Napoli favorito, ma occhio a questa Fiorentina, in forma e con il "dente avvelenato": questa l'estrema sintesi del match di cartello della quarta giornata di Serie A, in programma allo stadio "San Paolo" il prossimo sabato alle 18.

I toscani sono in grande spolvero. Nonostante i sei punti messi in cascina finora siano arrivati attraverso due sfide non proibitive (6-1 al Chievo e 1-0 all'Udinese, entrambe in casa), gli uomini di Pioli hanno comunque messo in mostra una forma fisica e un'organizzazione di gioco invidiabili. E che la stagione scorsa avevano dimostrato solo a sprazzi. Quest'anno la musica sembra diversa; ed è quasi obbligatorio che lo sia: vedere una società blasonata come la Fiorentina fuori dall'Europa per il terzo anno consecutivo farebbe scalpore. 
Nelle ultime ore hanno fatto ritorno, seppur alla spicciolata come da consuetudine, i 12 calciatori impegnati con le rispettive Nazionali: un numero considerevole, che dimostra quanto la dirigenza toscana - nonostante la pioggia di critiche cadutale addosso proprio da gran parte del tifo della "Fiesole" - non abbia fatto poi così male nella costruzione di una rosa, alla prova dei fatti (e del campo), molto competitiva. 
Tra i nazionali di ritorno figura anche il polacco Dragowski, che contro i partenopei avrà probabilmente una delle ultime chance per dimostrare il suo valore e per giustificare le aspettative molto alte riposte in lui. Il ragazzo di Bialystok - sulle cui qualità tecniche, Pioli e Rosalen López (il preparatore dei portieri) credono ciecamente - verrà chiamato in causa per sostituire Lafont, il titolare, che ha riassorbito in soli 9 giorni l'infortunio al bicipite femorale: un tempo record, ma non c'è voglia di rischiarlo, visto che infortuni di questo tipo vanno curati completamente onde evitare ricadute.

Per il resto, Pioli confermerà in attacco Pjaca-Simeone-Chiesa: un tridente, in prospettiva, tra i più forti e meglio assemblati in circolazione. Certo, ma quali prospettive possono avere i tre a Firenze? Il croato è in prestito dalla Juventus, tra l'altro con possibile recompraFederico è ambito dai migliori club italiani, e non poteva essere altrimenti, essendo lui stesso uno dei più forti calciatori nostrani; situazione analoga a quella di Giovanni Simeone, che ha esordito in Albiceleste segnando e che ha ricevuto offerte irrinunciabili da due top club europei. Vedremo.
Ma se è vero che i Della Valle vogliano riportare la Fiorentina ai fasti di un tempo, non devono prescindere dalla conferma di calciatori così giovani e già così forti: andrebbe perciò rispedita al mittente qualsiasi offerta per Chiesa e Simeone.
A centrocampo esordio stagionale per la vera sorpresa della passata stagione, quel Veretout che tanto bene aveva fatto da mezzala d'inserimento, e che ora verrà dirottato davanti alla difesa per due ragioni: sopperire alla dipartita di Badelj e, contemporaneamente, fare spazio al brasiliano Gerson, proveniente in prestito dalla Roma. Un prestito che grida ancora vendetta dalle parti del "Franchi". Ma le prime, convincenti prestazioni in maglia viola dell'ex Fluminense stanno pian piano facendo cambiare idea ai tifosi. Si prospetta comunque un ampio turnover da parte di Pioli, visto che mercoledì la Fiorentina sarà di scena a Genova per il recupero contro la Sampdoria.
A proposito, è delle ultime ore il duro comunicato dei gruppi di tifo organizzato dei blucerchiati, nel quale gli ultras fanno sapere che diserteranno la partita ed esortano pure il resto dello stadio a fare altrettanto. In effetti, sebbene sia una scelta drastica, non hanno tutti i torti: com'è possibile far recuperare una partita di Serie A - che coinvolgerà 20 mila spettatori - alle 5 di pomeriggio di un giorno feriale, dopo ciò che è successo alla povera Genova? Tra l'altro, leggendo il comunicato, si fa riferimento anche al "Salone Nautico" in programma il prossimo 20 settembre, un evento che porterà nel capoluogo ligure molta gente e che creerà ulteriori problemi ad una viabilità già di per sé compromessa. 

E dal punto di vista delle polemiche legate allo stadio, a Napoli non se la passano di certo meglio. Contro la Fiorentina lo stadio sarà mezzo vuoto (sono stati venduti meno di 10 mila tagliandi in prevendita), a causa della politica - che in molti hanno definito "anti-ultras"- portata avanti da Aurelio De Laurentiis. Il quale ha deciso di aumentare il costo di un biglietto in curva fino a 35 euro, scatenando la (comprensibile) furia dei supporters partenopei.
La cocente sconfitta di "Marassi" contro la Sampdoria; l'addio di Sarri e le continue "frecciatine" a distanza che il tecnico toscano e ADL si lanciano; la delicatissima questione stadio (a causa dei lavori a rilento al "San Paolo", c'è la clamorosa possibilità di giocare a Bari le gare di Champions): tutti problemi, questi, che minano la stabilità e l'armonia in casa Napoli e che danno alla Fiorentina la reale speranza di poter compiere un'impresa, ossia di vincere in un campo ostico, agganciando così in vetta la Juventus e riaccendendo un duello ad alta quota e tra acerrime rivali, che dalle parti della Fiesole non si godevano da un po'.