Follia pura di Douglas Costa.
Il brasiliano, negli ultimi minuti del match vinto dalla Juventus per 3-0 sul Sassuolo, rifila una gomitata prima, una testata poi e, dulcis in fundo, uno sputo - il più grave dei gesti antisportivi - a Federico Di Francesco del Sassuolo.
Un gesto che, ricordiamolo, è assimilabile alla condotta violentaErgo, l'ex brasiliano prenderà non meno di 3 giornate dal giudice sportivo, saltando quasi sicuramente le gare contro Frosinone (in trasferta) e Bologna, ma soprattutto il big match della settima giornata contro i rivali del Napoli, in programma allo Stadium.

Una follia quella di Douglas Costa.
Tentare di razionalizzare un gesto simile - chiedendoci magari perché abbia fatto una cosa simile nel recupero di una partita ormai incanalata verso i tre punti - non ha alcun senso. Va punita e basta, ed in maniera severa, visto che l'ala brasiliana ha reiterato la condotta antisportiva non soltanto sputando, ma rifilando anche una gomitata al povero Di Francesco e abbozzando pure un tentativo di testata non andato a buon fine. Sapendo come ragionano i dirigenti della Juventus e conoscendo i ferrei dettami etici che impartiscono a Torino, alla stregua di un regime militare, non vorremmo essere nei panni di Costa. Ricordo infatti l'episodio (ben più grave) dell'incidente stradale occorso all'uruguaiano Caceres, andato a schiantarsi con la sua fuoriserie contro l'impalcatura di una fermata del bus. In quell'occasione non solo il giocatore venne pesantemente multato, ma indirettamente fu "fatto fuori", ceduto al miglior offerente  alla Juventus, più che da altre parti, comportamenti simili non vengono tollerati. 

Quello che mi sento, dal mio piccolo, di consigliare alla dirigenza bianconera è di andarci piano questa volta. Douglas Costa, nella mezz'ora concessagli da Allegri questo pomeriggio, ha dato spettacolo: dribbling ubriacanti, scatti poderosi, velocità da centometrista gli hanno permesso di andare vicino al gol in almeno due occasioni, dando, per l'ennesima volta, l'impressione di essere una spanna sopra gli altri e di essere assolutamente imprescindibile in questa Juventus lenta, macchinosa e prevedibile. Che però continua a vincere, approfittando della classe dei propri uomini in campo, bravi a capitalizzare qualsiasi occasione "sporca" venga concessa loro. E, sopra ogni cosa, bravi a giocare in maniera umile contro tutti gli avversari, che si chiamino Sassuolo, Real Madrid o Frosinone. Credo sia questo il segreto principale della ricetta allegriana. 

Tornando a Douglas Vosta, consiglio quindi ad Agnelli di comminargli una salatissima multa, evitando però quella che potrebbe rivelarsi una "salatissima" decisione per la Juventus e il suo cammino europeo: l'esclusione - che sono sicuro verrà fatta passare per una scelta tecnica - dai titolari dell'esordio nel girone di Champions League, in programma mercoledì prossimo al "Mestalla" di Valencia. Un appuntamento da non sbagliare per la banda di Allegri.

Douglas Costa è impazzito e ha fatto una sciocchezza che ha ricordato da vicino altri casi simili. Mi vengono in mente lo sputo di Zago al laziale Simeone in un Derby della Capitale del 1999, oppure il celebre gestaccio di Totti ai danni del provocatore seriale Poulsen, in un Danimarca - Italia del tristemente famoso girone "del biscotto scandivano".
In quelle occasioni il VAR non esisteva ancora e quindi i due colpevoli vennero puniti nei giorni successivi. Il brasiliano ex Bayern Monaco subirà una pesante multa dalla società e assisterà dalla tribuna alle prossime partite di campionato della sua squadra. Ma, fossi un tifoso juventino, comincerei a tremare qualora la dirigenza juventina, fedele a se stessa, attui quella politica di repulisti con cui ha già "fatto fuori" diversi calciatori in passato, rei di atteggiamenti non consoni alla storia e ai valori della "Vecchia Signora".