Full Milan Jacket è la rubrica di Damiano Fallerini, ogni articolo tratta il post-partita delle gare con protagonisti i Ragazzi rossoneri. Non perderti nemmeno un articolo!

Milan Napoli 0-1.
Quel che conta è che, in definitiva, siamo a -9 dall'Inter,
la prima posizione ad oggi è un dolce miraggio. Il mio scritto di ieri, dove ho portato in scena tutto il mio orgoglio, viene fortificato proprio dalla sconfitta che ci viene inflitta dai partenopei. Infatti ora ci dobbiamo accorgere della grandezza della cavalcata già effettuata, poi intraprendere una lezione di psicologia: restare saldi sulle nostre altezze, non scoraggiarsi. Ma l'entusiasmo si è frenato?
"Oggi torniamo sulla Terra, mister?"
"Non abbiamo perso lo Scudetto oggi, ci è sfuggito da settimane almeno, solo che ora anche la matematica ci ridimensiona".

L'INTER È ASSAI LONTANA
Ieri l'Inter ha affrontato un Torino, diciottesimo e colmo d'assenze, però, però però però! I nerazzuri non erano in giornata.
Infatti, effettuando un evidente possesso palla e subendo anche poco dalla formazione granata ad eccezione di un fortunato palo interno colpito dal brasiliano Lyanco nel primo tempo, Lukaku & Co. parevano imprecisi e poco decisi negli ultimi metri, non riuscivano a ricavarsi i corridoi e le chance cruciali di fronte a Sirigu, eppure sono arrivati i 3 punti tanto necessari per gli uomini di Conte. E qui mi dico: "sullo scudetto c'è scritto già Inter, è il loro anno".
E contro l'Atalanta fu uno il tiro in porta, e, con mio sommo rammarico, furono sempre 3 giovani punticini in più da distribuire sulla classifica di Serie A. La partita degli interisti fu compatta, ben strutturata. Certo che la strategia di Conte funzionò, ma va scritto che gli toccarono i tre punti, un premio molto ampio, davvero. Forse più di quanto costruito quel lunedì? Forse troppo per la prestazione effettuata? La fase difensiva era stata un successo lampante, non si passava di lì! Ma offensivamente... nonostante qualche gran recupero in velocità di Djimsiti, Romero o Toloi sui componenti del duo LuLa, erano poche le conquiste nel territorio bergamasco, eppure è arrivato quel gol di Skriniar a premiare Handanović e compagni.
Ma comunque, certo: l'Inter è avanti al Milan e alle altre non solo in classifica, e probabilmente ciò non sorprende, la squadra era stata progettata per vincere lo scudetto. Rispetto per il Milan, ce lo meritiamo. Erano loro ad avere certi obiettivi. Hanno cambiato passo da troppo tempo, non gli si sta più dietro. È finito l'inverno.

SARÀ IL GIOVEDÌ A DECIDERE
Tornando alla partita di ieri del Milan, si è visto poco di positivo negli ultimi 30 metri di campo. Mancavano i pesi massimi in avanti ma anche l'inventiva e la fantasia, è mancato l'Acquerello dell'artista. La testa era rivolta a Manchester, non sono uno a cui piace attaccarsi alle scuse, ma sicuramente gareggiare in Europa League ha i suoi strascichi rovinosi sul campionato. Dei calciatori sono stati risparmiati, indirizzati verso la panchina, infatti i trequartisti subentrati sembravano assai più concludenti dei tre titolari. Dei giocatori erano stanchi o non al meglio, Kessiè e Calhanoglu su tutti.
Mi tocca discutere del rigore dubbio al minuto 87', sul risultato di 0-1, sarebbe stato certamente favorevole. C'era? Bah, quel rigore si poteva fischiare sì ma... non lo vedo come un penalty evidente ed obbligatorio da assegnarci. Non ne sono rimasto mica scandalizzato.
Gli infortuni, le assenze ci hanno penalizzato, l'avversario era tosto, il Napoli non era da prendere alla leggera, ora sono dei diretti concorrenti a -6 e con una partita in meno, eppure noi un po' ci siamo risparmiati, se giustamente o no lo dirà solo il giovedì. Infatti se passeremo il turno contro lo United, realtà comunque ben complicata, allora il Milan ha avuto i suoi motivi per buttare via questa partita. Seppur le sconfitte non si digeriscono mai, allora, solo allora, accetterò questa serata di domenica 14 marzo. Mi sembrerebbe un buon baratto: la domenica per il giovedì (per gli amici napoletani, non intendo assolutamente dire che senza l'EL il Milan avrebbe vinto certamente.)
Ma "il baratto" si realizzerà? Posso rispondere solo con un "boooh" pronunciato in maniera molto vocalica e sfuggevole. E le vocali si vanno a perdere nell'istante. 

