Full Milan Jacket è la rubrica di Damiano Fallerini, ogni articolo tratta il post-partita delle gare di campionato con protagonisti i Ragazzi rossoneri. Non perderti nemmeno un articolo!
(Ho deciso che in Full Milan Jacket, da oggi, lascerò più spazio alle mie pagelle, sicuramente più interessanti e divertenti, poi meno parole alle analisi, che mi sembravano troppo lunghe e compassate).

Doveva essere una gara impegnativa, almeno secondo le aspettative. C'era da preoccuparsi per l'ostacolo Verona, c'era da soffrire e da spaventarsi obbligatoriamente, bastava leggere le assenze, c'era da stringere i denti.
Eppure non è stato così. Hellas Verona Milan 0-2.
Con tutta onestà il Milan ha tenuto il campo per 90 minuti con ordine, i ritmi sono stati blandi, il migliore in campo per gli avversari è stato addirittura Dimarco dalla panchina, protagonista di qualche incursione negli ultimi 10 minuti, gli altri non si sono fatti vedere. Insomma la partita è stata gestita in modo tranquillo e saggio dai nostri uomini, che sono stati superiori dal punto di vista fisico, oltre che in quello tecnico, rispetto alla squadra di Jurić, che raramente fornisce prestazioni simili. Infatti il Verona è una squadra lucida e ben preparata mentalmente, di solito, strano come ieri l'alchimia gialloblu non abbia funzionato.
Infatti la mia professoressa di inglese mi insegnò: "guai a non distinguere gli errori dagli orrori!". Qualche errore tecnico di troppo da parte del Verona ieri, ma i ragazzi di Jurić si possono giustificare, è stata splendida la loro stagione finora. I cervelli di Verona possono dire, nella loro scuola, di aver compiuto una brillante volata fino ai 38 punti e sopra l'ottava posizione, tu chiamalo poco ed io ti vengo a parlare, caro amico!
Ora non che ci si debba esaltare per questa vittoria che certo è importante, ma... merito a Pioli che ha saputo gestire una squadra ferita dal Morso del Pitone di Milanello, plasmare questa squadra con parecchi infortunati, ha saputo trionfare gestendo anche delle forze impetuose da far riposare in panchina per affrontare il Manchester United, avversario che ha appena sconfitto l'altro grande Manchester, il City, proprio ieri per 0-2. Sì ma, questo Pitone ci costa caro! Quanti infortuni muscolari ed affaticamenti... Questo Pitone sciagurato aveva colpito nei giorni scorsi: Calhanoglu, Rebić, Ibrahimović, Theo Hernandez, Tonali, Bennacer e Mandzukic, assenze non leggere, eppure...
Dera Krunić e Dalot sono stati super protagonisti con due prodezze che difficilmente scorderemo, il primo scaglia una punizione chirurgica sotto l'incrocio dei pali alla sinistra di Silvestri, incolpevole. Il secondo, il nostro terzino portoghese che io chiamo "Doroteo", accentrandosi verso destra conclude una prodezza balistica sotto l'altro sette, non dopo aver ingannato i difensori di Jurić con una furba finta di corpo. La gara come ho detto è stata blanda, si è giocata a ritmi bassi.
Lì il Presidente è stato da 7.5, migliore in campo, Franck Kessie era "l'uomo-ovunque". L'ivoriano è stato mostruoso davvero, è difficile giudicare dove stesse giocando, partiva sul centrodestra ma spesso si muoveva anche sul centrosinistra, era dove ce ne era bisogno. Era lui! Il nostro Apedemak, la divinità nubiana della guerra che nel tempio di Naqa viene dipinto come un leone avente tre teste e quattro braccia!
"Sono il signor Franck Kessiè e risolvo problemi".
"Ok, Presidente".

