Due giornate di campionato giocate, 6 punti conquistati, vittoria di misura a Parma, e rocambolesca vittoria per 4 a 3 allo Stadium contro il Napoli.
Due vittorie senza il mister Sarri in panchina, e due settimane sempre senza il mister al JTC a dirigere gli allenamenti, ma soprattutto tanto tempo senza le sue parole.
Ora al rientro dopo la sosta per le nazionali, si ricomincerà a fare sul serio, un bel periodo di partite tra campionato e Champions, e soprattutto vedremo il mister non solo a dirigere gli allenamenti, non solo ad essere presente in panchina a Firenze, sabato 14 settembre alle ore 15:00, ma finalmente, ritroveremo le sue parole nella consueta conferenza stampa pre partita. La sua ultima conferenza era stata quella dell'imbarazzo sugli esuberi, ricordate? Poi il silenzio, la polmonite, le prime due giornate, la chiusura del mercato, le liste Champions, il tutto senza più il suo pensiero a chiarire alcuni aspetti.
Ora, finalmente, tutto tornerà nella normalità, sia in campo che fuori, e così potremo fare un po d'ordine. Sì perché la situazione in casa Juventus sembra più una polveriera che una squadra unita.
Sarri che litiga furiosamente con Paratici, Paratici che sembra frastornato dalle batoste prese da Marotta, Nedved che vorrebbe già esonerare il tecnico, giocatori in rivolta, insomma un caos tremendo. Per molti la Juve è in serie difficoltà di gestione. Esce dal mercato bocciata da più parti, per non essere stata capace di piazzare alcuni esuberi, ha musi lunghi in casa, Emre Can su tutti, che hanno già spaccato lo spogliatoio, diciamo che a prima vista quest'anno la Juve ha già perso in partenza. Sono mancate le parole, i chiarimenti e le spiegazioni da parte di chi guida la baracca, e per fortuna arriveranno a fare un po di chiarezza, perché, come Allegri ha insegnato in cinque anni, anche le parole sono importanti in un ambiente. Possono essere parole di difesa del gruppo o di un singolo, di attacco verso chi attacca, di serenità, di tranquillità, di sfida. Qualsiasi esse siano, hanno il peso e il senso di chi la comanda, e soprattutto indicano la via da seguire, tutti insieme.
La presenza di Sarri sarà anche un modo per far sentire la squadra meno sola e più protetta, perché il ruolo di un allenatore deve essere anche questo. Nel frattempo la squadra, in emergenza ha saputo serrare i ranghi, fare gruppo, e portare a casa i sei punti in palio ma non solo. Contro il Napoli per un ora abbondante la Juve ha mostrato un netto cambiamento di rotta nel gioco e nell'atteggiamento. I giocatori sembrano divertirsi di più, e che il cambio filosofico è stato ben accettato.
Ci saranno momenti duri, passi falsi, ma nonostante i fiumi di parole sprecate per dipingere uno scenario quasi apocalittico in casa Juventus, la realtà è che tutto l'ambiente sta lavorando bene, e che probabilmente ci sarà da divertirsi. Gli avversari sono tosti, ma noi saremo pronti e degni per questa nuova sfida.
E lo saremo ad armi pari, ora che il nostro condottiero è di nuovo con noi.


Massimo Perin