Concluso il campionato si pensa al Lione. La Juventus ha terminato la serie A nel modo peggiore, come quegli studenti che sicuri della sufficienza si lasciano andare nell'ultimo mese di scuola, facendo arrabbiare i genitori. Così è stato, ed è, per i tifosi, che qualche domanda prima della Champions se la stanno facendo, un po' come gli adulti quando i figli fanno il compitino per restare aggrappati alla media positiva. Tutti vorremmo di più, sempre, ma anche con una serie infinita di 6 la promozione si raggiunge. Così la Juve ha raggiunto il nono scudetto.

Ma ora? Come si arriva alla partita più importante della stagione? Il Lione è rimasto fermo per lunghe settimane, poi si è giocato la finale di Coppa di Francia perdendola ai rigori, con un gioco comunque positivo. Saranno fermi da molto, ma non sono stanchi o falcidiati dagli infortuni. La Juve ha faticato e giocato in queste settimane perdendo giocatori importanti e arrivando stanca a questo inizio agosto. Ma sarà davvero stanca? Sono le domande che i tifosi si fanno, perché, a pochi giorni dalla prima di Champions dopo la sosta, qualche preoccupazione comincia a farsi sentire. Mister Capello ha posto l'attenzione su queste ultime sconfitte, non tanto perché potessero mettere in dubbio lo scudetto, ma perché vincere aiuta a vincere e perdere porta alla paura.
Ma c'è davvero tensione nella Juventus? Resto fiducioso, non solo per la prossima partita ma per il resto della competizione. Sono pazzo? Forse, ma come diceva Goethe "la pazzia, a volte, non è altro che la ragione presentata sotto forma diversa". Provo a spiegarmi.

Siamo tutti preoccupati viste le ultime prestazioni dei bianconeri, perché il Lione ha vinto 1 a 0 all'andata, e se fa un gol ne bisogna segnare due in più, perché il Lione giocherà all'italiana, chiuso in difesa e con rapidi contropiedi orchestrati da Aouar , tanto che contro il Psg ha tenuto palla per il 42% del tempo con 427 passaggi contro i 599 dei Parigini. E sappiamo quanto la Juve soffra le squadre arroccate in difesa! Perché il Lione non ha nulla da perdere, anche se nella prossima stagione sarà fuori da tutte le competizioni europee. Perché il Lione giocherà nel pieno della spensieratezza anche per la sua giovane età media (24,7 anni contro i 29,7 della Juventus), mentre la Juve ha dichiarato, fin dall'inizio, che l'obiettivo numero uno resta la più importante competizione europea. Ma la Juve è la Juve. Ha una rosa senza dubbio più forte, con giocatori abituati alle grandi competizioni, con una panchina importante, con una struttura societaria decisamente organizzata. La squadra della Mole ha dimostrato che nelle partite importanti sa esserci (anche in questo campionato tanto bistrattato), che ha elementi capaci di risolvere una partita con una semplice giocata. Insomma una Juventus che se fa la Juventus difficilmente si perde per strada. Se la Juve passerà il turno avrà squadre fortissime, visto che il sorteggio non è stato magnanimo, ma squadre che giocheranno a viso aperto e questo è un dato che aiuta i bianconeri. Sono fiducioso, perché nel girone eliminatorio ha totalizzato 16 punti sui 18 disponibili. Insomma, ha dimostrato che in Europa ci può stare.

E poi non dimentichiamo quel violino che Garcia ha suonato quando era allenatore della Roma. Un gesto offensivo e provocatorio, forse è ora di farglielo stonare.