbiamo risolvere la questione prima delle vacanze.”
“L’ho mai delusa, Direttore? Forse, ma non ne sono certo, chi ha deluso le mie aspettative è stato proprio lei. O sbaglio?”
“Insolente… sai bene che non è così.”
“Lasciamo perdere... farò ciò che mi ha chiesto. Non è necessario sottolineare quanto sia urgente. Mi faccia avere l’invito per la cena insieme a metà del compenso pattuito. Io sono pronto ad agire.”

LORIS
Il centrocampista è il ruolo più importante del gioco del calcio. Non spicca nella fase offensiva, perché la copertina la prendono gli attaccanti; non domina in quella difensiva, perché i centrali si prendono la scena; non spinge sulle laterali, per quello ci sono i terzini; non parano i rigori decisivi per l’assegnazione del torneo, a ciò pensa il portiere pronto a divenire leggenda.”
Professor Corner, e allora perché mai dovrebbe essere il ruolo più importante di tutti se praticamente… non fa niente?”
“Esattamente per questo motivo, Casacca. La percezione all’esterno è quella per cui il giocatore che agisce a centrocampo non svolga alcuna operazione fondamentale. È il responsabile del “lavoro sporco”, mette in condizione gli altri di emergere. Si fa in quattro ma senza apparire, detta i tempi ma senza manie di protagonismo, cerca di illuminare senza abbagliare.
Solo chi conosce in modo approfondito la materia calcistica si accorge di quanto fondamentale sia questo profilo. Dovrete imparare a saper riconoscere il momento giusto. Da voi dipenderà tutta l’architettura del gioco della vostra squadra. Sarete la fonte. Il principio.

Il calcio dipende dai centrocampisti senza che nessuno lo dica a chiare lettere.”

GIORGIA
Non potevo crederci. Stavo per uscire con Xena e Miriam La Freccia. Due delle “Players”. Le più belle di tutte. Smettila, non dirlo mai a voce alta, soprattutto davanti a Tracy. Ero emozionatissima.
E pensare che ho perso tutte queste settimane per andare incontro a due menzognere. Due sporche bugiarde.
Ora, invece, ero nel club più esclusivo del College e, soprattutto, potevo contare su delle amicizie vere!

MIRIAM LA FRECCIA
“Ma mi spieghi perché dobbiamo farci vedere in giro con quella sciocca?”
“Ve l’ho già spiegato, ragazze. Dobbiamo tenerla sotto controllo. Lei non si accorge di niente, state tranquille. Fatela stare un po' con voi, mettetela a suo agio e ve la caverete senza fastidi.”
“Ho capito, Tracy, ma perché dobbiamo occuparcene io e Xena? Tu ti sei messa in mezzo a questa storia quando potevamo farne benissimo a meno. Avevamo solo sbagliato approccio nel primo tempo e lo sai. L’avremmo ribaltata agevolmente. Ora, invece, grazie alla tua trovata, tutti pensano che se non fosse stato per gli errori di quella pivellina avremmo perso. E invece non è così!”
“Tu dici, Miriam? Sei così sicura che avremmo avuto vita facile? Hai visto come cazzo gioca quella ragazzina irrispettosa? E tu dovresti essere la prima ad avercela con lei visto quello che ti ha fatto.”
“Non ti permettere! Ascolta, tu sei la nostra leader. Sei carismatica, affascinante, determinata. Ti abbiamo scelto per questi motivi ma… non tirare troppo la corda.
Io e Xena faremo da baby-sitter a quella disillusa; tu vedi di risolvere i tuoi problemi. Tra pochi mesi si fa sul serio e sinceramente ne ho abbastanza di queste stronzate. Io voglio fare la calciatrice. Non vorrei che qualcuno, qui dentro, se lo fosse dimenticato!”

