Barcelona: il club blaugrana sta attraversando un periodo di declino fisico-tattico dovuto ad un ciclo ormai prossimo alla chiusura. Ovviamente però nessuno può dimenticare quanto quel ciclo sia stato devastante e ispirante nello sviluppo nel calcio moderno, e soprattutto quali raffinatissimi interpreti di questa filosofia hanno permesso che il Barca fosse il club più forte del mondo fino a pochi anni fa. Non saranno i favoriti, ma non c'è dubbio comunque buone chance. Il valore del Barca va al di là della forma fisica o di qualche giocatore in fase calante. Il Manchester City ha dimostrato che il nome Barcelona fa ancora paura in Europa.. Atletico Madrid: signore e signori ecco a voi la "Mina Vagante" della champions 2014, squadra in forma strepitosa che nessuno ipotizzava potesse compiere un cammino tanto straordinario in questa stagione. Ma dietro questa Cenerentola che per "efficacia" tattica e cinismo mi ricorda molto il Borussia Dortmund dell'anno passato, c'è un gruppo di giocatori straordinari, che non a caso stanno facendo così bene. Dando un occhiata ai reparti, non si può dire che ci siano delle vere e proprie debolezze. D'altronde, se è seconda in Liga a 10 giornate dalla fine non può essere un caso. Credo che il club di Simeone possa far male alle seconde linee, Chelsea, Manchester e Borussia. Più difficile sarà potersela vedere con Real, Psg, Bayern e Barcelona, squadre con giocatori d'esperienza e campioni letali che soprattutto quando si gioca ancora nei quarti di finale, non lasciano quasi mai scampo. E forse proprio per queste 4 potrebbe essere meglio un sorteggio immediato con l'Atletico, perché nelle semi-finali... Chelsea: è vero, ho messo questa squadra tra le seconde linee e forse reputarla meno forte del Psg o perfino del Barca non è del tutto esatto. Il fattore Mou sulla panchina del Chelsea è un dato di fatto, una certezza come avere Ibra, Messi, Ronaldo in squadra. Un allenatore nel suo territorio di caccia preferito, ma che, come anche lui ricorda spesso nelle interviste, non si sente pronto quest'anno per ripetere l'impresa di Monaco 2011. Non so quanto possano essere sincere le sue dichiarazioni, ma è probabile che non stia facendo troppi tatticismi. Il Chelsea pur vantando tanti giocatori straordinari non sembra ancora aver trovato la formula perfetta per farli funzionare alla perfezione. E poi statisticamente Mou cilecca il primo anno, e nel secondo quasi sempre fa male. Ma, inevitabilmente, se riuscisse nell'impresa già da subito (sempre difficile se becchi le 4 già sopracitate per l'Atletico), portando per 3 anni consecutivi un trofeo internazionale allo Stamford Bridge, il record avrebbe dell'incredibile, e anche i più scettici non avrebbero più dubbi sulle qualità dell'allenatore portoghese. Tutto è nelle sue mani, mai come quest'anno. Real Madrid: la loro storia la conosciamo tutti: ogni anno sono i favoriti, ma quasi sempre negli ultimi anni (ormai sono diventati 12) non riescono a mantenere le aspettative, e quella decima coppa che da tanto si agogna è diventata un vero e proprio tabù. La verità a mio giudizio sta nelle statistiche: il Real non vince la Champions proprio dall'ultima FINALE disputata. Come a dire: se mai quest'anno Ronaldo e compagnia non dovessero fallire in semi-finale (inutile dire che i quarti non dovrebbero dare problemi ai capitolini), chi se la giocherebbe con loro a Lisbona è già avvisato. Borussia Dortmund: fa dispiacere vedere la terribile squadra di Klopp in questo stato, specie dopo lo spettacolo offertoci dal club giallo-nero e i suoi fantastici supporters durante la scorsa Champions League. Tanti infortuni e forse un eccessiva sottomissione allo strapotere bavarese nell'ultimo anno, hanno di sicuro compromesso una stagione al di sotto delle aspettative, ma di fatto ancora recuperabile. Inevitabile dire che senza Subotic Gundogan Reuss Kuba e chi l'anno scorso è andato via (Gotze ndr), a Klopp non restino molte chance per passare il turno, tantomeno per la rincorsa finale. Per ora, con il Manchester Utd, i vice campioni d'Europa sono le squadre meno temibili tra le 8 giunte ai quarti. Ma rettifico: per ora. Se tornassero tutti, se tornasse quel Dortmund dell'anno passato, allora non c'è nulla che loro non possano fare. Bayern Monaco: tecnica straordinaria, forma fisica sensazionale da ormai 2 anni, e uno spirito più disceso dopo il successo dell'anno scorso, arrivato dopo 2 finali perse in 3 anni, ma non per questo sazio di vittorie. I tedeschi dopo aver dominato in Europa e in Germania nella scorsa stagione, ha proseguito una ascesa straordinaria, contrassegnata dalla firma di Guardiola sulla panchina bavarese, che sembra non dover avere fine. Il campionato da loro è già stato archiviato, e le energie per lo sprint finale saranno tutte concentrate per il "double" che nel nuovo millennio non si è ancora mai visto. Per i quarti di finale sono ovviamente i più ostici insieme al Real (lo dico apertamente a rischio di fare una figuraccia ma Real Bayern ai quarti mi sembra improbabile per ovvi motivi). Un sentito in bocca al lupo a chi venerdì capiterà questa macchina da guerra nel sorteggio. Psg: se l'anno scorso sono quasi riusciti nell'impresa di battere il Barca ai quarti, quest'anno il Psg non può che pretendere di ripartire proprio da qui. Ibra e compagni sono candidati alla semi-finale tanto quanto il Barcellona, e la prestazioni di questa stagione testimoniano come un netto rafforzamento del gruppo gli abbia resi ancora più forti, anche se a mio avviso, non è ancora il loro tempo. Se i fenomeni non mancano al club francese, è inevitabile che compagini fluide e rodate da anni come Bayern o club di ben più prestigio come Real e Barcellona sembrino ancora avversari più temibili dei parigini. Ma chi lo sa, magari quest'anno è la volta buona che spenderanno cifre folli con qualche prezioso incasso.. Manchester Utd: fa strano pensare ai Red Devils e dover ammettere che quest'anno non avranno molte chance, ma la stagione che va a chiudersi in questi ultimi due mesi compromette le loro chance di riuscita, specie in un quarto di finale dove tutte le avversarie sono molto forti. Il campionato mai iniziato per gli uomini affidati al nuovo manager Moyes lascia loro tutte le speranze in una Champions da chiudere nella maniera più dignitosa possibile, in attesa di ripartire. Rooney e Van Persie hanno dimostrato di saper ancora fare la differenza, ma perdonatemi in Grecia se dico che l'Olimpiakos non può essere un test attendibile. Visti i disastri in Premier, e qualche giocatore che ora più che mai è alla fine del suo cammino (Giggs immenso), faccio fatica a pensare ad un risultato positivo contro più o meno tutte le squadre qualificate alle final 8. Restano pur sempre i Red Devils, perciò se loro sono i fanalini di coda, ci sarà senza dubbio da divertirsi! Moleskine