LE PAGELLE
Il controllore dei palloni postali, Donnarumma 6:
ho temuto l'infortunio, ma era poca roba, Gigio sta bene. Guarda. Guarda dal suo Trono di pali la partita. Personalmente poteva fare qualche passo in avanti prima dell'incerto colpo di testa di Tomori, che sembrava preoccupato dal rimbalzare del pallone già da qualche minuto, ma questi... questi sono dei dettagli microscopici che non dovrei nemmeno nominare. Ok, Gigio, ok. Continua a guardare.
Trottola nolaniana, Calabria 6.5: c'è da spingere i primi 20 minuti, crossare fa male al trio difensivo dei gialloblu, ma fa male anche ai nostri attaccanti, poco pericolosi sui palloni aerei anche se i lanci appaiono ben piazzati per forza e precisione. Con il passare dei minuti lo vediamo girare meno del solito, non si prende eccessivi rischi, una volta giunto il vantaggio preferisce la prudenza al giochino dell'attacco. La Trottola nolaniana gira, ma è fuori dall'inquadratura del regista, voi sporgetevi un poco e la vedrete girare, Calabria è parsimonioso su Zaccagni ed anche sui nuovi entrati del secondo tempo. C'è da stare tranquilli.
Tavolo n.13, Romagnoli 6.5: l'ho chiamato Tavolo n.13 già da qualche puntata, quindi, state tranquilli, non scherzerò sul fatto che al tavolo n.13 hanno ordinato una Lasagna n.92. Non mi piace il brivido, Romagnoli fa di tutto per far rispettare questa affermazione. Dirige la difesa da Capitano per tutto la partita. Se la difesa ieri ha funzionato, per la verità è stato merito anche del centrocampo, ma i due difensori centrali sono stati ligi al dovere.
Big Tomatoe, Tomori 6.5: dai primissimi minuti avrei immaginato, nonostante qualche difficoltà ben visibile del centrocampo scaligero, un paio di duelli più intensi tra Big Tomatoe e Kevin Lasagna. Quella piccola incertezza al minuto 9'? Me la sono dimenticata! Forse non so, perchè il resto della partita è stato puntuale e preciso nella marcatura? Goooood job, my friend!
Doroteo, Dalot 7: il gol di cui ho scritto sopra è sorprendente. È diligente ed educato. Corre con ordine, è disciplinato nel pressing. Il voto di oggi è alto, sicuramente aumenta il valore numerico della cifra per la rete segnata al minuto 50'. Insomma, che mi lamento di Dalot?
Apedemak, Kessie 7.5: leggere sopra la mia ode per Kessié, è il migliore in campo. Cosa posso aggiungere? Tameze era un avversario coraggioso, Veloso un calciatore con delle idee precise e scritte chiaramente. Ma Kessié corre con una costanza tremenda. Non accelera e non diminuisce mai la costanza del passo. Una corsa continua, se non si ferma il Presidente non si ferma nemmeno il centrocampo. Allora tutto funziona ed è ampio il merito: l'Hellas Verona ha trovato un ostacolo importante per affacciarsi in area di rigore. Perché c'è Frank.
L'uomo nel buio, Meitè 6.5: lavora nella Terra di Mezzo, e nel centrocampo è prezioso nel recuperare, partire, passare, ricevere le consegne, ripartire, indietreggiare eccetera eccetera. Spegne la luce agli uomini del Verona, questa è un'ottima prova, spero che potrò rivederla, ma non in una replica di Verona-Milan su Sky Sport. Avanti tutta!
Brezza di giugno, Saelemaekeres 6.5: nel primo tempo c'è, ma... interpreta una partita con troppo calcolo e misurazione, i suoi stop a seguire sembravano sempre il nascere di qualcosa, eppure non era così. Erano il primo tocco sul pallone, il secondo era un passaggio molto scontato. Insomma, un compitino. Nel secondo tempo si mette in moto e va, va, va per la fascia. Suo l'assist sul secondo vantaggio e lì diventa grazioso il suo muoversi sulla fascia.
Dera, Krunić 7: interpreta la partita in modo differente da tutte le altre opzioni sulla trequarti. Il gol è bello. La partita è funzionale al gioco del Milan. Aiuta la squadra, si sacrifica e si adopera l servizio di mister Pioli. Dera è una nota positiva da suonare per 90 minuti interi.
Girella, Castillejo 6.5: lo morale è sempre quella, vorrei cominciare sempre così con Samu. Fa quello che serve, è propositivo, ma proprio tanto tanto. La sua partita non è caotica. Cambia la fascia e la posizione ma lui interpreta bene, Pioli può essere soddisfatto. Il figlio di Freyr, Hauge s.v.
Onda, Leao 5:
molti gli hanno dato 5.5, l'avrei potuto fare io, ma... preferisco distaccarmi dal voto apparso in generale sui giornali. Si muove poco, soprattutto nel primo tempo. I palloni che tocca non sono brividi per la linea difensiva ma spesso appoggi persi. Sembra un po' spaesato. Certamente non il miglior Rafael Leao quello visto nelle ultime gare.
Mister, Pioli 7: buona questa mister, hai preparato bene la gara ed i 3 punti erano necessari! Preparare le valigie per Manchester, consapevoli di partire come sfavoriti? Noi in Inghilterra daremo ciò che possiamo offrire!
Avanti tutta ragazzi!

Damiano Fallerini