AMBRA
“Non riesco a crederci. Ci ha traditi. Quando ho visto che ha lisciato sul terzo goal non ho avuto più dubbi. Come ha potuto, Sonia? E dire che… te lo devo confessare, mi sono legata a Giorgia fin da subito. Lei, tra l’altro, conosce tutti i miei segreti…”
“Quali segreti?”
“Ecco…”
“Va bene, tranquilla. Me li rivelerai quando sarai pronta, non preoccuparti.”
“Grazie. Vedi? Tu sei comprensiva. Genuina. Vera. Io e te siamo realmente amiche. Non mi nasconderesti niente, vero?”
“Senti, Ambra… devo dirti una cosa.”
“Dimmi tutto. Che hai? Sembri così… preoccupata.”
“Io… avrei voluto dirtelo subito ma non volevo turbarti. Siamo rientrate insieme dopo aver visto Carlo Lesky insieme a Tracy.”
“Sì, lo so. E allora?”
“Ecco… in realtà, ho finto di rientrare. Non sono riuscita a contenermi. Ero troppo curiosa di sapere cosa stava succedendo laggiù e…”
“E?”
“Non so come dirtelo. Si sono baciati. E non solo…”
“Ma… ma cosa stai dicendo?”
“E’ la verità. Erano così appassionati l’uno per l’altra che… sembravano realmente innamorati. Probabilmente sono bravissimi a fingere disinteresse ma… si amano. Credimi.”

Avrei voluto piangere in quel momento. E perché, poi? Non mi piaceva. Non mi piaceva!
“Non fa niente, Sonia. Davvero. Ti ho detto che non mi interessa. Più che altro mi ha sorpreso che tu mi abbia tenuto nascosto tutto questo.”
“Avrei voluto dirtelo ma…”
“Non preoccuparti. Scusa ma preferisco rientrare in stanza. Ho bisogno di riposare. Ci vediamo dopo.”

SONIA GRISANTI, UN’ORA PRIMA
“Ehi, capitano dei miei stivali. Sai cosa mi è appena successo grazie alla tua straordinaria compagna?”
“Cosa, Tracy?”
“La signorina Ambra sta diventando il nuovo idolo della stampa. Doveva essere la mia conferenza e si è trasformata in una richiesta unanime di notizie della nuova stellina della scuola. Mi sta irritando. Tu quando la vedi?”
“Tra poco.”
“Allora fai ciò che ti dico. Dille che mi hai visto far l’amore con Carlo Lesky.”
“Cosa????? E perché mai?”
“Credi che non sappia della loro “simpatia”? La tua amica punta a distruggermi ma… io sono ancora più cattiva di lei. Adesso ti spiego esattamente cosa devi dirle…”

CARLO LESKY
“Ehi, Carlo. Ancora stai pensando alla tua ex? Dai, piantala. Sapevi già fosse una cosa a tempo.”
Cristian… non mi importa nulla di lei. Sto pensando a ben altro.”

Ambra

AGATA STINZI
Dovevo reagire. Era stato così umiliante. Metterci tutta te stessa. Prepararsi mentalmente e fisicamente per una grande sfida e poi… tutto in fumo. Per cosa? E stavo trascurando anche il mio Loris. Perdonami se non ti sto rispondendo, se non ti sto dando la stessa importanza che tu dai a me. Ma sappi che ti penso. Sono fragile anche se non lo voglio ammettere. Subisco tanto le sconfitte. Patisco i fallimenti. E ho bisogno di stare male, di stare sola. Di tirare fuori tutto. Ma sto per tornare. Più forte di prima. E forse anche più… determinata.

IL PARTY
Miriam La Freccia, vero?”
“Non ci provare, novellino. Sparisci.”
“Fai sempre così, vero?”
“Scusa?”
“Sei sempre così con i ragazzi. Li allontani, li fai sentire piccoli perché sai di avere una bellezza tale da poter mettere in soggezione chiunque. Chiunque ma non me, carina. A me non importa chi sei o chi non sei. Tu sei bellissima e io ci proverò fino a quando sarò io a stancarmi di te.”
“Ma chi diavolo sei?”
Filippo Trebbiani. Piacere. Adesso che ho la tua attenzione… ti posso offrire qualcosa?”

 

TO BE CONTINUED…