Fiorentina-Juventus è un derby, ma tra due città lontane 400 km. A dividerle non solo la geografia, ma la storia. Oggi però in palio c’è il futuro: la salvezza per i Viola e la Champions per i bianconeri. E pensare che solo qualche giorno fa il disegno Superlega rischiava di cancellare 100 anni di rivalità.

Se la Superlega fosse andata in porto, che fine avrebbe fatto Fiorentina-Juventus? Nell’ipotesi (improbabile) dell’esclusione della società bianconera dal Campionato di Serie A, le due squadre non si sarebbero più affrontate. Nell’ipotesi (più realistica) di una Juventus ammessa al Campionato nazionale, lo scenario sarebbe stato forse peggiore: la morte di ogni rivalità, di ogni significato. Plausibile, infatti, che con le partite infrasettimanali della Superlega e non essendo obbligata a “guadagnarsi” l’Europa, contro la Fiorentina la Juventus avrebbe schierato la squadra B. Ma non è così che Davide vuole battere Golia. Anche perché Davide ha già dimostrato di poter battere Golia nel suo assetto migliore. E non troppo tempo fa. È il 22 dicembre 2020: la Fiorentina vince allo Stadium per 0-3. Ma partiamo dall’inizio.

Le tappe della rivalità. È il 1928. Nasce la Serie A e con lei la rivalità tra Fiorentina e Juventus. Nella stagione '28-'29 si decide di formare un'unica Divisione Nazionale, con due gironi da 16 squadre: le migliori 8 di ogni gruppo costituiranno dall'anno successivo la Serie A, le altre andranno in B. Per mettere insieme 32 squadre però la Figc deve ripescarne alcune, tra cui la Fiorentina, che finisce nel girone della Juve che batterà la Fiorentina con un sonoro 11 a 0.
E’ il 1982. Più di 50 anni dopo è ancora Fiorentina-Juventus, in palio questa volta c’è lo Scudetto. La Viola è in testa alla classifica, ma la spunta la Juve negli ultimi 90’ della stagione, tra le polemiche: a Cagliari la Fiorentina si vede annullare il gol di Graziani (finisce 0-0); la Juventus invece vince a Catanzaro grazie al rigore di Brady.
Nel 1990 poi la rivalità si sposta in Europa, in finale di Coppa Uefa. All'andata a Torino i bianconeri vincono 3-1. Anche qui tra le polemiche: l’arbitro convalida il gol del 2-1 di Casiraghi nonostante un presunto fallo su Pin. Al ritorno finisce 0-0 e la Coppa va a Torino. Così come Roberto Baggio che (si scoprirà all’indomani della finale) la stagione successiva avrebbe vestito la maglia bianconera.
Fino alla storia recente. Il 5-0 inflitto dalla Juventus del primo scudetto Conte nel 2012, subito vendicato la stagione successiva dalla Viola con un roboante 4-2 (tripletta di Giuseppe Rossi); oppure il 3-0 del dicembre 2018, con il decimo gol in maglia bianconera di Cristiano Ronaldo (alla sua prima stagione alla Juve). Fino all’ultimo 3-0, sempre a dicembre, sempre a Torino, ma questa volta a favore della Fiorentina.

Manca un’ora al prossimo Fiorentina-Juventus: i bianconeri vogliono vendicare l’umiliazione dell’andata e dimenticarsi (per 90 minuti) del terremoto che li sta sconquassando dall’interno; i Viola vogliono battere i nemici di sempre, in nome di quel Davide (nome che ha più di un significato a Firenze) che vuole giocarsi la sua chance di battere Golia.

Chiara Saccone