LE PAGELLE
Il controllore dei palloni postali, Donnarumma 6
: sul gol c'è poco da analizzare, è incolpevole. E pronto ad opporsi a Fabián con mani e piedi. Gestisce la sfera in fase d'impostazione e spesso si trova ben al di là dei pali per qualche lettura di copertura, delle uscite. La giornata lavorativa è stata faticosa ma non complessa, il capo può essere tranquillo però, ha svolto i suoi compiti.

Doroteo, Dalot 5: smarrisce il pallone che genera lo svantaggio rossonero. In fase di possesso ha fretta a controllare la sfera. Spessissimo preferisce giocare con il primo tocco invece che gestire il proprio controllo e finisce con il perdere la gestione del possesso. Impreciso e smarrito, perchè tutte quelle sponde, Doroteo?

Il gabbiano Jonathan Livingstone, Gabbia 6: oggi non è necessario volare alti, gli avversari non sono pericolosi sui palloni aerei. Il gabbiano deve osservare con attenzione la trama del gioco avversaria, rendendo il contributo che gli viene richiesto. L' esercizio è sufficiente, la chiusura su Politano in occasione del gol era qualcosa che non gli competeva, infatti era su Fabián la marcatura. Non colpevolizziamo il nostro Jonathan.

Big Tomatoe, Tomori 7: (migliore in campo) Dà il meglio di sè nelle chiusure uno contro uno, lì regge l'urto della spinta avversaria. Macchia la sua partita con qualche imprecisione in fase di possesso ma poco mi interessa. È il migliore. Attento, attentissimo, compie il suo lavoro con dovere e non con fretta. Just nice.

Theo Van Gogh, Hernandez 5: troppo alto in occasione del gol subito, forse però non era una sua responsabilità, con la scacchiera alta in fase di possesso partendo dal basso tali rischi non sorprendono proprio. Causa l'ammonizione di Di Lorenzo prima, poi tocca a Politano. Nel finale chiede un rigore a Fabrizio Pasqua che non lo accontenta. Quando sale non riesce a trovarsi gli spazi, gli strappi sembrano pericolosi, ma forse solo perchè leggiamo Theo sulla maglia e siamo consapevoli di quello di cui è capace. In realtà l' antiallarme di Di Lorenzo non squilla quasi mai. Ma la vera ingenuità è il commento, a partita finita, che pubblica sull'arbitraggio di Pasqua. Gli potrebbe costare una squalifica poco gradita al suo pubblico.

Fedro, Tonali 6.5: il migliore in campo numero 2. Ci racconta una storia con i suoi piedi, si preoccupa della sua domus, protegge il suo territorio alle spalle, è preciso e disinvolto nel tirare le redini del centrocampo di Pioli. Scende tra Tomori e Gabbia, poi sale per aumentare il baricentro, il suo compito è importante. La crescita non è unicamente per l'apprendimento, ma anche nella psicologia. Ormai le sue prestazioni sono positive, cominciamo a vedere le tracce causate dagli scarpini di Fedro, sul terreno di San Siro.

