Dopo la gara di Genova, pareggiata dalla Roma, contro la Sampdoria dell'ex Ranieri, il tecnico giallorosso Paulo Fonseca ha rimproverato i suoi ragazzi per aver avuto poco coraggio.
Il portoghese, che ha sempre amato un calcio molto propositivo, non ha perdonato ai suoi di non aver segnato nemmeno un gol. Per Fonseca, i tanti infortuni e le decisioni errate degli arbitri non devono diventare un alibi. La sua squadra, deve uscire sempre dal terreno di gioco con la consapevolezza di averci provato in tutti i modi. Poco importa se a dettare l'ultimo passaggio sia Pellegrini o Zaniolo, per il portoghese, chi gioca deve dare il massimo, non c'è tempo per fare del vittimismo. Gli infortuni ci sono, sono tanti, ma non possono fermare la corsa della squadra verso i propri obbiettivi.
Per Fonseca non si possono aspettare i rientri a pieno regime dei vari: Pellegrini, Under, Mkhitaryan, Diawara, Zappacosta. I giocatori, che sostituiscono gli infortunati, hanno il dovere di impegnarsi al massimo per non far sentire la mancanza di chi non c'e'.
Per Fonseca tutti quelli che indossano la maglia giallorossa, hanno il dovere di dare il massimo, che siano titolari o riserve poco importa. In un momento come questo, in cui tutto sembra andare nel verso sbagliato, un atteggiamento simile e', sicuramente, utilissimo.
Fonseca, con i suoi rimproveri, ha voluto scuotere la squadra, dare più fiducia e, soprattutto, più importanza a chi in questo momento scende in campo.
Per il portoghese, se chi scende in campo, si sente giustificato dai tanti infortuni o dagli errori arbitrali, allora e' finita. Anche dalle cose negative, bisogna imparare a tirar fuori le cose positive.
Fonseca sa che vincere le gare in questo momento puo' dare grande fiducia ai ragazzi e, soprattutto, grandi stimoli. Fonseca, anche per questo tipo di atteggiamento e' il tecnico giusto per la Roma.
Visto che a Roma gli infortuni sono all'ordine del giorno, mentre si trova la cura, si deve anche dare il massimo impegno.