Il Campionato è finito. I giochi sono praticamente fatti per lo scudetto.

Sono fatti per le coppe europee  che non registrano più presenze italiane.

Son quasi fatti per la Coppa Italia, che non vede protagonista (neppure quella), la Juventus.

Un giudizio globale di bacheca non permette a chiunque abbia criterio, di giudicare fallimentare una stagione conclusa con uno scudetto ed una Supercoppa.

Le speranze erano dichiaratamente altre, ma non si può sempre vincere.

Il problema resta a mio avviso un altro : cosa sarà DOMANI ?

Il club Juventus si fregia (giustamente) di essere all'avanguardia organizzativa ed imprenditoriale del calcio moderno.

Stadio di proprietà,  "villaggio" dedicato, che pare destinato a diventare un paese, centro Medico di alto livello, sistema di merchandising rinnovato, rinnovo dei loghi e della maglia rappresentano gli elementi più significativi del versante preparativo.

Almeno, questo è quanto ci vogliono far credere, chiedendo ad ogni tifoso anche incrementi robusti degli introiti economici (prezzi di abbonamento elevati, gadget dai prezzi spropositati, partendo dalle maglie, e così via) per poter sostenere lo sforzo.

Ma, in realtà,  COSA possiamo sperare OGGI dal nostro domani ?

La nostra dirigenza (Presidenza a parte, che è correttamente una proprietà,  al netto delle questioni interne di Casa Agnelli) non è così in solida tradizione:  Il Sig. NEDVED, grande figura storica ed ottimo calciatore, è  figura più rappresentativa che pratica.

Il Sig. PARATICI, privo dell'alter ego MAROTTA, deve ancora dimostrare la propria capacità gestionale al comando solitario.

Lo staff Medico ha una sua rappresentanza valida, onorata e solida in campo, ma quasi sempre i ragazzi, all'occorrenza, sono portati a curarsi altrove,  per le vie del mondo. 

Chi decide ?

In panca,  nessuno di noi sa cosa potrà accadere e, indipendentemente dalle idee personali che non contano nulla, la permanenza di Allegri è tutt'altro che scontata.

Nel caso, poi, di una sua sostituzione, non esiste il nome di un "delfino" sicuro.

Per quanto riguarda la squadra, son parole sue, RONALDO resta.

E meno male ...

Ed il resto della rosa ?

Facciamo con uno sforzo salvo il portiere polacco; la difesa è da rifare.

Chiellini, grandissimo, ma logoro.

Bonucci è  quel che è. 

Rugani non è pervenuto a rappresentare una ossatura irrinunciabile.

Cancelo e Sandro un giorno in vendita ed uno no.

Tacciamo del centrocampo, in cui NESSUNO pare sicuro ed inamovibile, salvo, forse, il giovane Bentancour, che non ha ancora le physique di rôle.

All'attacco, sappiamo quali siano i problemi, con uomini sicuramente validi, ma quasi tutti dal futuro assai incerto (Cuadrado, Mandzukic,  Dybala) o dal passato troppo prossimo (Kean, lo stesso Bernardeschi)

Io sono diversamente giovane e chi mi conosce lo sa bene, ma ero abituato a vedere squadre organizzate su una ossatura precisa che, a mano a mano, tendeva ad essere migliorata nel tempo, nei settori dove sembrasse più debole.

Posso anche accettare l'idea che oggi non sia più così (in quanto ad allenatore, Inter, Milan, Roma e Fiorentina, sono anche messe peggio).

Il sentire, peraltro,  che una Juventus tanto impalpabile nel suoi progetti  REALI ED IMMEDIATI rappresenti la quintessenza della moderna organizzatività imprenditoriale, da persona di buon senso più ancora che da tifoso mi provoca una profonda inquietudine.