Sono già passati 2 mesi e qualche giorno dal ritorno di Cesare Prandelli sulla panchina della Fiorentina, e, dopo un inizio complicato (1 punto nelle prime 4 partite), la squadra viola ha iniziato ad "ingranare", vincendo 2 partite (quella bellissima contro la Juventus e quella di domenica scorsa contro il Cagliari), pareggiandone 3 e perdendone solo una a Roma contro la Lazio nelle ultime 6. 
Oltre che i risultati e i punti (gli aspetti fondamentali), la "viola" ha iniziato ad intraprendere un percorso di crescita sia a livello collettivo che individualmente e diversi ragazzi hanno iniziato a trovare continuità di prestazione (in primis Dusan Vlahovic... un solo gol nelle prime 12 giornate, e ben 5 nelle ultime 6), oltre che il senso di appartenenza (aspetto che Cesare ha sottolineato fondamentale fin da subito), che prima, evidentemente, mancava.
Tatticamente non è cambiato nulla rispetto alla precedente gestione tecnica... 3-5-2 era e 3-5-2 è rimasto (tranne nelle prime 4 panchine di Prandelli, nelle quali la squadra aveva alternato diversi schemi), ma la squadra ha ritrovato quella solidità che la contraddistingueva nella passata annata con Beppe Iachini e che aveva perso all'inizio di questa. Il gioco non è ancora spettacolare, ma anche quello è in fase di costruzione (il secondo tempo della gara di coppa Italia contro l'Inter ne è l'esempio), quindi basterà aspettare. C'è ancora comunque molto lavoro da fare, ma la strada intrapresa è quella giusta(alla faccia di chi voleva cacciare il buon Cesare già dopo la sconfitta con il Benevento...).
Sicuramente oltre la mano del mister sarà fondamentale anche quella della società in questo periodo... Ieri, infatti, il presidente Rocco Commisso è tornato finalmente in Italia e nel suo periodo di permanenza avrà diversi "conti in sospeso" da risolvere... il centro sportivo, la questione stadio... e il mercato. Sì, perché questa squadra ha comunque bisogno di qualche innesto. Tanti tifosi e testate giornalistiche stanno già sottolineando il fatto che fino ad oggi, 15 gennaio, non sia stato ancora ufficializzato un innesto e che il DS Prade' abbia pensato solo a vendere, e possono anche avere ragione se guardiamo la classifica... ma in una rosa di 28 giocatori dare precedenza alle cessioni non può altro che essere un obbligo. In questi 15 giorni hanno salutato Firenze Cutrone(tornato in Inghilterra), Lirola(direzione Marsiglia), Duncan(Cagliari), Saponara(La Spezia), e ben presto toccherà anche agli altri "esuberi" (il primis Eysseric e Montiel).
Da monitorare anche le questioni Pulgar e Kouame (quest'ultimo più vicino alla permanenza che alla cessione, a meno di offerte da 20 milioni). Eh già, non pochi giocatori...

Adesso, a 16 giorni dalla fine del mercato, la società penserà anche alle entrate, che saranno mirate e pronte alla "causa viola"(si spera). Se facciamo il giochino dei numeri, a questa squadra per il 3 5 2 manca un esterno destro(si parla di Conti del Milan. L'accordo con l'ex Atalanta c'è già, ma bisogna trovarlo con il Milan... la squadra rossonera chiede un prestito con obbligo di riscatto a 9/10 milioni, la Fiorentina per ora si ferma a 6/7... si tratterà), un regista(il sogno è Torreira... ma, ripeto, è un sogno) e un attaccante... e qui si apre il dibattito... meglio comprare un vice-Ribery o un vice-Vlahovic? Tuttavia tutto si lega a Kouame... se il ragazzo ex Genoa verrà visto come una prima punta (cosa che per me non è...) la viola opterà per un vice-Ribery, se invece verrà considerato seconda punta (ruolo che più gli si addice, a mio punto di vista) allora si cercherà un vice-Dusan, e se dovesse andare via l'ivoriano forse tutti e 2(difficile)... e non dobbiamo dimenticare la "carta" Callejon. Lo spagnolo fino ad oggi è stato un errore tecnico e tattico della scorsa sessione di mercato, ma, stando alla sua ottima prestazione contro il Cagliari nell'ultimo turno, se dovesse piano piano entrare negli schemi dell'allenatore non è da escludere che possa essere uno dei leader nella 2ª parte di stagione della Fiorentina... del resto conosciamo tutti i valori e le qualità del grande esterno ex Real e Napoli. È ovvio che il suo inserimento in pianta stabile nella formazione titolare porterebbe l'ex CT della nazionale a dover optare per un cambio di modulo dato che nel 3 5 2 José non ha ruolo preciso... 3 4 3?
Potrebbe essere una idea, ma questa squadra in questo preciso momento non ha ancora le giuste sicurezze per optare per un cambio tattico simile. In un futuro prossimo se ne riparlerà, però adesso è giusto dare tempo al tempo(in più il passaggio dal 3-5-2 al 3-4-3 escluderebbe l'arrivo di un regista).
Sicuramente oltre le uscite e le entrate c'è da pensare anche ai rinnovi di contratto dei "Top". Milenkovic, Pezzella e Vlahovic. I primi 2 scadono a giugno 2022, il terzo a giugno 2023. Per i 2 centrali la questione è molto semplice... rinnovano entro fine stagione? Restano. Non rinnovano? Vanno via. E io credo che sia più probabile la 2ª opzione. Sia il serbo che l'argentino stanno disputando la loro 4ª stagione in maglia viola, e nel calcio di oggi può starci aver voglia di cambiar aria dopo così tanti anni. Mi dispiacerebbe molto cederli, però capirei entrambi. Comunque vada la Fiorentina si è tutelata prendendo ad agosto Martinez Quarta, un prospetto con grandi potenzialità, e in estate arriverà qualcun altro. Sicuramente è obbligatorio, o meglio, legittimo, che una società con delle serie ambizioni, a 3 anni dalla scadenza di contratto di un giovane con grandissime prospettive, abbia tutto l'interesse nel rinnovargli il contratto. Dusan ha avuto fino ad oggi tanti alti e bassi, e ne avrà ancora molti(ha 20 anni...), ma sul valore e le potenzialità non si discute. Il Serbo e Castrovilli dovranno essere due dei protagonisti della Fiorentina del futuro se si avrà l'intenzione, come sentiamo dire, di costruire qualcosa di veramente importante(non a caso sulla schiena hanno la "9" e la "10", non due numeri qualunque a Firenze), e proprio per questo i contratti devono(e dovranno) essere allungati. Il giovane pugliese ha un contratto fino al 2024, e sicuramente ben presto si dovrà rivedere anche il suo, ma prima precedenza al centravanti e, se credono nel progetto, ai due difensori. C'è tanto lavoro nell'agenda viola, e tutti questi aspetti andranno risolti in un modo o nell'altro.

Di errori in buona fede in questi 18 mesi ne sono stati commessi molti, ma l'importante sarà dimostrare, da qui in avanti, di averli capiti e crescere "step by step" con concentrazione e determinazione per costruire un futuro degno per uno dei club più importanti della storia del calcio italiano, e che da oramai troppi anni vive nella mediocrità o nell'anonimato, dimensione che non le appartiene.
Come ho scritto prima, "step by step", e il prossimo step sarà la partita di Napoli di domenica.
AVANTI FIORENTINA!