Nella nottata tra il 24 e il 25 è arrivata la conferma dal programma Calciomercato: l'Originale di Sky, e, indipendentemente dall'ovvio scetticismo sulla notizia da parte del popolo viola, sembra che la situazione sia arrivata a un punto di non-ritorno, tanto da spingere il dirigente viola Pradè a letteralmente spalancare la porta ad una possibile offerta della Juventus, che non ha grandi rapporti con Commisso, presidente/proprietario dei Viola. Ma Rocco, è pur sempre un uomo d'affari, e visto il comportamento del suo calciatore di punta ha scelto di cederlo, nonostante le tante critiche, ai suoi rivali. Scelta che, dal mio punto di vista, è correttissima.

Del resto, la possibilità di cedere Vlahovic a prezzo pieno a gennaio ha stuzzicato a lungo la gola del Patron Viola, che sicuramente, andrà a re-investire i circa 75 milioni (queste le cifre di cui parliamo) la prossima estate, vista la difficoltà di trovare dei giocatori di grande qualità disposti ad abbracciare il progetto, in quesa ultima, più accesa che mai, settimana di mercato. Oltre questo quella del magnate italo-americano è anche una forte dimostrazione di quanto la Viola stia crescendo come società, scegliendo di mettere davanti ai singoli la tranquillità dello spogliatoio e dell'allenatore, vero perno di questa viola, Vincenzo Italiano.

Dunque, nonostante con la massima franchezza, avessi preferito un possibile sbarco alla Fiorentina di Patrick Schick (comunque possibile in estate, a meno di clamorose prestazioni da parte del nuovo innesto per l'attacco viola), il nome di Arthur Cabral mi intriga.
Il ragazzo, 24enne brasiliano ex-Palmeiras, si è messo in mostra nelle pasasate stagioni in Svizzera col Basilea, e quest'anno è definitivamente esploso, con all'attivo, in stagione, 27 goal e 8 assist in 31 presenze. Numeri straordinari, da campione. Vorrei specificare in oltre che 14 di questi goal, sono stati realizzati al di fuori dei confini nazionali, quindi nelle qualificazioni e nella fase a gironi della UEFA Europa League, che è proprio l'obbiettivo della Viola. Tecnica e fisico, un mix perfetto di giocate "alla brasiliana" e colpi da vero numero 9, che potrebbe esaltarsi in un contesto tattico come quello di Firenze. Scelto anche per la similitudine tecnica-tattica con il serbo, dovrebbe arrivare a Firenze nei prossimi giorni (offerta d oggi pari a 14 milioni, più 2 di bonus), quando Vlahovic avrà finalmente firmato il suo contratto con la Juventus, levando il fardello delle continue voci dalla testa dei dirigenti Viola, lasciando forse anche senza le sue pesantissime cifre la squadra che lo ha reso grande. C'è anche la possibilità che fallisca con le vesti bianconere, seppur minima, perchè nonostante le sue doti evidenti, c'è da sottolineare il basso rendimento offensivo della squadra di Torino, che, a parere mio e di tanti altri, non è dovuto al tanto odiato Morata, che probabilmente partirà verso lidi già noti come quegli spagnoli, ma bensì all'assenza di gioco offensivo nelle idee di Massimiliano Allegri, motivo per cui anni fa fu esonerato, interrompendo il suo ciclo vincente. Non voglio però criticare in anticipo certe mosse di mercato, e, mai come in questi casi, si può dire che la Juve abbia piazzato un gran colpo. Ma in molti casi, sono questi i giocatori che rischiano di finire come dei flop, e di esempi ne abbiamo a bizzeffe, Jovetic e Kalinic tanto per fare due nomi.