Apedemak, Kessie 5.5: purtroppo è l'immagine di questo Milan. È stanco, è necessario ricaricare il carburante, Pioli lo sostituisce anche ma 67 minuti glieli vediamo. Esce a vuoto in occasione del gol, è affaticato in fase di possesso, si posiziona con ordine in fase di non possesso. Ma la forza di Apedemak è venuta a mancare per questa domenica di metà marzo. Preghiamo di vedere il suo peso giovedì, perchè ultimamente è stato davvero il giocatore in più, imprescindibile ed impressionante. L' uomo nel buio, Meitè 6: non fa male, anche lui ha acquisito fiducia nelle ultime settimane. Deve guardare il campo più di qualche volta per proseguire la gestione della sfera, le sue giocate non sono complicate. Sullo 0-1 un mediano per sostituire Kessiè era necessario forse, ma non era l'uomo che si divicola nel buio dei centrocampisti avversari a dover fare la differenza.

Girella, Castillejo 5: nel primo tempo è mancato. Nel secondo è indietreggiare spesso per mostrarsi a chi vive nell'Ultima frontiera. La sua gara è come quella di una fontana attivata ma senza possibilità idrica: vuole zampillare di certo ma agli occhi di chi passeggia sicuramente la fontana non si nota.Brezza di giugno, Saelemaekeres 6: entra col piglio giusto. Si stringe, si allarga, si dibatte sull'esterno del campo, prova a mettersi in proprio, l'atteggiamento non è certo arrendevole. L'atteggiamento del subentrato è positivo, però molti fantallenatori hanno superato la giornata con il sorprendete 6 di Ospina. Episodi pericolosi non nascono da lui.

Il viandante nella nebbia, Calhanoglu 5: spento, stanco, poche idee. Sperduto, impreciso. Da lui passano molti palloni, appunto passano, poi non tornano, troppi errori e poco altro. Ti sei perso nella nebbia! Eppure guarda giù e il Napoli è proprio laggiù, pensa che prima di ieri era difficile vederlo. Alegría, Diaz 6.5: lo voglio premiare con un 6.5, perchè nonostante che gli sia sfuggito il pallone in un paio di controlli, Brahim Díaz è entrato con lo spirito giusto. Ha tentato di mostrare le proprie qualità, di saltare l'uomo e di creare la superiorità numerica sulla trequarti. Ma veramente... allegria non c'è.

Dera, Krunić 5.5: troppo poco. Si sacrifica in fase difensiva e lavora d'impegno, le giocate sono più a conservare il pallone che a rischiare il progresso di un'azione pericolosa sul nascere. Infatti verticalizza poco, mantiene ciò che ha tra i piedi e piuttosto che inserirsi e seminare scompiglio preferisce rimanere al limite, la squadra si blocca e la retroguardia avversaria è chiusa, giganteggiano i difensori partenopei. (Ah, e comunque Koulibaly è stato strepitoso ieri, dovevo concedergliela una parola) Raptor, Rebić 5: ma che fai? Vorrei proprio sapere che hai detto all'arbitro. Io ho proprio una preferenza per Ante Rebić, infatti è il mio prediletto per spirito e sacrificio, ma no, il rispetto dell'arbitro! Ci lasci senza del tuo prezioso contributo nelle prossime partite, che ingenuità! Il voto è influenzato moltissimo dell'espulsione ovviamente. Per il resto sì che confonde il tocco sulla sfera certe volte, ma la porta la colpisce un paio di volte. È forse, comunque, negli ultimi metri, il più pericoloso di tutto il Milan.

Onda, Leao 5: esce per un infortunio al minuto 79, vedremo come si riprenderà. Non c'è punteruolo nel suo attacco ai centrali napoletani, dona poco alla squadra. Sono 14 partite senza gol, affila le armi e scendi in battaglia presto, cambia le armi se necessario. Poca Onda anche stasera, Maksimović e Koulibaly non perdono l'equilibrio. Il figlio di Freyr, Hauge s.v.

Pioli 5: il Milan stona contro una diretta concorrente per l'accesso alla Champions League 2021/22. La squadra si riposa per Manchester. Un giusto baratto? Se il traguardo viene raggiunto contro gli inglesi allora ti meriterai qualcosa in più nel voto di oggi. Attendo aggiornamenti giovedì. Oggi poco, la squadra è gravemente insufficiente.

 

Damiano Fallerini