Full Milan Jacket è la rubrica settimanale di Damiano Fallerini sul mondo rossonero. Non perderti nemmeno un articolo!

Oggi, 14 febbraio 2021.
"Dove è il Milan?" Il Milan non c'è, come se non fosse proprio sceso in campo. Sono infuriato e perplesso. Perchè tutto ciò? Non c'è una spiegazione. A questa debacle non si può assegnare alcuna giustificazione, nè una qualche motivazione.
C'è un motto semplice ed informale che meglio esprime l'andamento del match: "siamo stati presi a pallonate". Il Milan rimane a guardare per tutti i 90 minuti lo Spezia di Vincenzo Italiano, una formazione che in questo sabato sera, nonostante l' assenza del capocannoniere della squadra e quindi del calciatore più importante, Mbala Nzola, nel reparto più avanzato, pare sempre avere dozzine di soluzioni per scardinare la difesa rossonera. Lo Spezia gioca con intensità, alto, compie un pressing costante, non si nasconde dietro il classico catenaccio da neopromossa, piuttosto ostruisce le linee di passaggio possibili per i Diavoli rossoneri.

Il Milan resta a guardare il talento di Agudelo, migliore in campo, che continuamente si muove tra le linee davanti la difesa, poi rimane in balia di Estevez e Maggiore che, prepotenti, comandano il gioco a centrocampo, non è nemmeno capace di preoccupare una volta i puntualissimi difensori Erlić ed Ismajli.
I Diavoli sembrano irriconoscibili, non sono minimamente propositivi, si affidano ai lanci lunghi, non hanno la solita grinta e pare anche meno l'impegno. Il centrocampo è vuoto, non c'è densità. Allora si prova a sfondare sugli esterni, ma si finisce per chiudersi da soli nelle zone più laterali del campo. I nostri sono sofferenti e passivi, mancano di reattività e gli riesce poco e niente.
Ci sono poche analisi da compiere. Questa partita non ha un perchè. Non è una sconfitta da cui imparare, è solo un segnale da cui ripartire. Di non sottovalutare l'avversario lo sapevamo già, ma non lo abbiamo messo in pratica. Nonostante la sconfitta della Juventus e gli stimoli che avevamo per aumentare il distacco in classifica, abbiamo giocato una partita scialba. Gli inesistenti, in numero, tiri in porta del Milan dimostrano come non ci sia alcuna ragione nella sfida di questo sabato sera, non è comprensibile questa prestazione. Raramente quest'anno qualcosa mi aveva ricordato il Milan di 2-3 anni fa, con lo Spezia ho visto qualcosa di peggio di quel gruppo superato e passato.

Il Milan non è sceso in campo, abbiamo visto la peggior prova della nostra Serie A 2020/21, senza alcun dubbio. Ha ragione Pioli quando esclama che la sconfitta è meritata. In Milan-Genoa qualche tentativo c'era stato almeno. Questa volta? Blackout totale. Non c'è altro.C'è solo da ribadire, con insistenza, quanto di buono ci sia nella prestazione dello Spezia di Vincenzo Italiano, una squadra coraggiosa che in questo weekend ha saputo sorprendere tutt'Italia, affrontando un avversario sulla carta favoritissimo e primo in classifica, non concedendogli alcuna pausa all'interno della gara, pressando tenacemente davanti alle telecamere dello stadio Alberto Picco di La Spezia, per 90 minuti interi, la manovra degli sfidanti. Merito allo Spezia, ci hanno surclassato. Nessuna giustificazione.

PAGELLE
Donnarumma 6:
compie una parata importante ad inizio partita su Riccardo Saponara. Sui gol è incolpevole, può solo osservare la sfera entrare in rete, amaramente.

Dalot 4.5: disattento, si fa saltare più volte dagli avversari, rischia ingenuamente di causare un rigore ma viene graziato dalla fortuna, infatti il fallo è fuori area, fa rimpiangere davvero Calabria. Bocciato.

Kjaer 6: fa il suo compito, soccorre i compagni nei raddoppi, pronto più volte ad allontanare di testa i pericoli causati dai liguri. Il risultato è amaro ma lui è sufficiente.

Tomori 6.5: chiude le scorribande avversarie più volte, entra benissimo, ha grinta. Dá un segnale importante a Pioli che probabilmente lo schiererà titolare in Europa League.

Romagnoli 5: in chiara difficoltà per tutta la partita, non dirige la difesa come gli si chiede, lui delude. Contro lo Spezia è "uno dei tanti".

Theo Hernandez 5: da una sua palla persa nasce l' 1-0 di Maggiore. Si propone più volte davanti ma non preoccupa mai Vignali. Ovvio che questo non basta ad un terzino come lui.

Bennacer 4.5: non volevo che tornasse così da titolare, si nasconde per tutta la partita e sembra essere indietro nella preparazione atletica. Non riesce a gestire i palloni che gli vengono consegnati, in fase di non possesso fornisce poco.

Meitè 5.5: sicuramente non entra bene dentro la partita ma era complicato immaginarsi un suo ingresso diverso, infatti il centrocampo era già perdente da troppi minuti.

Kessie 5: nel primo tempo si inserisce nell'area di rigore avversaria più volte, purtroppo è sempre inefficace. Nel secondo tempo soccombe, sconfitto.

Saelemaekeres 5: non riesce a rendersi pericoloso, costantemente sotto controllo dei laterali avversari. Anche Alexis fa troppo poco. Castillejo s.v.

Calhanoglu 4.5: impalpabile e sempre in ritardo nei movimenti. Subisce la potenza fisica degli avversari, non ricorda minimamente il numero 10 che siamo abituati a vedere solitamente.
Hauge s.v.

Leao 4.5: timido e nascosto nella manovra, mi ha ricordato il peggior Leao di qualche mese fa. Lui è lo specchio della partita del Milan, infatti è assente.

Mandzukic 6: poteva fare davvero poco dal momento del suo ingresso in campo. Non riesce a centrare la porta con un colpo di testa pericoloso al 91', unica azione degna di nota in tutto il match. Non me la sento di bocciarlo.

Ibrahimovic 5: non riesce nemmeno Ibra ad imporsi contro i difensori dello Spezia. Sebbene non viene supportato dai compagni, la sua gara è certamente insufficiente.

Mister Pioli 4: alla squadra è mancato molto, la mentalità è irriconoscibile. La squadra è innocua, subisce per tutti i 90 minuti lo Spezia, un avversario per cui i 3 punti dovevano essere un imperativo, perde ingiustificatamente senza mai imporre il proprio ritmo.

 

Damiano Fallerini